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2016 – Marzo – BRICKS

2016 – Marzo – BRICKS
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Rivista Educationduepuntozero: Tecnologie e ambienti di apprendimento La rivoluzione è al di là dell’”angolo” Tecnologie e ambienti di apprendimento di Mario Fierli | del 02/07/2015 | 4 La rivoluzione delle tecnologie digitali riguarda tutti gli ambiti sociali e culturali. Pone problemi globali e complessi, che meritano una risposta altrettanto globale. La classe nella nuvola di Chiara Bollattino | del 09/04/2015 | 7 Sono un'insegnante di scuola primaria in un istituto comprensivo della capitale. Gli spazi della scuola nel territorio di Giuseppe Campagnoli | del 01/12/2014 | Ho riletto criticamente la serie di articoli del focus sull’edilizia scolastica pubblicato in ottobre sul n° 4 della “Rivista dell’istruzione” cui anche il sottoscritto ha contribuito, apparendo forse a prima vista utopico, fuori dal mondo ed eccessivamente “creativo”. Il principio del “terzo click”

InnovazioneInClasse Prezi di Daniele Barca: Ambienti per la didattica digitale integrata Buone pratiche nella creazione di materiale scolastico Predisporre materiale per la didattica e per l’apprendimento non è mai stato un compito facile. Non lo è a maggior ragione oggi in un’epoca completamente trasformata dalla tecnologia e dalla sua pervasività. Gli studenti hanno ancora gli zaini carichi di libri cartacei ma sempre meno. La ricchezza delle risorse oggi disponibili per l’insegnamento è tale da obbligare editori, autori di libri e materiali didattici, insegnanti e studenti a confrontarsi con nuove sfide e a sperimentare molteplici opportunità. I nuovi dispositivi digitali introdotti in classe aiutano lo studente grazie alle loro interfacce sensoriali e tattili. Ci sono applicazioni e programmi utili a semplificare la pianificazione e la preparazione delle lezioni mettendo a disposizione materiali, presentazioni e altri file da scaricare per ogni lezione e ogni tipo di materia insegnata. Grazie alle nuove tecnologie collaborare in classe è diventato più semplice e realistico.

Gianfranco Marini (Insegnantiduepuntozero), L’Aula del XXI Secolo come Ambiente di Apprendimento La “Scuola” intesa come Spazio Fisico Nel dibattito sulla riforma della scuola viene spesso sottovalutata l’importanza della scuola intesa come “Habitat“, spazio fisico e architettonico in cui ha luogo il processo di insegnamento e apprendimento. L’idea che gli ambienti in cui si svolge l’attività educativa siano come lo Spazio newtoniano “vuoti contenitori” caratterizzati da uniformità e universale omologazione, ha radici antiche nella scuola italiana. Negli altri paesi monitorati dall’OECD, esistono architetti specializzati nello School Design, che lavorano insieme ai rappresentanti di docenti e studenti per creare gli spazi educativi. Ma è davvero irrilevante lo spazio nel quale si svolge la didattica? Può migliorare l’apprendimento scolastico in edifici cadenti e fuori norma? Quali Spazi per una didattica basata sulle Nuove tecnologie? Componenti della Classe del XXI secolo secondo Open Colleges Come deve essere l’aula per una didattica basata sulle TIC e sul WEB? E in Italia?

L’insegnante 2.0 Le necessità formative evolvono continuamente e le attività formative si arricchiscono sempre più grazie ai tanti strumenti nuovi e tecnologici a disposizione. Agli insegnanti si chiede di formare i nuovi cittadini di domani, capaci di entrare con successo nel mondo del lavoro e di rimanerci grazie all’acquisizione di competenze disciplinari, trasversali e relazionali adeguate. Si parla di educare al successo e di meritocrazia, ma non bisogna mai perdere di vista il fatto che la scuola è una comunità di scambio e di crescita continua dove, in primis, si formano persone. Persone sono anche gli insegnanti, che formano persone senza mai smettere di formarsi (ed informarsi) per tutta la vita: “Amo insegnare. Come è cambiata la formazione Lo sviluppo della Rete Internet ed il progredire della tecnologia informatica ha messo in profonda crisi il tradizionale sistema educativo. Occorre attendere il 2000 perché esplodano le possibilità di utilizzo della tecnologia nell’istruzione. Blog Scuola 2.0

