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Blog e Portfolio Digitali come strumenti di Self-Assessment

Come si valutano le competenze acquisite dagli allievi? Può un “numero congruo di verifiche sommative” fornirci un quadro chiaro per formulare una valutazione delle competenze raggiunte da ciascun allievo che sia valida, equa ed oggettiva? Come si valutano inoltre le competenze trasversali? E le cosiddette 21st Century Skills? Premessa Molti docenti sensibili ai temi dell’innovazione didattica si sono posti questi interrogativi e sono molti quelli fra noi ad aver più volte riscontrato come la valutazione delle competenze rappresenti per molte ragioni uno scoglio nei percorsi di didattica innovativa. La scuola sta vivendo un momento di transizione, ed i sistemi tradizionali di verifica e valutazione non sempre si conciliano con le nuove metodologie di apprendimento attivo per competenze. Uno dei quesiti posti ai partecipanti del CoLAB Mooc di EUN – Background Image CC0 via Pixabay Per chi fosse interessato ad approfondire, tutti i materiali del corso sono disponibili ai seguenti link: 3. Wix

https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2017/01/14/blog-e-portfolio-digitali-come-strumenti-di-self-assessment/

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Generazione Digitale - Il tempo scuola Ricevi le notizie più importanti da Rai Storia, direttamente sul tuo smartphone! Strumenti 2.0 per insegnanti (prima parte) scegliere con consapevolezza gli strumenti del web 2.0 più adatti alla didattica Da un po’ di tempo mi occupo di formazione degli insegnanti, in particolare sulle competenze digitali del docente a supporto dell’azione didattica. Grazie a questa mia attività di formatore, mi son ritrovato spesso a dover riflettere su cosa può tornare davvero utile ad un insegnante che oggi (nel XXI secolo) volesse provare a sfruttare la potenza e la semplicità d’uso dei tantissimi strumenti gratuiti disponibili online per coinvolgere e motivare i propri studenti e per provare a migliorare il loro grado di apprendimento.

Il tablet di ardesia Ovvero come fare e farci odiare le App. Al ritorno da un viaggio di istruzione, durante il mio primo anno di docenza, un alunno, di solito vivacissimo, che si era scalmanato tutto il giorno, si intristiva e si rabbuiava man mano che ci avvicinavamo a casa. “Che c’è, Mario, la gita non ti è piaciuta?”. “Tantissimo, mae’. Penso solo al tema che ci toccherà domani…”. La scuola 3.0 fa bene alla pagella: più bravi con la didattica senza banchi - Repubblica.it Largo alle "Avanguardie educative". Chi si cimenta nel public speaking di fronte ai compagni di classe, chi fa lezione in un'aula 3.0 senza i classici banchi schierati di fronte alla cattedra e chi frequenta un istituto dove ogni mattina, al posto della campanella, suona la radio, è più bravo in italiano e anche in matematica. A sostenerlo è un'indagine condotta da Indire, (l'istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) con il supporto di Simone Borra, docente di Statistica all'Università Tor Vergata di Roma.

Quando contenuto e apprendimento si uniscono, succedono cose magnifiche Image: stoatphoto / Shutterstock.com Se insegni lingue, probabilmente conosci già l’acronimo CLIL, che sta per Content and Language Integrated Learning. David Marsh, il suo creatore, spiega che questo è un approccio con un doppio intento: sviluppare le competenze linguistiche e trasmettere contenuti. CLIL, tuttavia, viene spesso usato come termine-ombrello per indicare un’ampia serie di strategie didattiche che considerano lo studente il vero protagonista del percorso didattico. Secondo il più recente report Eurydice, il CLIL si sta espandendo in tutta Europa. Un precedente report della Commissione europea ha messo in evidenza i vantaggi del CLIL per gli studenti.

Imparare la matematica nell’orto della scuola - Nadra Kareem Nittle Una mattina di quest’autunno una maestra della scuola elementare Los Cerritos di Long Beach, in California, ha detto ai bambini che avrebbe spiegato il concetto di approssimazione mettendolo in pratica. Un bambino ha alzato subito la mano per chiedere di cosa si trattava. La maestra, Jessica Brimley, non si è limitata a dargli una risposta o a suggerirgli di cercare nel dizionario, ma ha usato la natura: d’altronde la sua classe non è al chiuso, ma si trova nell’orto di 4.500 metri quadri della scuola, un metodo che sempre più insegnanti usano per coinvolgere gli alunni durante le lezioni. Per fargli capire cos’è l’approssimazione, Brimley ha preso un righello e ha spiegato come lo usano i contadini per piantare gli alberi in filari diritti: “Hanno orti meravigliosi”, ha osservato, “ma dei righelli sporchissimi”. Brimley ha detto ai bambini che possono usare le mani o le dita per calcolare la distanza tra le piantine.

SCUOLA/ Digitale, studenti e prof: evitiamo di usarlo senza capirlo Ricerche, esperienze e nuove proposte sono state al centro degli incontri nell’area “Cdo for innovation” promossi dalla Compagnia delle Opere all’interno del Meeting di Rimini 2019 per tuffarsi, con uno sguardo critico, nel mondo dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Tra questi l’incontro “A scuola di digitale. Il digitale a scuola” promosso da Disal, Diesse e CdO Opere educative, che si è svolto giovedì 22 agosto davanti ad un foltissimo pubblico di dirigenti scolastici, docenti, operatori di scuola, genitori nella Fiera di Rimini. A confrontarsi sul tema Pier Cesare Rivoltella, docente di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università Cattolica di Milano, e Luca Botturi docente in media ed educazione presso il dipartimento formazione e apprendimento della Supsi di Locarno in Svizzera.

Il digitale è ormai diventato una competenza di base, come la scrittura Il digitale ci riguarda tutti. Le competenze digitali sono oggi un alfabeto senza il quale diventa sempre più difficile trovare o mantenere un lavoro. Ciò non significa che dobbiamo trasformarci tutti in valenti sviluppatori informatici, né analisti capaci di gestire dati e strategie di comunicazione online. Vuol dire che ciascuno di noi dovrebbe muoversi con disinvoltura tra le competenze digitali di base. Facciamo un passo indietro.

I Progetti FSE per la descrizione, valutazione e certificazione delle competenze - Piazza delle Competenze Da Piazza delle Competenze. Documento I PROGETTI FSE SULLE COMPETENZE AVVIATI A SEGUITO DELLA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO N. 1758 DEL 16.06.2009a cura di Franca Da Re (scarica il pdf) Neoassunti a.s. 2018/19 - Approfondimenti Dalle Nuove misure per dare impulso alle competenze chiave e alle competenze digitali, al Framework Digicomp 2.1; #perchè e #come la Tecnologia1 per apprendere. Federica Pilotti Questo breve intervento vuole essere sia una riflessione sul concetto di “Tecnologia” sia una guida operativa su come sviluppare, valutare e progettare la competenza digitale a scuola.Il titolo mi impone di chiarire cosa intendiamo oggi con Tecnologia per metterci d’accordo e proseguire insieme. In maniera chiarissima il prof. Quindi una cosa è chiara per noi docenti, la Tecnologia non è più solo uno strumento, perché essere strumento presuppone la possibilità di scegliere di utilizzarlo o no: oggi questa scelta non c’è più. #perché

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