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Information literacy

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Dietro di noi un deserto digitale? Tre innovazioni didattiche che supportano l’apprendimento degli studenti. Oggi le tecnologie applicate alla didattica non si identificano solo come semplici strumenti per il trasferimento di informazioni, ma diventano applicazioni utili a supportare e facilitare la collaborazione e la socializzazione, migliorando in classe l’esperienza di apprendimento degli studenti.

Tre innovazioni didattiche che supportano l’apprendimento degli studenti

In questo ambito lo studente partecipa in prima persona alla costruzione della conoscenza e la motivazione ad apprendere. A tal riguardo riportiamo a titolo di esempio tre metodologie che rappresentano l’innovazione che migliora l’apprendimento degli studenti: la Technology Enhanced Active Learning, la Didattica Aumentata e il Digital game based learning: TEAL (Technology Enhanced Active Learning ) che in italiano sta per apprendimento attivo abilitato attraverso la tecnologia, è una metodologia didattica che vede unite lezione frontale, simulazioni e attività laboratoriali su computer per una esperienza di apprendimento ricca e basata sulla collaborazione ( ). Non è (solo) il coding che deve essere insegnato, ma l'informatica. Parola di Hadi Partovi. Digital Literacy & Citizenship Teacher Edition: Grades 3-5. Una risorsa utile sul tema della cittadinanza digitale.

La Cittadinanza Digitale non è altro che l’estensione naturale, il completamento e l’interpretazione globale delle nuove forme di interazione e di vita sociale e politica.

Digital Literacy & Citizenship Teacher Edition: Grades 3-5. Una risorsa utile sul tema della cittadinanza digitale

Generazioni a confronto: ebook gratuito sul modo di abitare il mondo digitale dei nostri ragazzi. Segnalo un prezioso lavoro di ricerca e condivisione, ralizzato da Vincenzo Bianculli, Enrico Bisenzi e Marco Pini su un tema assai delicato che rimanda alla Media Education.

Generazioni a confronto: ebook gratuito sul modo di abitare il mondo digitale dei nostri ragazzi

Si tratta di "Generazioni a confronto", un ebook disponibile gratuitamente in diversi formati che descrive le diverse modalità di abitare i mondo digitale dai nostri ragazzi. E' una raccolta di voci dei giovani e di chi giovane non è più, che raccontano le proprie esperienze in rapporto col tempo libero, la scuola e l’informazione prima e dopo l’avvento del Digitale. Attenzione! Capire l`economia digitale ti può cambiare la vita. L'attenzione è la nuova moneta del nostro tempo.

Attenzione! Capire l`economia digitale ti può cambiare la vita

Ciascuno di noi sperimenta ogni giorno l'effluvio di stimoli e notizie che sfida le nostre soglie attenzionali e vive la frustrazione del loro inesorabile abbassamento. La questione ci riguarda da vicino nel nostro quotidiano: dal supermercato al divano di casa, fino alla cabina elettorale. Come consumatori, cittadini, semplici fruitori d'informazione, capiamo davvero come Google, Facebook e le grandi piattaforme giocano con la nostra attenzione? "Internet? Dobbiamo ancora completarla", dice il papà della Rete Vint Cerf al Wnf. Discovery tool, bibliotecari, utenti. La posta in gioco. Il 22 maggio 2018 ho avuto l’opportunità di partecipare a un Seminario Itale (l’Associazione degli utenti italiani Ex-Libris) dedicato ai Discovery tools e ospitato a Milano da IULM.

Discovery tool, bibliotecari, utenti. La posta in gioco

Mi è stato chiesto di proporre una riflessione sull’impatto dei Discovery nei servizi al pubblico (in questo blog cenni al tema qui e qui). Le slide sono depositate in E-lis (download qui) e ben presto nel sito Itale. Information literacy contemporanea nella biblioteca accademica. AIB-WEB - Manifesto per l'Information Literacy. Perché questo Manifesto: verso una comunità di specialisti dell’informazione aperta, inclusiva e accoglienteChi non ha memoria non ha futuroDefinizioniInformation Literacy come parte di una costellazione più ampiaL’Information Literacy contro l’analfabetismo funzionaleDeclinare l’Information Literacy in un sistema informativo complessoManifesto come documento aperto e non prescrittivoIl ruolo delle bibliotecheChe fareDall’advocacy al partenariato attivo: aprirsi alle comunità diffuse dei lavoratori dell’informazioneIniziative di Information Literacy: focus, contenuti, destinatari prioritari e obiettivi 1.

AIB-WEB - Manifesto per l'Information Literacy

Il digitale è ormai diventato una competenza di base, come la scrittura. Il digitale ci riguarda tutti.

Il digitale è ormai diventato una competenza di base, come la scrittura

Le competenze digitali sono oggi un alfabeto senza il quale diventa sempre più difficile trovare o mantenere un lavoro. Ciò non significa che dobbiamo trasformarci tutti in valenti sviluppatori informatici, né analisti capaci di gestire dati e strategie di comunicazione online. Vuol dire che ciascuno di noi dovrebbe muoversi con disinvoltura tra le competenze digitali di base. Facciamo un passo indietro.

Media Education: 10 motivi per cui è urgente occuparsene. Analfabeti funzionali, il dramma italiano: chi sono e perché il nostro Paese è tra i peggiori. Hanno più di 55 anni, sono poco istruiti e svolgono professioni non qualificate.