Tecnologie alleate ai docenti Il recente studio dall’Ocse, «Students, computer and learning: Making the connection», basato sui dati dell’indagine 2012 evidenzia un elemento solo apparentemente sorprendente: le tecnologie, pur indispensabili, da sole non bastano per migliorare gli apprendimenti, occorre investire di più sulla formazione degli insegnanti. Solo la relazione con i docenti può “fare la connessione” tra tecnologie digitali e stili di apprendimento degli studenti. Ma in questi anni gli investimenti si sono orientati altrove. Anche nei paesi più “tecnologici” come gli Usa, la Gran Bretagna e la Finlandia non si evidenzia un miglioramento significativo negli apprendimenti scolastici rispetto a paesi come la Corea e il Giappone, che sono eccellenti nei punteggi Ocse-Pisa – ma dove gli studenti usano meno il computer e internet. I migliori sono poi gli studenti che a scuola fanno un uso “moderato”: dunque sia il “non utilizzo” che l’uso eccessivo delle a scuola sono “negativi”. Paolo Ferri

Lezioni Interattive con TED Ed Lesson Perché approcci quali il Blended Learning e la Flipped Classroom non si riducano alla migrazione di un modello di didattica trasmissiva dall’ambiente fisico dell’aula a quello virtuale del web, occorre sfruttare tutte le potenzialità della comunicazione digitale per assicurare alle nostre lezioni pubblicate online il maggior grado possibile di interazione dialogica e ricchezza comunicativa. Qualora ci si limitasse a pubblicare online video lezioni, non si farebbe altro che perpetuare i limiti della lezione frontale intesa come trasmissione di contenuti predefiniti a un “pubblico” di video spettatori passivi. 1. La Cassetta degli Attrezzi e le tecnologie dell’Apprendimento Spesso tecniche come quella della Flipped Classroom e le varie forme di Blended Learning, sono applicate in modo rigido e ingenuo, senza essere sottoposte a un accurata valutazione da un punto di vista didattico ed educativo. 2. 3. "Mi piace": "Mi piace" Caricamento...

Per un’innovazione inclusiva: ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico La transizione al digitale si è presentata da subito come un processo complesso in cui abbiamo assistito non alla scomparsa/sostituzione dei vecchi media – da molti tuttora paventata – a vantaggio di nuovi media e delle reti sociali digitali; bensì, ad un’integrazione, ibridazione e convergenza, ad una sorta di galassia riconfigurata (McLuhan), in cui l’accesso e le possibilità di elaborare informazioni e conoscenze creano le condizioni per una maggiore autonomia – e quindi responsabilità – dei soggetti comunicanti. Ma, pur cambiando profondamente la “natura” degli strumenti, degli ambienti comunicativi e degli ecosistemi sociali, le questioni sono le medesime: la nostra attenzione deve, pertanto, continuare ad essere posta sulla qualità delle relazioni comunicative (e dei processi educativi) e sui rapporti di potere (conoscenze, competenze, asimmetrie, inclusione). (Immagine di copertina). [1] G. Simmel (1903), Die Groβstädte und das Geistesleben, trad.it. [2] Cfr. [3] Cfr. [4] A.

