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Articoli e saggi su "ambienti di apprendimento"

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Apprendimento significativo mediato dalla tecnologie. Abstract Le continue e complesse trasformazioni che caratterizzano la “liquidità” della società attuale, generano, rispetto al passato, nuovi valori e stili di vita, che determinano un cambiamento delle modalità conoscitive e comunicative dell’individuo.

Apprendimento significativo mediato dalla tecnologie

In questa nuova prospettiva sociale la visione costruttivista del sapere, in particolare quella del costruttivismo socio-culturale, fornisce una risposta affinché l’individuo possa divenire protagonista responsabile della sua crescita personale e sociale, attraverso un impegno durevole per tutto l’arco della vita. Il modello di apprendimento significativo presentato in questo contributo intende proporsi come una via praticabile nel contesto formativo e scolastico, per promuovere nello studente la competenza intesa come “saper agire, reagire e co-agire pensando”, per aprirsi responsabilmente all’apprendimento del futuro e costruire e co-costruire una cittadinanza consapevole. 1. 2. D. 3. Figura 1. L’individuo, però, non agisce mai da solo. Ambienti Di Apprendimento Per La Formazione Continua. 02 32. 02 64. Cittadini_in_crescita_2013_1. Una pratica formativa che ha un metodo: Evidence Based Education - Pensiero Critico.

Agli inizi del 2000 John Hattie svolse un'indagine per il Ministero dell'Istruzione della Nuova Zelanda sull'influenza delle famiglie e delle strutture scolastiche sull'apprendimento degli studenti (ved. bibliografia 2003).

Una pratica formativa che ha un metodo: Evidence Based Education - Pensiero Critico

Egli notò che venivano investite molte risorse economiche nella costruzione di nuovi edifici e nella riduzione della grandezza delle classi, veniva data molta enfasi al coinvolgimento dei genitori nella gestione delle scuole (ignorando la loro co-responsabilità nel migliorare l'apprendimento dei figli) e, infine, venivano evidenziate le difficoltà degli studenti come se essi fossero "il problema" e come se la scuola "non avesse" questa responsabilità. Egli scrisse (p.2): Interventi di carattere strutturale, o sulle famiglie, o sulle politiche sono come cercare il proprio portafogli, perduto tra i cespugli, sotto un lampione solo perchè è lì che c'è luce.

Egli aggiungeva (p.4): AMBIENTE DI APPRENDIMENTO. Silvana Loiero Un tentativo di definizione L'espressione "ambiente di apprendimento" è oggi molto usata nel lessico delle scienze dell'educazione.

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La sua diffusione è avvenuta in concomitanza con il cambiamento di prospettiva che, da un ventennio a questa parte, è stato registrato in campo psico-pedagogico. L'evoluzione della tecnologia a scuola in una infografica. Gianfranco Marini (Insegnantiduepuntozero), L’Aula del XXI Secolo come Ambiente di Apprendimento. La “Scuola” intesa come Spazio Fisico Nel dibattito sulla riforma della scuola viene spesso sottovalutata l’importanza della scuola intesa come “Habitat“, spazio fisico e architettonico in cui ha luogo il processo di insegnamento e apprendimento.

Gianfranco Marini (Insegnantiduepuntozero), L’Aula del XXI Secolo come Ambiente di Apprendimento

L’idea che gli ambienti in cui si svolge l’attività educativa siano come lo Spazio newtoniano “vuoti contenitori” caratterizzati da uniformità e universale omologazione, ha radici antiche nella scuola italiana. Negli altri paesi monitorati dall’OECD, esistono architetti specializzati nello School Design, che lavorano insieme ai rappresentanti di docenti e studenti per creare gli spazi educativi. Prezi di Daniele Barca: Ambienti per la didattica digitale integrata.

Rivista Educationduepuntozero: Tecnologie e ambienti di apprendimento. La rivoluzione è al di là dell’”angolo” Tecnologie e ambienti di apprendimento di Mario Fierli | del 02/07/2015 | 4 La rivoluzione delle tecnologie digitali riguarda tutti gli ambiti sociali e culturali.

Rivista Educationduepuntozero: Tecnologie e ambienti di apprendimento

Pone problemi globali e complessi, che meritano una risposta altrettanto globale. La scuola da sola non può offrire l’intera risposta, ma certo ha un compito primario nel produrla. La classe nella nuvola di Chiara Bollattino | del 09/04/2015 | 7 Sono un'insegnante di scuola primaria in un istituto comprensivo della capitale. Gli spazi della scuola nel territorio di Giuseppe Campagnoli | del 01/12/2014 | Ho riletto criticamente la serie di articoli del focus sull’edilizia scolastica pubblicato in ottobre sul n° 4 della “Rivista dell’istruzione” cui anche il sottoscritto ha contribuito, apparendo forse a prima vista utopico, fuori dal mondo ed eccessivamente “creativo”.

2016 – Marzo – BRICKS. Media education on Flipboard. Tecnologie alleate ai docenti. Il recente studio dall’Ocse, «Students, computer and learning: Making the connection», basato sui dati dell’indagine 2012 evidenzia un elemento solo apparentemente sorprendente: le tecnologie, pur indispensabili, da sole non bastano per migliorare gli apprendimenti, occorre investire di più sulla formazione degli insegnanti.

Tecnologie alleate ai docenti

Solo la relazione con i docenti può “fare la connessione” tra tecnologie digitali e stili di apprendimento degli studenti. Ma in questi anni gli investimenti si sono orientati altrove. Per un’innovazione inclusiva: ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico. La transizione al digitale si è presentata da subito come un processo complesso in cui abbiamo assistito non alla scomparsa/sostituzione dei vecchi media – da molti tuttora paventata – a vantaggio di nuovi media e delle reti sociali digitali; bensì, ad un’integrazione, ibridazione e convergenza, ad una sorta di galassia riconfigurata (McLuhan), in cui l’accesso e le possibilità di elaborare informazioni e conoscenze creano le condizioni per una maggiore autonomia – e quindi responsabilità – dei soggetti comunicanti.

Per un’innovazione inclusiva: ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico

Ma, pur cambiando profondamente la “natura” degli strumenti, degli ambienti comunicativi e degli ecosistemi sociali, le questioni sono le medesime: la nostra attenzione deve, pertanto, continuare ad essere posta sulla qualità delle relazioni comunicative (e dei processi educativi) e sui rapporti di potere (conoscenze, competenze, asimmetrie, inclusione). (Immagine di copertina). [1] G. Simmel (1903), Die Groβstädte und das Geistesleben, trad.it. . [2] Cfr. . [3] Cfr. Ambienti di apprendimento innovativi – Una panoramica tra ricerca e casi di studio – BRICKS.

Indire e.mosa@indire.it; l.tosi@indire.it.

Ambienti di apprendimento innovativi – Una panoramica tra ricerca e casi di studio – BRICKS

Un'iniziativa AICA - SIe-L per la scuola.