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Leggere: iPad in classe: il metodo Libro da Alberto Pian Alberto Pian [3 years ago] CONTENUTI DEL LIBRO. iPad in classe spiega come insegnare e apprendere meglio con le più efficaci pratiche attive. Insegna a interrogare la GMA (Google Memory Assistant) per raccogliere le fonti con i propri studenti, per selezionarle e per presentarle in classe. Insegna a lavorare con i libri di testo di carta, in ePub e PDF per creare un ambiente di apprendimento senza ostacoli. Esercizi sugli aggettivi Dettagli Categoria: Italiano Creato: Mercoledì, 25 Novembre 2015 18:14 In queste frasi sottolinea gli aggettivi determinativi e fanne l’analisi grammaticale A scuola con iPad L’intento di questa pagina è di allargare il discorso sull’uso delle nuove tecnologie al ‘mobile learning’ presentando applicazioni che abbiamo attinenza con i curricoli scolastici dei vari ordini scolari e possano servire da supporto alle attività scolastiche. Alcuni di noi stanno provando applicazioni di diverso genere dalla matematica all’italiano alle attività espressive, sono già state realizzate alcune esperienze concrete. Chi ha segnalazioni da fare in merito può scriverci liberamente info@lacasadegliinsegnanti.it e collaborare con noi nella ricerca.

Faredidattica: Il corso Finalità Il corso si propone di aiutare i docenti, partendo dalla propria didattica, ad individuare quando e come i dispositivi mobili e gli strumenti web 2.0 possono facilitare e migliorare l'apprendimento. Risultati di apprendimento attesi Saper identificare strategie didattiche atte a progettare micro-percorsi in una logica di didattica delle competenze in ambienti web 2.0Saper utilizzare LIM e dispositivi digitali mobiliSaper utilizzare browser e filtri di ricerca per il reperimento di risorse digitali e saper navigare le varie repository Saper utilizzare una piattaforma per la produzione e condivisione di risorseSaper utilizzare strumenti software per la produzione e condivisione di risorse didattiche digitaliSapersi orientare nelle problematiche relative al copyright e alle licenze Creative Commons.

Pillole di tecnologia didattica: uso dell’iPad nella scuola primaria Con questo post vorrei provare a scrivere una nuova serie di tutorial (tempo permettendo) che possano essere di aiuto all’insegnante e all’allievo per l’uso di programmi e dispositivi che stanno diventando di uso comune a scuola. Questi suggerimenti sono legati alla mia attività didattica e molto spesso derivano da segnalazioni che mi giungono da altri colleghi, pertanto, se ritenete, potete espanderli con vostri suggerimenti, potete lasciare commenti a questo post o più semplicemente copiarli ed incollarli negli appunti che realizzate per i vostri allievi. Se anche voi avete le vostre “pillole di tecnologia didattica” fatemi sapere, mi piacerebbe condividerle con voi. Uso dell’iPad nella scuola primaria Imparare con le forme

App per imparare a leggere e scrivere Oltre che per imparare tabelline e operazioni di aritmetica - le app per la matematica sono tra le più ricercate da genitori ed insegnanti - tablet e smartphones possono essere un valido supporto per i bambini nell'approccio con l'alfabeto. Non è facile trovare una buona app che insegni ai nostri bambini le lettere dell'alfabeto italiano e i loro corrispondenti suoni (fonemi). Negli app store si sprecano infatti gli alfabetieri in lingua straniera, il cui limite è però di non insegnare la pronuncia corretta delle singole lettere nella nostra lingua madre.

Non solo video: trasformare la visione di un video in una esperienza comunicativa interattiva 1. I video nella didattica online L’introduzione di nuovi modelli e tecniche didattiche incentrate sul web ha posto in primo piano la funzione dei video nell’e-learning: documentari, video lezioni, videoclip musicali, tutorial, screencast, sono solo alcune delle tipologie di video su cui si concentrano Blended Learning e Flipped Classroom. Tuttavia la fruizione di video didattici online da parte degli studenti non fa altro, se non supportata da altri strumenti, che trasferire i limiti della didattica tradizionale trasmsissiva, incentrata sulla lezione frontale, dall’aula al web.

30 apps per insegnare musica con l'iPad L'enorme quantità di applicazioni didattiche disponibili rendono utilizzabile l'iPad in tutte le discipline. Uno dei campi di applicazione naturali della tavoletta magica è certamente nell'insegnamento della musica. Ecco dunque ben 30 apps per insegnare musica con l'iPad o semplicemente per divertirsi a comporre e suonare. 1- Garage Band GarageBand trasforma il vostro iPad, iPhone e iPod touch in un insieme di strumenti in versione touch e uno studio completo di registrazione, in modo da poter suonare ovunque voi andiate.

