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Adriana Servito

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La Cooperazione europea frena e non rispetta il principio annunciato di "non lasciare indietro nessuno" ROMA - In un contesto difficile per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS), nel quale gli impegni di aumento stabiliti dall’Agenda 2030 sembrano allontanarsi, anche sul fronte europeo l’aiuto pubblico segna il passo.

La Cooperazione europea frena e non rispetta il principio annunciato di "non lasciare indietro nessuno"

Questo emerge dai dati del rapporto Aid Watch, presentato nei giorni scorsi da Concord Europa, la Confederazione che rappresenta 2600 Ong del continente. L’Europa con più i 28 Stati membri costituisce il maggiore donatore a livello mondiale, con quasi 72 miliardi di euro destinati alla Cooperazione internazionale. Per il secondo anno consecutivo, tuttavia, si registra una decrescita: la percentuale di aiuto arretra allo 0,47% del 2017 dallo 0,49% in rapporto all’ RNL (Reddito Nazionale Lordo) che corrisponde ad un meno aduna riduzione pari a 4,4 miliardi di euro.

Quel traguardo dello 0,70% forse nel 2061. Svanisce la logica del "non lasciare indietro nessuno". Scarsi contributi ai Paesi poveri. Insufficiente controllo sul ruolo dei privati. Fame, 820 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza mentre aumenta l'obesità. ROMA - Nel 2018 circa 820 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza, rispetto agli 811 milioni dell'anno precedente: l'aumento è stato registrato per il terzo anno consecutivo.

Fame, 820 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza mentre aumenta l'obesità

Ciò evidenzia la grandezza della sfida di raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile Fame Zero entro il 2030, afferma la una nuova edizione del Rapporto annuale sullo Stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione nel mondo, nel 2019, pubblicato ieri nella sede della FAO a New York. I tempi dei progressi fatti per dimezzare il numero di bambini rachitici e ridurre il numero di quelli con basso peso alla nascita sono troppo lenti, il che - secondo il rapporto - rende ancora più difficile raggiungere gli obiettivi nutrizionali dell'OSS 2. Allo stesso tempo a queste sfide si aggiungono sovrappeso e obesità, che continuano ad aumentare in tutto il mondo, in particolare tra i bambini in età scolare e gli adulti.

L'insicurezza alimentare riguarda più le donne. I ritardi della cescita economica. Disuguaglianze, in un mondo e in un Paese (il nostro) tra lesioni sociali e sfiducia. ROMA - Il dogma del "Non c'è alternativa" ad una società diseguale, non regge più.

Disuguaglianze, in un mondo e in un Paese (il nostro) tra lesioni sociali e sfiducia

Perché tra gli effetti devastanti che ormai produce sono soprattutto quelli della lesione insanabile del legame sociale nelle comunità dove dilaga la sfiducia. Insomma, il mondo in cui viviamo - lo dicono i dati OCSE - è quello in cui il reddito medio del 10% più ricco della popolazione è nove volte più grande di quello del 10% più povero: un divario che è salito di sette volte, rispetto a 25 anni fa. "Non ci sono alibi per stare fermi". Il contrasto alle disuguaglianze, in forte crescita in tutti i Paesi occidentali, "richiede dunque sistematicità, completezza e tempestività nella misurazione dei fenomeni", come si legge nella sintesi del documento finale del Seminario che c'è stato all'Istituto Luigi Sturzo, a Roma, organizzato dal Forum delle Disuguaglianze e Diversità.

La straordinaria concentrazione delle ricchezze. Agenda 2030 – Goal 12: Consumo e produzione responsabili. Consumo e produzione responsabili.

Agenda 2030 – Goal 12: Consumo e produzione responsabili

A che punto siamo? Il Goal 12 dell’Agenda 2030 mira a raggiungere modelli di consumo e produzione responsabili, un obiettivo irrinunciabile per la sopravvivenza del pianeta. Il “sistema Terra”, infatti, non è in grado di sostenere lo sfruttamento indiscriminato delle risorse messo in atto oggi dall’uomo. È necessario ristabilire l’equilibrio tra produzione e consumo, in modo che a ogni primavera il pianeta possa offrire ai suoi abitanti la rinnovata quantità di risorse dell’anno precedente. Ma che cosa si intende esattamente per “consumi e produzioni sostenibili”? “Si tratta di migliorare la qualità della vita, riducendo al minimo l’utilizzo di risorse naturali, di materiali tossici e le emissioni di rifiuti e inquinanti durante il ciclo di vita di prodotti e di servizi, salvaguardando le necessità delle generazioni future”.

In altre parole: “fare meglio e di più con meno”. Ancora molto da cambiare Lo spreco delle risorse. Agenda 2030 - Goal 3: Salute e benessere. Salute e benessere.

Agenda 2030 - Goal 3: Salute e benessere

A che punto siamo? Un calo costante ma disuguale della mortalità Salute e benessere è il terzo goal dell’Agenda 2030, una sfida importante contro le malattie e le condizioni di estremo malessere che mira a garantire in tutto il mondo un medesimo standard di prevenzione, assistenza e cura, annullando l’ingiusto divario tra Paesi ricchi e poveri. Proteggere la salute materna e quella infantile, porre fine alle malattie trasmissibili e al disagio mentale, combattere le conseguenze di fumo e sostanze stupefacenti: l’obiettivo salute è ambizioso ma è imprescindibile per dare all’umanità un futuro stabile, sano e felice.

La salute dell’uomo ha fatto enormi progressi negli ultimi secoli. Aspettativa di vita alla nascita e aspettativa di vita sana, nel periodo 2000-2016 (Fonte: OMS, dati 2018) Andamento del tasso di mortalità infantile al di sotto dei 5 anni (1990-2018)