background preloader

Mariozungrone

Facebook Twitter

Definizioni e Riflessioni Preliminari

Esempi Didattici Concreti. Bambini che imparano a programmare: A che scopo fare coding a scuola? L’obiettiva marginalità rispetto al mondo della scuola in cui furono relegate le esperienze Logo cui si riferisce un altro post non sembra tanto dovuta, come qualcuno sostiene, al prorompere sulla scena di concorrenti tecnologie per la didattica (ipertesti, multimedialità, utilizzo di Internet) legate a nuove interfacce, nuovi sistemi operativi e nuova “usabilità” del digitale, che avrebbero reso il Logo vecchio e “superato”.

Intendiamoci: può certamente essere superata una certa versione di un software, ma raramente lo sono scopo e gli obiettivi (educativi nel nostro caso) per cui sono stati realizzati. È un po’ come se decidessimo che scrivere al computer ha meno valore comunicativo perché la versione del word processor che utilizziamo è piuttosto datata. Ancora una volta entra in gioco la gran confusione concettuale tra strumenti, oggetti di studio, e obiettivi educativi. Basta aprire un libro di testo della primaria alla voce “Tecnologia” o "Informatica" per rendersene conto. Coding e pensiero computazionale nella scuola primaria. Coding e pensiero computazionale: cosa significano questi due termini, come stanno cambiando i metodi di insegnamento e di apprendimento a partire dalla scuola primaria e dell’infanzia e perché ne sentiremo parlare sempre più di frequente?

Proviamo a dare qualche risposta. Coding e pensiero computazionale: significato Coding è un termine inglese al quale corrisponde in italiano la parola programmazione. Parliamo di programmazione informatica ovviamente ma non nel senso più tradizionale dell’espressione. Il coding a scuola è una scoperta – se così possiamo definirla – recente. Parliamo di un approccio che mette la programmazione al centro di un percorso dove l’apprendimento, già a partire dai primi anni di vita, percorre strade nuove ed è al centro di un progetto più ampio che abbatte le barriere dell’informatica e stimola un approccio votato alla risoluzione dei problemi.

Coding e pensiero computazionale nella scuola primaria: ora c’è da divertirsi Piattaforma EMMA. Come insegnare il pensiero computazionale senza programmi complicati. Faccio una piccola premessa. Vorrei esprimere a tutti voi la mia personale interpretazione relativamente all’insegnamento del Pensiero Computazionale introdotto nella legge detta “la buona scuola”, che dal punto di vista dei contenuti didattici, ritengo “una buona legge”. Premetto che per più di venti anni, oltre ad insegnare elettronica ed informatica negli Istituti Superiori, ho praticato la professione di ingegnere nel campo dell’automazione industriale e la robotica occupandomi in particolare di software. Ho sviluppato sia applicazioni per PC, PLC, sistemi SCADA, e MOTION SYSTEMS sviluppando software per impianti industriali, macchine di vario tipo e robot industriali. E’ stato bello e ritengo utile, anche alla mia professione di insegnante perché ho potuto riportare l’esperienza esterna nella scuola e quindi ai miei alunni.

Una inversione di paradigma Il pensiero computazionale non è corretto scrivere direttamente il codice senza una serie documentata di passaggi fatti a monte. Lavoriamo con Scratch. Scratch: strumento di programmazione a blocchi. Programmazione per bambini: come iniziare con Scratch Junior. Bee Bot, l'ape robot per la robotica nella scuola primaria.

Bee Bot, prodotto da TTS, è un robot pensato per la robotica nella scuola primaria e dell’infanzia. È un’ape robot che può essere utilizzata dai bambini, già nella scuola materna. La robotica educativa è un approccio nuovo all’insegnamento, sempre più diffuso nelle scuole italiane. Si serve dei robot per migliorare l’apprendimento nei bambini e ragazzi. Per approfondire l’argomento puoi leggere: Robotica educativa, cos’è Robotica educativa, come costruire un robot in classe Robotica per bambini: cos’è e perché sta diventando importante Bee Bot, la scuola di robotica per i più piccoli Bee Bot è un robot per bambini ma non è un giocattolo. Bee Bot è un robot programmabile da pavimento, grazie al quale i più piccoli, possono avvicinarsi al mondo della robotica, imparare a contare, sviluppare la logica, apprendere le basi dei linguaggi di programmazione.

