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I vostri dati per un caffè? Google, tutte le novità per proteggere la privacy online. La privacy è morta, e l'abbiamo uccisa noi: la lezione di Dave Eggers. Facebook, perché le promesse sulla privacy non convincono. ZEUS News - Notizie dall'Olimpo informatico. ZEUS News - Notizie dall'Olimpo informatico. Perché mi sono staccato dai social e ho buttato le app. Dicorinto.it Aggiornamento delle 12,00 del 27 ottobre 2018: in una precedente versione di questo post, David Dunning della Cornell e Justin Kruger dell'Università del'Illinois venivano erroneamente indicati come vincitori del Nobel.

Perché mi sono staccato dai social e ho buttato le app

In realtà si tratta dell'Ig Nobel, premio scherzosamente assegnato alle ricerche improbabili. Le app ti tracciano anche dopo che le hai disinstallate. Il padre del web vuole aiutarci ad essere padroni dei nostri dati con Solid POD - HDblog.it. E alla fine siamo arrivati alla linea di non ritorno, a quel momento in cui ti accorgi che il lavoro che stai facendo e i servizi che offri vengono censurati da un software che, oltre a bloccare pubblicità invasive, ha cominciato a modificare i nostri articoli rimuovendo perfino dei semplici link ad Amazon.

Il padre del web vuole aiutarci ad essere padroni dei nostri dati con Solid POD - HDblog.it

Sicuri del fatto che oggi HDblog è un sito che può essere navigato senza adblock con una fuibilità dei contenuti ottima, con solo banner di contorno che non pregiudicano la lettura dei pezzi o la fruizione dei contenuti abbiamo preso la nostra decisione: HDblog non sarà più fruibile a coloro che utilizzeranno adblock. Speriamo dunque che possiate capire il nostro punto di vista, possiate inserire HDblog all'interno della vostra lista delle eccezioni e che lo facciate con un sorriso sapendo che tutta la redazione si impegna ogni giorno per offrire un'esperienza più possibile priva di pubblicità.

Intelligenza artificiale, filtri e contenuti sui social: “L’odio resterà. A sparire saranno i diritti e le libertà degli individui” Tenere attivo “OK Google” significa mandare pezzi di conversazioni a Google. La funzione OK Google o Assistente Google degli smartphone Android è comoda, per carità: permette di usare queste parole per attivare il telefono e dargli dei comandi a voce.

Tenere attivo “OK Google” significa mandare pezzi di conversazioni a Google

In teoria il telefono dovrebbe attivarsi soltanto quando viene pronunciato “OK Google”, ma la realtà è diversa. Dati Google, tutti i link che puoi consultare per capire cos'hanno su di te. L’onda lunga dello scandalo Cambridge Analytica ha portato il mondo intero a occuparsi di sicurezza informatica.

Dati Google, tutti i link che puoi consultare per capire cos'hanno su di te

Quello che prima potevamo soltanto intuire (com’è possibile che, nella barra degli annunci pubblicitari, Google mi mostra i prezzi dei migliori smartphone dopo aver cercato informazioni sul mio prossimo cellulare?) Adesso è diventato oggetto di dibattito e di inchieste giornalistiche. LEGGI ANCHE > Attacchi alla cybersecurity: ecco come il memchached ci rovinerà tutti (anche su Facebook) Un cronista del britannico The Guardian, Dylan Curran, ha voluto raccogliere punto per punto tutti i dati che Google aveva accumulato su di lui, sin dal momento del suo primo utilizzo del motore di ricerca.

Il risultato? Tutto quello che Google e Facebook sanno su di te (un sacco)

MAC Address

Foto di bambini sui social come un sacco di mele. “Sto insegnando a una classe di bambini di 6 anni i rischi di condividere foto in rete“, scriveva a febbraio 2017 su Facebook l’insegnante inglese Robyn Lillian.

Foto di bambini sui social come un sacco di mele

Sanno tutto di te. Non avrai altra app all’infuori di me.

