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Didattica

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Per un’innovazione inclusiva: ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico. La transizione al digitale si è presentata da subito come un processo complesso in cui abbiamo assistito non alla scomparsa/sostituzione dei vecchi media – da molti tuttora paventata – a vantaggio di nuovi media e delle reti sociali digitali; bensì, ad un’integrazione, ibridazione e convergenza, ad una sorta di galassia riconfigurata (McLuhan), in cui l’accesso e le possibilità di elaborare informazioni e conoscenze creano le condizioni per una maggiore autonomia – e quindi responsabilità – dei soggetti comunicanti.

Per un’innovazione inclusiva: ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico

Resources on Learning and the Brain. Facebook Edutopia on Facebook.

Resources on Learning and the Brain

List.Ly: tutorial. Six Thinking Hats: A Tool to Strengthen Critical Thinking, Collaboration, Communication, and Creativity Skills. La scuola senza classi: 5 soluzioni adottate in Europa. L’"aumento” digitale degli spazi della scuola, il ribaltamento del setting didattico implica un complessivo ripensamento dell’organizzazione scolastica, anche nei suoi spazi fisici e ambienti architettonici.

La scuola senza classi: 5 soluzioni adottate in Europa

Si prenda ad esempio il caso del cooperative learning, tipico della didattica digitale: l’accentuazione della collaborazione fra studenti, dello scambio di conoscenze, dell’aiuto reciproco - pur con tutte le mancanze, i vuoti, le delusioni, che l’apprendimento in rete può incontrare - ha invogliato a progettare una scuola che tenesse nel dovuto conto la vita sociale degli studenti a scuola. Si tratta di un bisogno di incontro, di vita e di apprendimento non limitato entro mura dell’aula, che, però, può essere assecondato e non represso dagli spazi stessi. Gli “spazi funzionali” sono stati attrezzati sulla base teorica degli studi di Nair, Finley e Lackney (2013). Si tratta di spazi digitalmente e analogicamente infra-strutturati per rispondere alle esigenze degli studenti. 1. Non solo video: trasformare la visione di un video in una esperienza comunicativa interattiva.

1.

Non solo video: trasformare la visione di un video in una esperienza comunicativa interattiva

I video nella didattica online L’introduzione di nuovi modelli e tecniche didattiche incentrate sul web ha posto in primo piano la funzione dei video nell’e-learning: documentari, video lezioni, videoclip musicali, tutorial, screencast, sono solo alcune delle tipologie di video su cui si concentrano Blended Learning e Flipped Classroom. Tuttavia la fruizione di video didattici online da parte degli studenti non fa altro, se non supportata da altri strumenti, che trasferire i limiti della didattica tradizionale trasmsissiva, incentrata sulla lezione frontale, dall’aula al web.

Si potrebbe anzi argomentare che la situazione sia comunicativamente anche peggiore della tradizionale lezione frontale, in cui la possibilità dell’interazione comunicativa è comunque garantita e la discussione sempre possibile. 2. 3.

Immaginare l'interazione Lta giugno 16

Immaginare l’interazione (parte prima) Di Mario Pireddu Premessa: questo sarà il primo di due post che tratteranno – in forma di appunti e di spunti di riflessione – di filosofia, media, educazione, immaginazione, interattività e creatività a partire dal convegno “Interactive Imagination” svoltosi a Roma il 6, 7 e 8 giugno 2016 presso l’Istituto Svizzero (qui lo Storify realizzato da “il lavoro culturale”).

Immaginare l’interazione (parte prima)

Il convegno internazionale Interactive Imagination, organizzato dal gruppo di studio e ricerca coordinato da Pietro Montani, si è chiuso ieri in tarda serata con le riflessioni proposte dallo stesso Montani sul rapporto tra immaginazione e interattività. Gli ospiti erano tanti, anche internazionali, le cose dette molte: ci sarebbe parecchio da dire, ma essendo questo il post di un blog (peraltro molto personale), cercherò di riprendere qui soltanto alcuni degli spunti di indagine proposti dai diversi relatori che si sono succeduti nelle tre giornate. Algoritmi e realtà. LA FLIPPED CLASSROOM E GLI ALTRI USI DEL VIDEO NELLA DIDATTICA. The 100 best novels written in English: the full list. 1.

The 100 best novels written in English: the full list

The Pilgrim’s Progress by John Bunyan (1678) A story of a man in search of truth told with the simple clarity and beauty of Bunyan’s prose make this the ultimate English classic. Key teaching activities. Contents: being present • setting challenging tasks • talking • explaining • showing • listening • questioning • giving and receiving feedback • using activities • references • acknowledgements • how to cite this piece Based on the research drawn upon in the infed piece ‘What is teaching?

key teaching activities

‘, we highlight nine key activities that teachers engage in. We have defined teaching as ‘the process of attending to people’s needs, experiences and feelings, and making specific interventions to help them learn particular things’. Being present We need to be present in the classroom or setting. To this end, writers like Jackie Beere (2012) have suggested that one the most important things to do when setting up a learning environment is to be present and in control right from the start.

Setting challenging tasks Rather than focusing on the sorts of tasks and activities that we know that people can do, we need to think about how people can be motivated and stretched. Se il testo diventa immagine. Ho già parlato delle narrazioni nascoste in un’immagine, dunque del passaggio dalla figura al racconto.

Se il testo diventa immagine

Oggi, invece, voglio inoltrarmi in un altro affascinante percorso, quello riguardante il potenziale visivo dei testi scritti. Ed essendo segni, sono leggibili anche come immagini, al di là del significato semantico che possiedono. Se n’erano già accorti i miniatori medievali quando trasformavano il capolettera in una piccola opera d’arte figurativa basandosi sulle forme geometriche delle varie iniziali. Security Check Required. Language Use. La Ricerca n. 10.

Primo Levi