Lo sai che Bee Bot ha un gemello robot che si chiama Blue Bot? Bee Bot, come funziona Il guscio di Bee Bot è in plastica resistente. Bee-Bot: a class introduction. Coding scuola primaria: ci pensa Cubetto, robot di legno. Coding e scuola primaria: imparare giocando già dai primi anni di vita. Imparare giocando facendo coding, ovvero una serie di attività per comprendere le basi della programmazione già nella scuola primaria, con una serie di strumenti pensati per un utilizzo semplice e intuitivo. Di coding a scuola e di robotica educativa e degli strumenti per insegnare la programmazione abbiamo parlato più volte in questo blog (e a seguire trovate anche i link a questi articoli).

Vedremo adesso come funziona uno di questi strumenti, Cubetto, un robot di legno, pensato per essere utilizzato non solo nella scuola elementare ma addirittura anche in quella dell’infanzia. Coding scuola primaria, imparare divertendosi Il coding nella scuola primaria educa i più piccoli al pensiero computazionale attraverso un approccio ludico e creativo. Apparentemente è solo un gioco – e tale deve sembrare ai bambini per non correre il rischio di annoiarli – ma in realtà favorisce il loro sviluppo cognitivo. Robotica educativa, come costruire un robot a scuola.

Robotica educativa (o robotica pedagogica, come la chiama qualcuno): ovvero come costruire un robot a scuola, programmare un robot o imparare a utilizzarlo già da bambini. Ma non solo. Robotica educativa significa anche apprendere qualcosa – la scienza, la matematica, la logica – con un metodo diverso da quelli tradizionali, grazie a macchine intelligenti. Un metodo di insegnamento e di apprendimento che ha cominciato a diffondersi nelle scuole italiane una quindicina di anni fa grazie a un gruppo di docenti-pionieri che hanno colto l’importanza di unire gioco e insegnamento, gioco e formazione.

Robotica educativa, come costruire un robot giocando Il gioco come motore della curiosità e della scoperta per coinvolgere una serie di abilità diverse e suscitare nei bambini e nei ragazzi interesse. Robotica educativa: Nao robot, programmare robot Gioco e apprendimento: è il principio che muove i progettisti di Nao Robot, l’umanoide che ha già debuttato nelle classi di diversi Paesi. Bee Bot. Hands on coding for ages 3 and up. Meet Cubetto! LEGO Education WeDo 2.0 - Make science come to life.

Blue-Bot™ Bluetooth® Floor Robot. Drawing a square with a Pro-Bot. What is Sphero SPRK Edition? Coding a scuola, oltre le etichette. Di Andrea Patassini Uno dei vantaggi offerti da iniziative come quella de L’ora del codice, che si è conclusa qualche settimana fa, è la possibilità di portare tematiche (solitamente) nuove per la scuola. Per molti studenti e insegnanti rappresenta l’occasione di avvicinarsi a pratiche come quelle del coding. La possibilità di aprire le porte delle aule scolastiche a percorsi di apprendimento differenti credo sia un dato sul quale provare a costruire nuovi approcci alla didattica.

La matrice tecnologica, sulla quale le attenzioni solitamente si concentrano soprattutto nella descrizione delle attività di coding a scuola, possiede certamente un suo valore. Non ci trovo niente di male nella semplificazione di concetti complessi attraverso l’uso di “etichette”. Proprio su questo aspetto Mitchel Resnick, direttore del Lifelong Kindergarten del MIT e a capo del gruppo di ideatori e sviluppatori di Scratch, tempo fa ha pubblicato un interessante post. Mi piace: Mi piace Caricamento... Generatore 1,2,3 la tua Webquest - Aula Siglo XXI. Il progetto - ProgrammaIlFuturo.it. Descrizione del progetto Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha avviato questa iniziativa (che fa parte del programma #labuonascuola) con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica.

Leggi la circolare MIUR del 2015 (quella del 2014 la ritrovi qui ). Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA che ha visto nel 2013 la partecipazione di circa 40 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia sarà uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding ), usando strumenti di facile utilizzo e che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer. Seguici su Twitter, su Facebook, e su YouTube. È disponibile una descrizione aggiornata del progetto.

Torna sopra. Computational Thinking Wing06 ct 030816. Come nascono le buone idee? Cambiare i paradigmi dell'educazione. Impariamo il linguaggio delle cose. Il pensiero computazionale in pratica.