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AGENDA 2030

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The Worlds Largest Lesson. Esplorazioni straordinarie dell'ordinario. Portare Agenda 2030 in aula: Debate (in CLIL?) su Ridurre le Disuguaglianze. In alcuni precedenti contributi (clicca qui per vederli) abbiamo visto come implementare Agenda2030 in aula.

Portare Agenda 2030 in aula: Debate (in CLIL?) su Ridurre le Disuguaglianze

Oggi vediamo uno degli aspetti più “dibattuti”, vale a dire quello della riduzione delle disuguaglianze (GOAL10, qui un approfondimento), eventualmente da realizzarsi in modalità CLIL . Ecco un breve video introduttivo in inglese che può essere utile: Come poter dunque far divenire questo argomento un tema sentito e affascinante? Una risposta potrebbe essere: metterlo al centro di un Debate. Il Debate è una metodologia didattica che in italiano potremmo rendere con Dibattito Critico. Di seguito un sintetico schema di progettazione dell’attività: Progetto/Prodotto da realizzare: qui non è presente un prodotto materiale, il progetto consiste unicamente nello confronto dialettico tra due gruppi di studenti (e un terzo gruppo che funge da pubblico e/o giudice) Social Media & Sharing Toolkit. Languages India Just A Kid.

Social Media & Sharing Toolkit

Creative Materials. Languages India Creative Materials Download and print Click Here for Goalkeeper Me App.

Creative Materials

Un mondo sostenibile in 100 foto. Design Didattico - Instructional Design & Media Education. Design Didattico - Instructional Design & Media Education. PON su #Agenda #2030 e #Competenze #Digitali Ottime notizie per le scuole che vogliono dedicarsi operativamente a portare in classe i temi di #agenda #2030 e #cambiamento #climatico.

Design Didattico - Instructional Design & Media Education

E’ di questi giorni la pubblicazione di un PON proprio su “Azioni per il potenziamento delle competenze digitali degli studenti”. Finanziamenti fino a 80mila euro. Si legge dal documento: Avviso pubblico per la raccolta di proposte progettuali per soluzioni innovative sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e approcci innovativi di orientamento alle professioni digitali del futuro nell’ambito del PNSD . Possono presentare la propria candidatura le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, anche in rete fra loro. Le istituzioni scolastiche del secondo ciclo possono presentare la propria candidatura, accedendo al SIDI con le credenziali del Dirigente scolastico, tramite l’applicativo “Protocolli in rete”. Link m_pi.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U).0031518.29-10-2019.pdf Conclusioni.

Documenti ufficiali

Video. Agenda 2030 - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030.

Agenda 2030 - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

È un evento storico, sotto diversi punti di vista. Infatti: È stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. “The new agenda is a promise by leaders to all people everywhere. It is an agenda for people, to end poverty in all its forms – an agenda for the planet, our common home” (Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite) Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso un sistema basato su 17 Obiettivi, 169 Target e oltre 240 indicatori.

SDG Academy. Kit SDGs 2018. The World of 100. Agenda 2030. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Verso il 2030. Nessuno è troppo piccolo per cambiare il mondo: Agenda 2030. 2 Aprile 2019 Argomento: In classe, autore: Maria Frigo, Maria Frigo, docente e formatrice.

Nessuno è troppo piccolo per cambiare il mondo: Agenda 2030

Si occupa di educazione interculturale e di apprendimento dell'italiano L2 in contesti migratori. Collabora con il Centro COME di Milano (www.centrocome.it) in iniziative di formazione dei docenti, nella produzione di materiale didattico e nel coordinamento di progetti. Ha operato per molti anni come facilitarice d'apprendimento in progetti di accoglienza e integrazione scolastica di bambini e ragazzi con background migratorio. Attualmente svolge una intensa attività di formazione dei docenti e di supervisione, in particolare riguardo alla redazione di materiali didattici facilitanti. È autrice e co-autrice di testi e materiali didattici multimediali tra i quali A tu per tu (RCS), Nuovo Insieme (La Nuova Italia), Ciao amici!

L’Agenda 2030 spiegata ai bambini – Progetto Ipazia. Che cos’è l’Agenda 2030?

L’Agenda 2030 spiegata ai bambini – Progetto Ipazia

Nel 2015 i Paesi della Terra, riuniti nell’ONU (cioè l’Organizzazione delle Nazioni Unite), hanno dato il via a un piano per realizzare, nell’arco di 15 anni, miglioramenti significativi per la vita del Pianeta Terra e di tutti i suoi abitanti. Questo piano è stato chiamato Agenda 2030, appunto. Siamo tanti oggi, sulla Terra, più di 7 miliardi e mezzo di persone. Ma nel 2030 raggiungeremo molto probabilmente i 9 miliardi. Non tutti gli abitanti del nostro pianeta hanno buone condizioni di vita, anzi sono fortissime le disuguaglianze tra i più ricchi e i più poveri.

Per esempio, più di un miliardo di persone vive in situazione di povertà: poco cibo o di scarsa qualità, abitazioni precarie, servizi insufficienti, una bassa possibilità di prevenire e curare le malattie. Moltissimi sono ancora i bambini che non possono andare a scuola e vengono invece fatti lavorare per aiutare la famiglia.