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Lavoro futuro

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Scenari relativi all'occupazione

L’accelerazione tecnologica, la riorganizzazione delle aziende, i nuovi vincoli alle scelte di politica economica, il contesto competitivo della globalizzazione cambiano il contesto operativo per le chi prende le decisioni.


De Biase. An operating model for the next normal Lessons from agile organizations in the crisis. How US companies are planning for a safe return to the workplace vF. Not all robots take your job, some become your co-worker. The Future of Work in America Full Report. MGI The Future of Work in America Report July 2019. La crisi del lavoro nel capitalismo digitale. Bigdata4innovation. Professionisti della Data Science: le aziende sanno chi cercare? - Big Data 4Innovation. Irene Di Deo – Ricercatrice Osservatorio Big Data Analytics & BI Nel report sul futuro del lavoro a cura del World Economic Forum (“The Future of Jobs Report” 2018), vengono elencati i ruoli emergenti, la cui domanda da parte delle aziende aumenterà da qui al 2022.

Professionisti della Data Science: le aziende sanno chi cercare? - Big Data 4Innovation

Si tratta di ventun ruoli, tutti in qualche modo legati all’innovazione digitale. Più nello specifico la Data Science emerge come uno dei principali focus: tre dei ruoli citati sono chiaramente legati all’analisi dei dati (Data Analyst and Scientists, AI e Machine Learning Specialist, Big Data Specialist) e un altro buon numero riguarda applicazioni abilitate dalla Data Science (es.

Robotics Specialists, Human-Machine Interaction Designers) o utilizzo di tecnologie che ne abilitano lo sviluppo (es. Gartner, i 10 trend che cambiano il volto degli Analytics all'insegna dell'AI. La prossima evoluzione tecnologica in ambito Data & Analytics è dominata dall’Intelligenza Artificiale: è quanto emerge dalla top ten stilata da Gartner sui trend ad alto potenziale dirompente per l’industria dei dati nei prossimi tre-cinque anni.

Gartner, i 10 trend che cambiano il volto degli Analytics all'insegna dell'AI

Per le imprese sarà cruciale comprendere a fondo le evoluzioni e metterle in ordine di priorità in base al valore per il proprio business. Verso gli Augmented Analytics Gli Augmented Analytics sono la prima grande rivoluzione del prossimo futuro. Questa tecnologia usa tecniche di AI e Machine Learning (ML) per automatizzare il processo con cui si estrae conoscenza dai dati, trasformando il modo in cui questi vengono sviluppati, consumati e condivisi. Emergerà anche l’Augmented Data Management, che automatizza mansioni oggi spesso manuali facendo leva su sistemi di AI e ML. Competenze digitali, quanto costa il reskilling alle aziende? Ecco il report del Wef.

La quarta rivoluzione industriale innescata dall’intelligenza artificiale comporterà alti costi di reskilling della manodopera per salvaguardare i posti di lavoro e uno studio presentato oggi dal World economic forum (Wef) quantifica tale costo per la sola economia degli Stati Uniti in 34 miliardi di dollari, di cui l’86% a carico delle finanze pubbliche.

Competenze digitali, quanto costa il reskilling alle aziende? Ecco il report del Wef

WEF Towards a Reskilling Revolution. Codice etico IA. La disuguaglianza? Sarà sempre più una questione di intelligenza. Il progresso tecnologico porta con sé un cambiamento delle mansioni e delle conoscenze di coloro i quali operano per produrre beni e servizi.

La disuguaglianza? Sarà sempre più una questione di intelligenza

Questo succede da tempo immemore e gli immani sconvolgimenti dell’ultimo secolo sono lì a ricordarci che, in pochi decenni, si può passare dall’agricoltura all’industria manifatturiera e poi ai servizi, migliorando la condizione di vita media ed infatti aumentando il reddito reale di praticamente tutti coloro che lavorano. Questo non è un processo indolore: alcuni guadagnano di più, in questo processo, ed altri di meno. Alcuni persino ci perdono. In generale, scelte politiche adeguate sono necessarie per facilitare la transizione ed evitare che coloro i quali meno si sanno adattare al cambiamento apprendano a farlo e ne ricevano almeno qualche beneficio. L’istruzione può permettere a tutti, almeno in principio, di acquisire le conoscenze necessarie al proficuo utilizzo di nuove tecnologie. Retraining and reskilling workers in the age of automation. Executives increasingly see investing in retraining and “upskilling” existing workers as an urgent business priority that companies, not governments, must lead on.