Sanno tutto di te

Google, Facebook e Amazon hanno una sola aspirazione: la conoscenza. Media Education: occhio ai dati condivisi su Facebook! Una delle questioni più delicate in materia nella Media Education è la protezione dei dati personali, soprattutto negli ambienti social.

Media Education: occhio ai dati condivisi su Facebook!

ZEUS News - Notizie dall'Olimpo informatico. Questa estensione di Chrome mostra come Facebook acquisisce i tuoi dati - Wired. Le 6 regole d'oro per proteggere le vostre foto di nudo. Hackerato l'account iCloud di Pippa Middleton: 3000 foto in vendita. Privacy, ecco alcuni consigli per essere invisibili online - Wired. “Perché mai dovrebbero rubarmi il profilo Facebook?” Per esempio per questa truffa. L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

“Perché mai dovrebbero rubarmi il profilo Facebook?” Per esempio per questa truffa

Ultimo aggiornamento: 2017/04/05 23:15. Quando faccio raccomandazioni di sicurezza su come proteggere gli account sui social network, una delle obiezioni più frequenti che sento è “Ma perché mai qualcuno dovrebbe tentare di rubarmi il profilo Facebook? Io non sono nessuno.” E a quel punto scatta l’apatia. Una risposta molto chiara a questa domanda arriva in queste ore da una truffa che sta facendo parecchie vittime in Svizzera e particolarmente nel Canton Ticino, dove abito, e che toglie dalla bolletta o dal credito telefonico 100 franchi (poco meno di cento euro). Trapelano in rete foto private di Emma Watson e altre attrici - HDblog.it. Nelle scorse hanno iniziato a circolare su Reddit e 4chan le foto private di alcune attrici e celebrità di Hollywood, tra cui Emma Watson, Amanda Seyfried e Jillian Murra.

Trapelano in rete foto private di Emma Watson e altre attrici - HDblog.it

Il contenuto delle immagini varia molto da un caso all'altro: alcune sono esplicite, altre no. Par che la fonte iniziale sia come prevedibile il cosiddetto "Dark Web". Web e adolescenti, il 35% convinto che l'uso sbagliato non porti conseguenze - Orizzonte Scuola. Una ricerca realizzata dall’università Sapienza di Roma e dalla Polizia Postale, in collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia Minorile descrive gli adolescenti italiani connessi ai social network 24 ore su 24, inconsapevoli dei rischi legati alla condivisione dei contenuti in rete, come quelli legati al cyberbullismo, all’adescamento on line e al sexting.

Web e adolescenti, il 35% convinto che l'uso sbagliato non porti conseguenze - Orizzonte Scuola

“E tu quanto #condividi?” È il nome del progetto che ha coinvolto 1.874 ragazzi tra gli 11 e i 19 anni con l’obiettivo di indagare non solo l’uso di Facebook, Instagram, Twitter e Whatsapp, ma anche le reazioni dei giovani di fronte ai comportamenti illegali in rete. Secondo i dati la maggior parte dei ragazzi utilizza i social network per varie ore dal telefonino, con Whatsapp che è il loro preferito: dichiarano di farne uso 9 ragazzini su 10. Cinque su 10 preferiscono Instagram mentre solo uno su dieci usa Twitter.

Ecco come vengono sfruttati in concreto i dati delle nostre navigazioni. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2017/06/06 14:00. Se volete farvi un’idea di come vengono utilizzati in pratica i dati che riversiamo più o meno inconsapevolmente in Internet, c’è una ricerca molto interessante pubblicata dall’austriaca Cracked Labs: s’intitola Corporate Surveillance in Everyday Life: How Companies Collect, Combine, Analyze, Trade, and Use Personal Data on Billions. Ne cito giusto tre esempi: Mi hanno rubato la foto su Facebook e violato l'identità: ho scoperto di essere indifesa. Io e Mariella non abbiamo niente in comune. Non i gusti né il modo di scrivere (e, per la verità, neanche le caviglie).

