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Massime

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Proietti - Er Cavaliere Bianco e er Cavaliere Nero. Politiche più forti o l’Italia potrebbe lasciare l’euro. La grande differenza tra l’Italia e gli altri Paesi citati si è avuta dal 2008 in poi, quando Irlanda, Grecia e Spagna hanno avviato un processo di «svalutazione interna» (il termine usato dagli economisti per dire che questi Paesi hanno seguito politiche finalizzate a ridurre salari e prezzi rispetto agli altri membri dell’Eurozona), con risultati positivi.

Politiche più forti o l’Italia potrebbe lasciare l’euro

Il crepuscolo dei babbei. Che spettacolo!

Il crepuscolo dei babbei

Non so se e quanto ve ne rendiate conto. Certo, non se ne possono rendere conti i turisti del dibattito, quelli arrivati qui perché "ce sta quer senatore strano da a Lega che c'a er blogghe". Non se ne possono rendere conti gli operatori informativi che una pulsione voyeuristica spingesse qui, su queste pagine, alla ricerca di materiale con cui scrivere il pezzo di colore che attiri qualche sprovveduto, nell'inane speranza di sottrarre le loro testate al meritato e quindi inevitabile fallimento. Ma a quelli di voi che hanno una consuetudine "risalente" con queste pagine, pur nell'angoscia di queste ore, nella giustificata apprensione per la salute propria, e dei propri cari, nella motivata ansia e irritazione per il comportamento sinceramente incomprensibile di un Governo che si ostina pervicacemente a decidere di non decidere su niente, ne sono certo, a tutti loro, questa situazione strapperà anche un sorriso più o meno agrodolce.

The Cost of Thriving. It sounds like an absurd riddle, or perhaps a kindergarten-level math problem: the median male full-time worker earned $314 per week in 1979, while his counterpart at the median in 2018 earned $1,026;1 who was better off?

The Cost of Thriving

In fact, the question proves fiendishly difficult, even as its answer lies at the heart of understanding America’s economic progress and challenges. The easiest answer is that $1,026 is 227 percent larger than $314, case closed. 14 juillet: l’Europe et les zones humides. Il caldo che opprime (voi) rende piacevole riandare col pensiero a questo inverno.

14 juillet: l’Europe et les zones humides

Proemio Ero a Rouen, invitato a cena da Erick, col mio collega A., en petit comité. Erick organizza una volta al mese un piccolo party a casa sua, “le 22 au 22” (perché è ogni 22 del mese e lui abita al numero 22), una di quelle cose dove ognuno porta qualcosa da mangiare (e quindi io ceno prima), e dove si beve e si parla troppo. Esperienze utili per me, sempre desideroso di perfezionare la lingua. Antefatto Ma A., in un 22 precedente, aveva fatto un’esperienza spiacevole. A. aveva forse un po’ bevuto, ma i 22 a quello servono. Ecco, non sono proprio sicuro che le parole fossero queste, ma il senso era questo: siete dei fascisti di merda e parlate pure... Il senso era stato perfettamente colto. YouTube. Il Saker intervista Michael Hudson. Introduzione: Dopo aver pubblicato sul blog l’articolo di Michael Hudson “L’America intensifica la sua guerra per il petrolio “democratica” nel Medio Oriente” [in inglese], ho deciso di chiedere a Michael di rispondere ad alcune domande di approfondimento.

Il Saker intervista Michael Hudson

Michael ha accettato molto gentilmente. Il Saker Il Saker: Trump è stato accusato di non pensare al futuro, e di non avere una strategia a lungo termine per quanto riguarda le conseguenze dell’assassinio del generale Soleimani. Gli Stati Uniti hanno effettivamente una strategia nel Vicino Oriente, o stanno solo improvvisando? Alle radici dell’infamante Seconda Repubblica: il biennio 1992-1993 (parte II) Twitter: @FedericoDezzani Se il 1992 è l’anno in cui lo Stato “salta in aria”, investito dalla doppia deflagrazione di Tangentopoli e delle bombe di Capaci e Via D’Amelio, il 1993 è l’anno in cui le “menti raffinatissime” passano al saccheggio: “tempo sei mesi e vi vendiamo tutto”, avevano promesso sul Britannia.

Alle radici dell’infamante Seconda Repubblica: il biennio 1992-1993 (parte II)

La DC frena però le privatizzazioni messe in cantiere dal governo Amato: il referendum abrogativo del 18 aprile, promosso dai radicali e caldeggiato dall’alta finanza, è colto al volo per seppellire “la partitocrazia”, abbattere “lo Stato-padrone” e, soprattutto, formare il primo governo tecnico della storia repubblicana, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi. Per superare le forti resistenze parlamentari alla svendita dei gioielli di Stato, il processo di privatizzazione è lubrificato con le autobombe che scandiscono tutto il 1993, commissionate dalle “menti raffinatissime”, confezionate dai “servizi deviati” ed imputate alla mafia.

Alle radici dell’infamante Seconda Repubblica: il biennio 1992-1993 (parte I) Twitter: @FedericoDezzani Si avvicina la fine la Seconda Repubblica, che legò indissolubilmente le sue fortune a quelle dell’Unione Europea: ogni passo verso il baratro dell’una è un passo equivalente dell’altra.

Alle radici dell’infamante Seconda Repubblica: il biennio 1992-1993 (parte I)

Sull’altare dell’integrazione europea furono sacrificati l’economica mista ed i partiti che affondavano le radici agli albori del ‘900: privatizzazioni, deindustrializzazione, neoliberismo e sistemi maggioritari sempre più spinti, sono stati i tratti salienti della Seconda Repubblica. È stata soltanto una scommessa sbagliata? Chi sono i migranti che arrivano in Italia. Luglio 3, 2017 Rodolfo Casadei Numeri, studi e fatti per smontare i luoghi comuni sui migranti.

Chi sono i migranti che arrivano in Italia