Retraining and reskilling workers in the age of automation

The future of work–skills for the modern economy. Lavoro 4.0, AI chiave di volta. Ecco la strategia italiana. L’intelligenza artificiale introduce asimmetrie che incidono radicalmente sul mercato del lavoro, modificando sia professionalità e competenze sia la distribuzione geografica di chi o che cosa (la macchina, il software) svolge il lavoro, con potenziali impatti rivoluzionari sull’organizzazione politico-sociale.

Lavoro 4.0, AI chiave di volta. Ecco la strategia italiana

Skills to learn for the future of work, according to WEF — Quartz at Work. When we talk about the future of work, we often talk about job titles as a proxy for where the economy is heading. Machinists and truck drivers are out, robotics programmers and project managers are in. But as job titles get more and more nebulous (what is it that project managers do anyway?) A new report from the World Economic Forum suggests that we ought to also look at skills. Skills are actionable. They can guide workers toward understanding their unique value, where they are deficient, and what they want to learn. Rassegna 051118.

Rassegna 131018. The new frontier: Agile automation at scale. Large-scale automation of business processes requires a new development approach.

The new frontier: Agile automation at scale

Across sectors, business processes are undergoing the most profound transformation since companies replaced paper files with electronic records. A new suite of technologies, including robotic process automation (RPA), smart workflows, and artificial-intelligence techniques such as machine learning, natural language tools, and cognitive agents, promises to radically improve efficiency while eliminating errors and reducing operational risk. WEF Future of Jobs 2018. Wef: la robotica genera lavoro, +58 milioni di nuovi posti (ma solo se si investirà nelle e-skill) Robot e software industriali copriranno, entro i prossimi sette anni, la metà dei compiti oggi svolti dalle persone sul posto di lavoro, ma l’impatto occupazionale dell’automazione potrebbe essere riassorbito grazie alla formazione.

Wef: la robotica genera lavoro, +58 milioni di nuovi posti (ma solo se si investirà nelle e-skill)

Lo afferma un nuovo studio del World Economic Forum (Wef) basato su una survey di top manager e specialisti delle risorse umane di 300 aziende globali in 12 settori industriali: tecnologie come intelligenza artificiale, robotica e medicina di precisione potrebbero creare più occupazione di quanta ne minaccino. Secondo il sondaggio condotto dall’organizzazione no-profit svizzera, infatti, la cosiddetta “quarta rivoluzione industriale” distruggerà 75 milioni di posti di lavoro nel mondo ma ne creerà, potenzialmente, quasi il doppio, ben 133 milioni. MGI A future that works Full report. Analytics in education: How colleges and universities can transform outcomes. Many college and university leaders remain unsure of how to incorporate analytics into their operations.

Analytics in education: How colleges and universities can transform outcomes

What really works? Leaders in most higher-education institutions generally understand that using advanced analytics can significantly transform the way they work by enabling new ways to engage current and prospective students, increase student enrollment, improve student retention and completion rates, and even boost faculty productivity and research. However, many leaders of colleges and universities remain unsure of how to incorporate analytics into their operations and achieve intended outcomes and improvements. What really works? Decreto dignità, la miopia sul lavoro precario. Skill shift: Automation and the future of the workforce. Demand for technological, social and emotional, and higher cognitive skills will rise by 2030.