Analfabeti funzionali, il dramma italiano: chi sono e perché il nostro Paese è tra i peggiori

Oppure sono giovanissimi che stanno a casa dei genitori senza lavorare né studiare. O, ancora, provengono da famiglie dove sono presenti meno di 25 libri. Sono gli analfabeti funzionali, quegli italiani che non sono in grado di capire il libretto di istruzioni di un cellulare o che non sanno risalire a un numero di telefono contenuto in una pagina web se esso si trova in corrispondenza del link “Contattaci”. È “low skilled” più di un italiano su quattro e l'Italia ricopre una tra le posizioni peggiori nell' indagine Piaac , penultima in Europa per livello di competenze (preceduta solo dalla Turchia) e quartultima su scala mondiale rispetto ai 33 paesi analizzati dall'Ocse (con performance migliori solo di Cile e Indonesia).

A scuola è arrivata l’ora della cittadinanza digitale. È ora di cittadinanza (digitale) e creatività nelle scuole italiane.

A scuola è arrivata l’ora della cittadinanza digitale

I invented the web. Here are three things we need to change to save it. Today marks 28 years since I submitted my original proposal for the worldwide web.

I invented the web. Here are three things we need to change to save it

I imagined the web as an open platform that would allow everyone, everywhere to share information, access opportunities, and collaborate across geographic and cultural boundaries. In many ways, the web has lived up to this vision, though it has been a recurring battle to keep it open. But over the past 12 months, I’ve become increasingly worried about three new trends, which I believe we must tackle in order for the web to fulfill its true potential as a tool that serves all of humanity. 1) We’ve lost control of our personal data.

Does the Device Matter – Teaching in the Primary Years. The are many different devices being implemented into classrooms all around the world. With schools using PC’s, Laptops, Macbooks, iPads, Chromebooks, and Netbooks to move further towards 21st Century Contemporary Learning environments I am often asked the question “What devices should my school purchase?” I immediately stop the conversation before any further discussion and ask the question, “What is the purpose of the device?” Schools need to invest time in developing a vision on “the purpose” of any new device and what it is they would like their students to create and achieve that this new technology will enable. Dialogue needs to be centred around the school’s vision and pedagogy focused on the learner.

Once a clear vision and purpose is established schools can move forward and explore what different devices can achieve and weigh up the pro’s and con’s of each for their school environment. Cos'è l'ignoranza elaborativa? Sei a Catania. Ti ci trovi per la prima volta. Dov’è il bancomat più vicino? Dov’è la farmacia notturna? Download. Un toolkit per la media e digital literacy education. L’analfabetismo italiano e la Repubblica fondata sull’ignoranza – La Voce di New York. Secondo gli studi dell'autorevole linguista De Mauro, meno di un terzo della popolazione italiana avrebbe i livelli di comprensione della scrittura e del calcolo necessari per orientarsi nella vita di una società moderna.

Il peso sullo sviluppo economico e sociale resta enorme Tullio De Mauro è il più autorevole linguista italiano. De Mauro ha insegnato linguistica in diverse università italiane e ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio nella Facoltà di Filosofia, e successivamente il Dipartimento di Studi Filologici, nella Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università la Sapienza di Roma. Già ministro della pubblica istruzione (aprile 2000-giugno 2001, governo Amato), ha presieduto la Società di Linguistica Italiana (1969-73) e la Società di Filosofia del Linguaggio (1995-97). Nel novembre 2006 ha contribuito alla fondazione dell’associazione Senso Comune per un progetto di dizionario informatico, di cui è tuttora presidente. Del futuro non sappiamo niente. La replica di una statua del dio egiziano di Anubi e sullo sfondo la Statua della Libertà a New York (AP Photo/Seth Wenig) «Sì.

Dimenticheranno. È il nostro destino, non ci si può fare nulla. Ciò che a noi sembra serio, significativo, molto importante, col passar del tempo sarà dimenticato o sembrerà irrilevante.Ed è curioso che noi oggi non possiamo assolutamente sapere che cosa domani sarà ritenuto sublime, importante e che cosa meschino, ridicolo. L’importanza del Sapere. Comunicatori (e) permanenti: quando i parrucchieri diventano influencer – Valigia Blu. Chi lavora nel settore della comunicazione e dell'informazione ha assistito negli ultimi dieci anni a una vera e propria rivoluzione copernicana dell'opinione pubblica. «La scuola digitale? Un disastro» In Francia monta il fronte del no. Chi studia con i tablet impara meno Bocciati anche i cadetti di West Point. La scuola di tecnologia senza professori.

I francesi hanno qualcosa da insegnare alla Silicon Valley sulla tecnologia. Come imparare le tecnologie per imparare con le tecnologie? Nativi digitali? Si, ma incapaci di ricerca attiva nel Web. L’equazione Internet eguale libertà è una enorme ingenuità. L’Analfabetismo “incipiente” - Curricoli e saperi. Come educare ad una cittadinanza matura e non eterodiretta. Bibliotecari al tempo di Google. Pinterest. Il metodo scientifico di Tupinamba! – SPECIAL. Gli studenti usano il Web e i social ma pochi hanno conoscenze avanzate delle dele tecnologie digitali. Training opportunities - e-Skills. Webtrotter Educators e il giro del web in 80 minuti – BRICKS. Un elefante nella stanza. Big6-Research-Model - Super3.