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Il compito autentico

Il compito autentico
Se sapete cosa è il compito autentico potete saltare questa prima parte introduttiva e passare alla seconda parte. Per chi invece non sapesse di che si tratta parto da una definizione che mi sembra abbastanza completa: “Il compito autentico è un compito che prevede che gli studenti costruiscano il loro sapere in modo attivo ed in contesti reali e complessi e lo usano in modo preciso e pertinente, dimostrando il possesso di una determinata competenza”. In parole semplici: una normale attività della vita reale, ricca e splendida, in cui si utilizzano tutte le capacità acquisite e la creatività per risolvere un problema vero. A scuola in genere le cose funzionano al contrario del compito autentico. Nella vita reale Thomas Edison, inventore della lampadina, ha provato 10000 volte a bruciare fili di tungsteno prima di scoprire come fare quello giusto. Poi una volta arrivato alla soluzione ha preso un pezzo di carta e ha scritto tutti i passi per arrivare costruirla. Buon divertimento!

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Flipped Teaching – Insegnamento Capovolto Talvolta capita di affrontare in classe un argomento complesso che richiede una spiegazione accurata da parte del docente. Durante la spiegazione non è raro che ci sia un’asimmetria di apprendimento con alcuni ragazzi che capiscono velocemente e poi si annoiano e altri che richiedono che l’argomento sia spiegato più e più volte. Inoltre è possibile che nonostante siano tutti convinti di avere capito poi alcuni scoprano che la loro comprensione era stata superficiale costringendo il docente a riprendere l’argomento anche diversi giorni dopo quando era già stato dato per assodato. L’idea dell’insegnamento capovolto (Flipped Teaching in inglese) è quella di fornire allo studente tutti gli strumenti in modo che possa apprendere a casa invece che a scuola e si possano quindi investire le ore di lezione nel risolvere i problemi più complessi e per lasciare i ragazzi interagire ed aiutarsi tra di loro. Perché funziona per motivare lo studente?

La flipped classroom non è una moda! Il fatto che ultimamente se ne parli così tanto potrebbe indurre a pensare che si tratti solo di una delle stravaganti tendenze in ambito educativo che di tanto in tanto approdano qui da qualche paese straniero dove – peraltro – il sistema scolastico risulta profondamente diverso dal nostro come altrettanto diversa è la società e le persone che la compongono. Ebbene, questa volta non è così! E’ vero, la flipped classroom viene dall’America, dagli Stati Uniti per la precisione, e l’hanno “inventata” una decina di anni fa due insegnanti di chimica di un liceo del Colorado, Jonathan Bergmann e Aaron Sams. Preoccupati dall’alto tasso di assenteismo tra i loro alunni, ma soprattutto stanchi del tradizionale ciclo “lezione frontale + verifica” ripetuto monotonamente nelle loro classi – peraltro con una materia notoriamente poco “seducente” come la chimica – Sams e Bergmann si sono interrogati su come “vivacizzare” le proprie lezioni e rendere più attivi e partecipi i propri studenti.

Creare un gruppo e selezionare le relative impostazioni - Guida di Google Gruppi Puoi utilizzare Google Gruppi per creare un gruppo online per il tuo team, organizzazione, corso o altro gruppo ed eseguire attività quali: Scambiare email con altre persone Ospitare discussioni del gruppo Collaborare a progetti Organizzare riunioni Trovare persone con hobby o interessi simili. Puoi anche cambiare il tipo, il nome o la descrizione del gruppo e scegliere chi può partecipare, pubblicare post e visualizzare gli argomenti. Creare un gruppo Accedi a Google Gruppi.

Né aule né libri, ecco le nuove scuole L'onda silenziosa della classe capovolta Libri addio, a ogni alunno il suo testo De Mauro: "E' ora di sbaraccare il vecchio" La rivoluzione in cinque parole chiave La formazione online e blended per la diffusione di pratiche innovative “capovolte” – BRICKS scarica la versione PDF del lavoro Negli ultimi anni sono state condivise numerose esperienze di docenti che per necessità o per voglia di sperimentare nuovi approcci didattici hanno reimpostato il loro modo di insegnare lasciando fuori dal quotidiano contenuti esclusivamente teorici a favore di pratiche esperienziali che mirassero allo sviluppo di competenze in contesti reali. Il confronto in rete su forum e gruppi tematici ha fatto nascere collaborazioni anche tra docenti di discipline ed ordini di scuola differenti con lo scopo di disseminare buone pratiche che potessero essere utili anche ad altri professionisti della didattica.