Skill shift: Automation and the future of the workforce

How will workers and organizations adapt? Skill shifts have accompanied the introduction of new technologies in the workplace since at least the Industrial Revolution, but adoption of automation and artificial intelligence (AI) will mark an acceleration over the shifts of even the recent past. The need for some skills, such as technological as well as social and emotional skills, will rise, even as the demand for others, including physical and manual skills, will fall. These changes will require workers everywhere to deepen their existing skill sets or acquire new ones. Companies, too, will need to rethink how work is organized within their organizations. How will demand for workforce skills change with automation? AI in the Factory of the Future: The Ghost in the Machine. In February and March 2018, BCG conducted an online survey of companies in order to assess their progress in adopting AI in industrial operations, which we defined as producers’ core transformation processes, including production and related functions such as maintenance, product quality, and logistics.

The survey also covered engineering and supply chain management. The survey’s participants consisted of executives and production and technology managers from 1,096 global companies representing a broad array of producing industries: automotive, consumer goods, energy, engineered products, health care, process industries, transportation and logistics, and technology. The participants were based in Austria, Canada, China, France, Germany, India, Japan, Mexico, Poland, Singapore, the UK, and the US. The Future of Jobs. Introduction. AI, automation, and the future of work: Ten things to solve for (Tech4Good) As machines increasingly complement human labor in the workplace, we will all need to adjust to reap the benefits. Automation and artificial intelligence (AI) are transforming businesses and will contribute to economic growth via contributions to productivity. They will also help address “moonshot” societal challenges in areas from health to climate change.

At the same time, these technologies will transform the nature of work and the workplace itself. What Will Work Look Like in 2030? Imagine a world in which the human resources function as we know it vanishes and is replaced by automation, outsourcing, and self-organizing teams. Or a world in which top talent is fought over so fiercely that the most adept tech workers hire agents to negotiate and manage their careers. It may sound like science fiction. Valorizzare i creativi nell’era dei robot. Come si affrontano le trasformazioni epocali della quarta rivoluzione industriale? Traguardare l’umanità - e l’umanesimo - all’interno della società degli automi è una missione che dovrebbe impegnare da subito le migliori intelligenze (non artificiali) in circolazione, perché siamo al cospetto di una sfida che è tanto complessa quanto ineludibile, come certificano le preoccupazioni per le ricadute occupazionali provenienti dallo stesso World Economic Forum di Davos.

What the future of work will mean for jobs, skills, and wages: Jobs lost, jobs gained. In an era marked by rapid advances in automation and artificial intelligence, new research assesses the jobs lost and jobs gained under different scenarios through 2030. The technology-driven world in which we live is a world filled with promise but also challenges. Cars that drive themselves, machines that read X-rays, and algorithms that respond to customer-service inquiries are all manifestations of powerful new forms of automation. Yet even as these technologies increase productivity and improve our lives, their use will substitute for some work activities humans currently perform—a development that has sparked much public concern.

What is the future of work. Articoli De Biase. Se il digitale è al servizio del «fatto bene» Ci sono artigiani specializzati nei giochi per bimbi, i cui prodotti sono fatti o finiti a mano, con materiali sani, con medodologie ecologicamente sostenibili. I mattoncini, per esempio, non sono tutti di plastica: quelli di Matto Costruzioni sono fatti di creta, in stampi di gesso, levigati uno per uno e cotti in un forno a mille gradi. Raccontando questa storia, il gioco delle costruzioni si arricchisce. Economist. IF THERE was a defining economic problem for America as it recovered from the financial crisis, it was stagnant wages.

In the five years following the end of the recession in June 2009 wages and salaries rose by only 8.7%, while prices increased by 9.5%. In 2014 the median worker’s inflation-adjusted earnings, by one measure, were no higher than they were in 2000. It is commonly said that wage stagnation contributed to an economic anxiety in middle America that carried Donald Trump into the White House. Yet Mr Trump’s rise seems to have coincided with a turnaround in fortunes for the middle class. In 2015 median household income, adjusted for inflation, rose by 5.2%; in 2016 it was up by another 3.2%. Upgrade your inbox. The future of work. Illustration by Chris Malbon Robots did not write this sentence, or any other part of Nature. But that could change. Making it in America: Revitalizing US manufacturing. The erosion of US manufacturing isn’t a foregone conclusion. The decade ahead—with increased demand, new technology, and value chain optimization—will give the sector a chance to turn around.

