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Curate. Learn. Teach

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Digital Storytelling: Cos’è, come utilizzarlo nella didattica, con quali strumenti si realizza Il Digital Storytelling ovvero la Narrazione realizzata con strumenti digitali (web apps, webware) consiste nell’organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.). Caratteristiche di questa tipologia comunicativa sono: # il fascino: derivante dal carattere fabulatorio che possiedono le storie, dato che si tratta, fondamentalmente, di racconti; # la ricchezza e varietà di stimoli e significati: derivanti dall’alta densità informativa e dall’amalgama di codici, formati, eventi, personaggi, informazioni, che interagiscono tra loro attraverso molteplici percorsi e diverse relazioni analogiche. # Si tratta quindi di una forma di narrazione particolarmente indicata per forme comunicative come quelle proprie del giornalismo, della politica, del marketing, dell’autobiografia e anche della didattica. 1.

Posterous ExamTime. Una piattaforma gratuita per creare mappe, quiz, flashcards, appunti ExamTime, cosi si chiama la piattaforma didattica di cui vi parlerò oggi. Si tratta di uno strumento utile allo studente, e nello stesso tempo anche al docente. All’interno della stessa piattaforma examtime possiamo realizzare mappe mentali, creare delle flashcard, scrivere degli appunti e realizzare dei quiz, insomma, apposta per creare una lezione interessante ed interattiva.

Metta – un tool per creare lezioni con video, foto, testo e quiz Metta.io è un tool di storytelling che permette di utilizzare anche materiali presenti online in rete (video, audio, immagini, ecc…) miscelandoli a file presenti nel vostro computer o tablet e al testo che vorrete aggiungere. In poco tempo sperimenterete le opzioni disponibili e creerete la vostra lezione personalizzata. Si possono ottenere video educativi partendo da YouTube e aggiungendo testo e immagini crea lezioni Gentile utente, Per poter usufruire dei servizi offerti all’interno della Community Rai è necessario registrarsi inserendo i dati richiesti nell'apposito form di registrazione, previa lettura e accettazione dell'Informativa ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003 n. 196. Con la registrazione riconosci ed accetti che RAI EDUCATIONAL possa modificare, sospendere, interrompere e disabilitare in qualsiasi momento, anche senza alcun preavviso, il servizio.

Creare lezioni con Rai Scuola Il portale RAI Scuola ha da qualche tempo attivato un interessante strumento per creare lezioni online. Il sistema consente, una volta registrati gratuitamente al servizio (si può anche accedere con il proprio account Facebook), di scegliere contenuti presenti nell'archivio RAI, in Youtube o in Wikipedia e di inserire, tra un contenuto e l'altro, delle parti di testo per gli opportuni arricchimenti e collegamenti. Prima della scelta dei materiali occorre indicare il nome della lezione, la disciplina interessata e l'ordine di scuola a cui è rivolta. Questo perchè la lezione creata, una volta pubblicata, andrà ad arricchire un vero e proprio archivio di lezioni RAI Scuola, a disposizione di tutti i docenti.

Genial.ly: un modo... geniale per creare presentazioni online Ecco un altro strumento molto ricco e versatile per creare presentazioni (e molto altro) online. Si chiama Genial.ly, è gratuito e vi sorprenderà per la ricchezza di strumenti ed effetti presenti. La struttura ricorda molto powerpoint e potrete inserire tutti i contenuti multimediali che vorrete, utilizzando il pannello comandi che trovate sulla sinistra. Il primo libro sull'infografica All’inizio del Novecento William Cope Brinton, un ingegnere e statistico americano, con i suoi libri formalizzò per la prima volta l’uso e le tecniche per produrre le infografiche, uno dei metodi di raffigurazione più usati negli ultimi anni per sintetizzare informazioni complesse. Per l’infografica attuale – e per la sua straordinaria diffusione negli ultimi anni – è decisiva la disponibilità di siti e software in grado di gestire e rappresentare grandi masse di dati con relativa semplicità, possibilità che al tempo di Brinton non c’era: nei suoi libri, pubblicati tra il 1914 e il 1939, Brinton si occupò quindi sia di raccolta dei dati che di tecniche manuali per la loro rappresentazione grafica. Brinton, tuttavia, non fu il primo a produrre infografiche: i primi studi sulla presentazione grafica di dati risalgono al libro Rosa Ursina sive Sol di Christoph Scheiner del 1626, in cui l’autore spiegava la rotazione solare con delle illustrazioni.

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