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Articoli miei sulle esperienze fatte in classe

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Docenti in trincea: storie e speranze dell'Italia che resiste - Trentino. INDIRE: Come fare la documentazione finale di Cl@ssi 2.0? Anna Rita Vizzari é insegnante di Lettere nella scuola secondaria di primo grado a Sestu (CA), autrice di libri e kit didattici, formatrice dei docenti.

INDIRE: Come fare la documentazione finale di Cl@ssi 2.0?

Attualmente anche docente a contratto di «Letteratura italiana e Didattica dell’Italiano» a Cagliari. Il video qua proposto è una slideshow che costituisce la documentazione finale del percorso triennale Cl@ssi 2.0 della 3a E della Scuola Secondaria di 1° Grado “Antonio Gramsci” di Sestu (Cagliari). Come si è arrivati a questo genere di documentazione? Si è ragionato con i ragazzi sia sugli elementi da rappresentare sia sullo strumento con cui realizzare il “prodotto finale”. Intanto bisognava riflettere sul contenuto. Bacheca collaborativa su Edistorm A quel punto avevo abbastanza elementi per realizzare io, a mia volta, il video finale di documentazione, con un account plus privo di restrizioni di tempo.

INDIRE: Un’esperienza cl@ssi 2.0: che cosa fare, come documentare. Introduzione Come docente referente di una classe 2.0 avevo assunto diversi impegni, fra i quali: progettare un percorso triennale in cui le dotazioni tecnologiche fossero uno strumento e non l’obiettivo, documentare con una certa regolarità la didattica,aiutare i colleghi non informatizzati ad avvicinarsi a una didattica con le tecnologie,realizzare un video di documentazione finale che narrasse il percorso del triennio, Allo stesso tempo avevo a che fare con una classe nuova, perché il progetto doveva partire con una prima e, si sa, le prime sono classi difficili, in cui gli alunni avvertono in modo molto forte lo stacco rispetto alla scuola primaria.

INDIRE: Un’esperienza cl@ssi 2.0: che cosa fare, come documentare

Questo studio di caso intende fornire uno spaccato dell’esperienza vissuta, corredato di immagini e link a risorse, strumenti e prodotti didattici realizzati dagli alunni. Bricks: Cl@ssi 2.0: l’esperienza di una scuola del Cagliaritano. Di Anna Rita Vizzari.

Bricks: Cl@ssi 2.0: l’esperienza di una scuola del Cagliaritano

USR ER: Il BYOD di Anna Rita Vizzari. Il BYOD di Anna Rita Vizzari In questo video presentiamo la nascita di una prassi didattica proposta non dalla scuola bensì dai genitori, che si sono ispirati al rapporto 1:1 della preesistente cl@sse 2.0.

USR ER: Il BYOD di Anna Rita Vizzari

Ogni alunno porta almeno un dispositivo: chi il netbook, chi il tablet, tutti lo smartphone, talvolta perfino la Nintendo DS (per realizzare brevi filmati di documentazione). Questa iniziativa del BYOD partita dalle famiglie ha rappresentato un notevole passo in avanti rispetto alla diffidenza iniziale di alcuni genitori della cl@sse 2.0, che temevano di non poter controllare i compiti fatti dal loro figlio al computer. Peraltro neppure sapevamo che esistesse il BYOD... personalmente ho conosciuto questo acronimo proprio grazie a Roberto Bondi. Bricks: Social media nella didattica: l’esperienza e-EAV. La scorsa primavera, con grande piacere ho accolto la proposta della dott.ssa Maria Ranieri di coinvolgere una classe nella sperimentazione – all’interno del progetto europeo "e-Engagement against violence" (1) – del percorso ideato da Elena Palmisano oltre che dalla stessa Maria Ranieri.

Bricks: Social media nella didattica: l’esperienza e-EAV

Il suddetto percorso, che era stato allestito per le scuole superiori, offriva un ventaglio di moduli e di unità. Il modulo da me individuato era "Attivismo online e networking", all’interno del quale avevo scelto le seguenti unità, tutte della durata di due ore: Che cos’è l’attivismo online.Net activism. Una introduzione storica. Tradurre i diritti umani in post, tweet e post-it. Perché ho scelto questo modulo e queste unità? «L’unità si propone di far esercitare gli studenti nella produzione di messaggi multimediali, in particolare post e tweet, relativi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Bricks: Scrivanie virtuali per ITEC 3. Da Settembre a Dicembre 2012, nell’arco di tre mesi, ho avuto l’opportunità di sperimentare nella mia classe seconda il ciclo 3 di iTEC (acronimo per «Innovative Technologies for an Engaging Classroom»: cfr. itec.eun.org), un percorso concepito e proposto dall’Università di Aalto in Finlandia (itec.aalto.fi) nonché gestito in Italia dall’Indire.

Bricks: Scrivanie virtuali per ITEC 3

Education 2.0: Tipologie di abitazione: dal virtuale al reale e ritorno. Il progetto “particolare” di una classe prima del cagliaritano nell’ambito del progetto europeo iTEC: si analizzano le tipologie abitative sia con strumenti tecnologici sia con materiali reali.

Education 2.0: Tipologie di abitazione: dal virtuale al reale e ritorno

L’esperienza è stata presentata al III Convegno di Education 2.0. Insegno Lettere nella scuola secondaria di 1° grado e, nell’anno scolastico 2011-12, avevo una prima numerosa ed eterogenea in cui buona parte degli alunni era motivata ed entusiasta. Non solo: molti genitori, dopo aver visto l’esperienza della mia terza, che era una cl@sse 2.0, mi avevano chiesto se potevano acquistare i netbook per i propri figli. Così, in una classe di 24 alunni, ben 16 portavano il proprio computer in classe, non per un’imposizione, bensì per scelta.

Come valorizzare questa fortuna estendendone i benefici anche agli alunni che non disponevano di computer? Data la situazione, quando ho avuto la possibilità di partecipare ad iTEC, ne ho approfittato. **Il blog “Una lavagna al giorno” di Anna Rita Vizzarri. Giorni di scuola. Visualizza l'intervista a Tullio De Mauro, curatore del libro.

Giorni di scuola

Seconda ristampa! "In questo momento chi ci crede ancora sta entrando in aula con una nuova lezione in testa, si sta confrontando con i colleghi durante l'intervallo, sta scrivendo sulla LIM, sta organizzando un gruppo cooperativo, sta dando spazio e voce ai pensieri e alle emozioni degli alunni, sta preparando un corso di recupero, sta riflettendo sulla propria giornata tornando a casa in macchina. E, anche se è sera, chi ci crede ancora sta costruendo una scheda per qualche alunno in difficoltà, sta ritagliando immagini per una storia, sta cercando in Internet notizie aggiornate per la classe.

" Questo testo corale raccoglie le pagine di un "diario immaginario" scritto da chi, nella scuola, insegna o lavora.