Tecnologie nella didattica Tecnologie nella didatticaa cura di Stella Perrone Utilizzo consapevole della RETE ARTICOLO:Maleducazione digitale WEB 2.0 a scuolaa cura di E. Navigare senza rischiS. LINK di SICUREZZA in rete Safe Internet DayCastigliano ARTICOLO: Strategie di ricercaa cura di Corrado Petrucco STRUMENTI di RICERCAin INTERNETa cura di Cinzia Bocchi Cercare in Internetsegnalazione di G. ARTICOLO: Le vecchie regole non valgono più ARTICOLO: Pubblicare un linknon viola il copyright ARTICOLO: il copyright sul social network ARTICOLO: Musica classica e diritti di autorea cura di Simone Aliprandi Il Copyright su INTERNETa cura di Barbara e Nestore GUIDA introduttiva a Epubeditora cura di Fabio Mercanti Verso gli e-booka scuolaa cura di P. Rgionare di e-booka cura di Marco Guastavigna FLIP SNACKcome creare libri sfogliabili Creare un e-bookcon Google slide ARTICOLO: Webquestper apprendimento cooperativo ARTICOLO: WebquestStrumento didattico da scoprire ARTICOLO: Webquestnella collaborazione a distanza Programmo anch'io

Ambienti di apprendimento innovativi – Una panoramica tra ricerca e casi di studio – BRICKS Indire e.mosa@indire.it; l.tosi@indire.it scarica la versione PDF del lavoro L’attenzione per lo spazio dell’apprendimento non è un tema nuovo: i padri fondatori dell’attivismo pedagogico avevano già riconosciuto un ruolo chiave dell’ambiente nei processi di insegnamento e apprendimento. Da Don Milani alla Montessori e Dewey, da Freinet a Malaguzzi, chiunque abbia avvertito la necessità di mettere in primo piano lo studente è giunto alla conclusione che la cattedra e la sua collocazione sulla predella sono l’emblema di una relazione di tipo gerarchico. D’altronde, l’aula stessa con i banchi allineati propone un’unica affordance1: quella di uno spazio pensato per dispensare informazioni e nozioni, per supportare la lezione frontale e per favorire un atteggiamento di ascolto da parte degli studenti. Figura 1 – “Giorni di scuola” 1954.Tratta dall’archivio di immagini per la scuola DIA: “No, ma ciò dipende dal come la si svolge. Riferimenti

Atavist: piattaforma free per il Web Publishing 1. Che cos’è? Atavist è un servizio di Web Publishing il cui scopo viene così presentato: “crea la tua storia, progettala con il tuo stile e condividila“. Proposto come ideale per il “Multimedia Storytelling” o “Digital Storytelling”, Atavist è in realtà una “Piattaforma per la pubblicazione di contenuti multimediali” sul web, che risulta estremamente versatile e si presta a supportare vari generi e tipologie di comunicazione:# dall’articolo di stampo giornalistico e/o pubblicistico,# al testo letterario;# dalla presentazione di un argomento,# alla documentazione di un evento;# dal racconto di un’esperienza,# alla ricerca e/o relazione su un tema specifico. 2. 3. 4. 4.1. Link diretto al video: Videotutorial 1^ parte Data Pubblicazione: 17//03/2016Durata: 18:47Canale: canale YouTube di Gianfranco Marini 4.2. Link Diretto al video: Videotutorial 2^ parteData Pubblicazione: 18//03/2016Durata: 18:08Canale: canale YouTube di Gianfranco Marini 5. 6. Mi piace: Mi piace Caricamento...

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Silvana Loiero Un tentativo di definizione L'espressione "ambiente di apprendimento" è oggi molto usata nel lessico delle scienze dell'educazione. La sua diffusione è avvenuta in concomitanza con il cambiamento di prospettiva che, da un ventennio a questa parte, è stato registrato in campo psico-pedagogico. Si parla in proposito del passaggio dal paradigma dell'insegnamento a quello dell'apprendimento: da una visione incentrata sull'insegnamento (che cosa insegnare) si è passati ad una prospettiva focalizzata sul soggetto che apprende e quindi sui suoi processi, con particolare attenzione a come è costruito il contesto di supporto all'apprendimento (come facilitare, come guidare, come accompagnare gli allievi nella costruzione dei loro saperi, e perciò quali situazioni organizzare per favorire l'apprendimento). Le caratteristiche dell'ambiente: un modello europeo • un livello esterno: le politiche nazionali nel campo dell'educazione, i programmi nazionali tener conto [v. 2. 3. 4. 5. Note

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