US manufacturing is not what it was a generation ago. «Il lavoro del futuro una realtà già in atto» Dopo il «Viaggio nell’anima dell’Europa» di Carlo Ossola, da domenica 20 agosto la nuova serie firmata da Luca De Biase: «Il lavoro del futuro».

La Commissione Europea fonda la sua policy sulla convinzione che il miglioramento nelle infrastrutture digitali è motivo di crescita: la modernizzazione delle connessioni produrrà quasi mille miliardi di euro di Pil in più e 1,3 milioni di posti di lavoro entro il 2025. C’è però chi vede nelle tecnologie digitali una causa di distruzione di posti di lavoro: una preoccupazione alimentata per esempio da una ricerca condotta da Carl Benedikt Frey e Michael A. Osborne, di Oxford, che annunciava nel 2013 la probabile scomparsa del 47% dei posti di lavoro americani nei prossimi dieci o venti anni. Già negli anni ’30 Keynes parlava di “disoccupazione tecnologica”: “«Soffriamo per un attacco di pessimismo economico. (…) Abbiamo conosciuto un progresso tecnologico più rapido negli ultimi dieci anni che in tutta la storia precedente (…). La rapidità del cambiamento tecnico produce problemi difficili da risolvere. I Paesi che soffrono di più sono quelli che non sono all’avanguardia del progresso tecnico. Siamo colpiti da un nuovo malessere (…): la disoccupazione tecnologica. Una forma di disoccupazione causata dal fatto che scopriamo nuovi modi per risparmiare lavoro a una velocità superiore di quella alla quale scopriamo nuovi modi per impiegare il lavoro. Ma è soltanto un disallineamento temporaneo»” John M. Keynes, Possibilità economiche per i nostri nipoti, 1930 La parola chiave è resilienza; una società deve sviluppare una consapevole abilità ad affrontare gli shock. L’economista ed ex ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, con Anna Rita Manca e Peter Benczur, ne scrive in un paper per la Commissione Europea (“Building a Scientific Narrative Towards a More Resilient EU Society”). Di fatto, osservano gli autori, una reazione di fronte agli shock è quella del semplice adattamento: ma questo funziona solo quando gli shock sono di portata limitata o avvengono di rado. Non è il caso del mondo attuale, nel quale si devono invece affrontare shock ripetuti e profondi. In queste condizioni la resilienza non emerge dall’adattamento ma dall’anticipazione: ed è chiaro che un’economia sviluppa la capacità di anticipare i futuri shock puntando sull’innovazione. «In queste condizioni un’economia che non innova perde occupazione», dice Giovannini – asafox

Innovazione per abbracciare le opportunità. L’identità sociale. La fatica. Il percorso delle aspirazioni. La forma organizzativa dell’espressione personale. La principale porta di accesso all’indipendenza economica. Troppo, troppo spesso chiusa, in Italia. Quanti mestieri nati per servire alla raffica di novità avviate dall’elettronica sopravviveranno a loro volta alla spasmodica velocità dell’innovazione digitale? Un dubbio, inconcepibile dal Dopoguerra, si è fatto strada ormai da qualche anno e, a giudicare da un rapporto di McKinsey, è destinato a sciogliersi in una risposta affermativa: i giovani staranno peggio dei loro genitori.

Cogito, ergo capisco come voi umani. Se il «progetto» rappresenta l’architettura del successo. Gli (in)dipendenti della Gig economy. Dagli ecosistemi più posti e maggiore integrazione. L’era della convivenza tra uomo e macchina. La competitività passa anche dal territorio. Mescolare i saperi per pianificare il domani. Sui banchi per studiare cultura dell’innovazione. Tra neotaylorismo e prosperità condivisa. Un mercato sempre più polarizzato. Le macchine pensate come un insieme. Learning innovation in the digital age. Operazione stipendio sicuro.