Intervista sulla Classe Capovolta Può capitare di leggere della classe capovolta e di domandarsi: ma può veramente funzionare? Abbiamo chiesto al Maurizio Maglioni come è cambiata la sua didattica. Puoi valutare tu stesso se la sua esperienza può darti qualcosa. Studenti felici di essere interrogati? Interrogazione capovolta! Interrogare direttamente alla prima lezione in cui si spiega un argomento, facendo in modo che siano gli stessi ragazzi a offrirsi volontariamente, con un coro di ‘Io!’, ‘Io!’, ‘ Io!’. E’ possibile? Prima di Natale ho realizzato due video, per spiegare due argomenti di informatica piuttosto tecnici di cui non avevo ancora parlato a lezione. Sì!

La Rivista – BRICKS I numeri della rivista 2017 | MarzoTema del numero: Didattica nella realtà virtuale e nella realtà aumentata PDF | eBook 2016 | Dicembre: Tema del numero: Animatori Digitali PDF | eBook 2016 | Settembre: Tema del numero: Educare alla sicurezza informatica PDF | eBook2016 | Giugno: Tema del numero: Didattica delle competenze con le TIC PDF | eBook 2016 | Marzo: Tema del numero: Didattica nelle Aule 3.0 PDF | eBook 2015 | Dicembre: Tema del numero: Organizzare la didattica con Edmodo PDF | eBook 2015 | Settembre: Tema del numero: Digitale e didattica: la formazione dei docenti PDF | eBook2015 | Giugno: Tema del numero: Flipped Classroom PDF | eBook2015 | Marzo – Tema del numero: Digital makers, Start-up e Didattica del fare PDF | eBook

La flipped classroom non è una moda! Il fatto che ultimamente se ne parli così tanto potrebbe indurre a pensare che si tratti solo di una delle stravaganti tendenze in ambito educativo che di tanto in tanto approdano qui da qualche paese straniero dove – peraltro – il sistema scolastico risulta profondamente diverso dal nostro come altrettanto diversa è la società e le persone che la compongono. Ebbene, questa volta non è così! E’ vero, la flipped classroom viene dall’America, dagli Stati Uniti per la precisione, e l’hanno “inventata” una decina di anni fa due insegnanti di chimica di un liceo del Colorado, Jonathan Bergmann e Aaron Sams. Preoccupati dall’alto tasso di assenteismo tra i loro alunni, ma soprattutto stanchi del tradizionale ciclo “lezione frontale + verifica” ripetuto monotonamente nelle loro classi – peraltro con una materia notoriamente poco “seducente” come la chimica – Sams e Bergmann si sono interrogati su come “vivacizzare” le proprie lezioni e rendere più attivi e partecipi i propri studenti.

Divertente, troppo divertente: la matematica della porta accanto Come si può parlare oggi di matematica senza sfigurare o farla sfigurare? Come si può tentare di renderla interessante anche per i non addetti ai lavori, senza però attirarsi le ire di quelli che la matematica la fanno ogni giorno? Una riflessione e una proposta, presentata da Roberto Natalini durante il convegno INDAM del 18 novembre 2008 intitolato "Diffusione della matematica: come e perché", e ripreso dal sito di Lettera Pristem. [1] di Roberto Natalini, Stefano Pisani e Chiara Valerio

Questo compito autentico è rivolto ad allievi che hanno studiato ed approfondito il territorio etneo durante il percorso di scienze di classe III di Igr...ma opportunamente modificato può essere adattato ad altre tipologie di analisi della geomorfologia del territorio (dolomiti, appennino, Vesuvio e fenomeni pseudovulcanici ecc) by gekomax Mar 6

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