Esercizi multimediali e interattivi La fonologia e la morfologia Da questa pagina puoi accedere alle esercitazioni che riguardano gli argomenti "fonologia e ortografia" e "morfologia". Cliccando su ogni link si aprirà un pannello che ti consente di esercitarti. Per ogni esercizio, devi seguire con attenzione le istruzioni che compaiono sotto il titolo. Per ogni esercizio, puoi commettere un numero massimo di errori.

Divertirsi con la matematica ricreativa 7 bastoncini sono posizionati in modo da formare l'equazione sbagliata "VII=I". Come si può ottenere l'equazione corretta spostando un solo bastoncino? Prova a risolverla online... Divertente, troppo divertente: la matematica della porta accanto Come si può parlare oggi di matematica senza sfigurare o farla sfigurare? Come si può tentare di renderla interessante anche per i non addetti ai lavori, senza però attirarsi le ire di quelli che la matematica la fanno ogni giorno? Una riflessione e una proposta, presentata da Roberto Natalini durante il convegno INDAM del 18 novembre 2008 intitolato "Diffusione della matematica: come e perché", e ripreso dal sito di Lettera Pristem. [1] di Roberto Natalini, Stefano Pisani e Chiara Valerio Il più grave ostacolo alla popolarità delle scienze deriva da ciò appunto che più contribuisce al loro continuo progresso, vale a dire, dalla loro tendenza a suddividersi sempre più in nuovi rami, e dalla giusta predilezione degli studiosi a quei lavori speciali, che per verità condussero sempre alle più luminose scoperte le dottrine sperimentali. (...) Il buon cristiano dovrebbe guardarsi dai matematici e da tutti coloro che fanno vane profezie.

La flipped classroom non è una moda! Il fatto che ultimamente se ne parli così tanto potrebbe indurre a pensare che si tratti solo di una delle stravaganti tendenze in ambito educativo che di tanto in tanto approdano qui da qualche paese straniero dove – peraltro – il sistema scolastico risulta profondamente diverso dal nostro come altrettanto diversa è la società e le persone che la compongono. Ebbene, questa volta non è così! E’ vero, la flipped classroom viene dall’America, dagli Stati Uniti per la precisione, e l’hanno “inventata” una decina di anni fa due insegnanti di chimica di un liceo del Colorado, Jonathan Bergmann e Aaron Sams. Preoccupati dall’alto tasso di assenteismo tra i loro alunni, ma soprattutto stanchi del tradizionale ciclo “lezione frontale + verifica” ripetuto monotonamente nelle loro classi – peraltro con una materia notoriamente poco “seducente” come la chimica – Sams e Bergmann si sono interrogati su come “vivacizzare” le proprie lezioni e rendere più attivi e partecipi i propri studenti. Mi piace:

Il compito autentico Se sapete cosa è il compito autentico potete saltare questa prima parte introduttiva e passare alla seconda parte. Per chi invece non sapesse di che si tratta parto da una definizione che mi sembra abbastanza completa: “Il compito autentico è un compito che prevede che gli studenti costruiscano il loro sapere in modo attivo ed in contesti reali e complessi e lo usano in modo preciso e pertinente, dimostrando il possesso di una determinata competenza”. In parole semplici: una normale attività della vita reale, ricca e splendida, in cui si utilizzano tutte le capacità acquisite e la creatività per risolvere un problema vero. A scuola in genere le cose funzionano al contrario del compito autentico. Nella vita reale Thomas Edison, inventore della lampadina, ha provato 10000 volte a bruciare fili di tungsteno prima di scoprire come fare quello giusto.

Flipped Teaching – Insegnamento Capovolto Talvolta capita di affrontare in classe un argomento complesso che richiede una spiegazione accurata da parte del docente. Durante la spiegazione non è raro che ci sia un’asimmetria di apprendimento con alcuni ragazzi che capiscono velocemente e poi si annoiano e altri che richiedono che l’argomento sia spiegato più e più volte. Inoltre è possibile che nonostante siano tutti convinti di avere capito poi alcuni scoprano che la loro comprensione era stata superficiale costringendo il docente a riprendere l’argomento anche diversi giorni dopo quando era già stato dato per assodato.

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