Però abbiamo lo stesso volto, lo stesso sorriso. O meglio, lei ha il mio volto e il mio sorriso. Mariella non è il mio alter ego e neanche la mia coscienza (avrei scelto altre foto per rappresentarla). 'Mariella Pinto' è un profilo Facebook che per costruirsi una identità ha scelto - e rubato - le mie foto. Antipublic pubblica le nostre password. Non vi agitate, lo fa da tempo. Hibp, segnatevi questo acronimo. Magari in un futuro abbastanza prossimo, vi potrebbe riguardare e forse vi toccherà utilizzarlo per scoprire di essere stati fregati.

Ne ho parlato una decina di giorni fa in un corso periferico di formazione che la Scuola superiore della magistratura ha tenuto a Bari. E oggi mi tocca tornare sull’argomento perché quella dannata sigla è “tornata su”, come capita con gli indigesti peperoni negli incubi notturni degli irriducibili golosi, impenitenti ma non inappetenti. La traduzione è Have I been pwned e corrisponde alla terribile domanda Sono stato posseduto da qualche pirata informatico? Il quesito, senza dubbio drammatico, è diventato di interesse collettivo quando in queste ore anche in Italia si è cominciato a parlare di quell’oltre un miliardo di account (tra questi, indirizzi di posta elettronica con relative password di accesso) finiti nelle mani sbagliate e pubblicati nei sotterranei di Internet. Genera un nome a caso - Fake Name Generator. Ragazze, fatevi furbe: niente telefonini mentre fate l'amore. Sul Fatto del 12 maggio, Selvaggia Lucarelli racconta di un nuovo episodio di diffusione di un filmato hot, glorificato ed esaltato dal popolo smargiasso e spietato del web, in cui una coppia fa l’amore mentre viene ripresa da un amico di lui.

The Terrifying Cost of "Free” Websites. Google Maps permette di farsi pedinare. Volontariamente, s’intende. Bebe Vio minacce sessuali su Facebook: chiusa la pagina. Hackerato l'account iCloud di Emily Ratajkowski: 200 foto rubate. Cosa sa Facebook di me? Scoprilo ora con Data Selfie. Tutti ce lo siamo chiesti “Cosa sa Facebook di me”? Ecco come faccio a sapere tutto di te quando navighi sul web (fai la prova) “PAGA O PUBBLICO LE TUE FOTO NUDA“. MINACCIA UNA RAGAZZA, 23ENNE MAZARESE IN MANETTE   Quali dati affidiamo ai social network? E la privacy?

Come funziona il Manifesto della comunicazione non ostile - Parole O Stili. I gruppi Facebook dove le ragazze vengono stuprate virtualmente - TPI. La rivolta su Facebook contro i gruppi da «stupro virtuale» La nuova frontiera dello stupro virtuale sbarca in Italia – Il Maschio Beta. Meglio non condividere la foto del vostro biglietto aereo.

Poco prima di salire su un aereo molte persone pubblicano la foto della loro carta d’imbarco sui social network, per far sapere agli amici di essere in partenza o per condividere la storia del loro viaggio che sta iniziando. È una pratica piuttosto diffusa, soprattutto su Instagram, applicazione fatta apposta per condividere fotografie, dove viene spesso associata all’immagine l’hashtag #boardingpass per rendere più facilmente rintracciabili le foto di questo tipo, anche da chi non segue il proprio profilo. Deseat.me, software per cancellare le tracce che dimentichiamo sul web. Safer Internet Day 2016 - Tecnologie Didattiche. Questo tool ti permette di sapere quanto ti conosce Facebook.

Come vedere tutto quello che avete mai cercato in Google. Postano sue foto imbarazzanti su Facebook. Rubati sei milioni di username e password conservati in chiaro. La storia dei vostri spostamenti su Google Maps. Oblio? Perché cancellare un contenuto da Internet è impossibile Che Futuro! Elimina contatti e numeri condivisi da te su Facebook, anche di non iscritti. Google ci traccia nell'80% dei principali siti web. E va oltre i cookie. La telecamera del supermercato di Praga.