Comunicazione efficace: 10 punti e una dedica alla ministra. Questo articolo prova a dire come funziona la comunicazione efficace.
In effetti, i recenti scivoloni ministeriali sul Fertility Day (qui la prima puntata. Qui la seconda) potrebbero trasformarsi in un’occasione per ragionare di comunicazione, e in particolare di comunicazione pubblica. Se non altro, si è cominciato a parlarne. Ma sarebbe meglio parlarne a ragion veduta. Provo a dare il mio contributo. 1) CHE COS’È “COMUNICARE”. 2) COMUNICARE È NECESSARIO. 3) NOTORIETÀ E GRADIMENTO: DUE COSE DIVERSE. 4) COMUNICARE, MA BENE. 5) L’ARTE DI PERSUADERE. 6) LA COSA GIUSTA, DETTA NEL MODO GIUSTO. 7) COSTI E RISULTATI. 8) IL RUOLO DEL COMMITTENTE. 9) CRITERI DI QUALITÀ.
Paradosso della visibilità: come i media premiano chi deplorano. Con un paradosso delle visibilità stiamo facendo i conti tutti noi, di questi tempi.
Succede infatti che sia i media classici, sia i social media conferiscano una gigantesca visibilità a persone, fatti, organizzazioni deplorevoli. Anzi: più le persone sono orribili e i fatti sono atroci e spaventosi, più ampiamente vengono ripresi, rappresentati, raccontati, commentati, in un turbine tossico e senza fine. Impaginare le notizie in un mondo scompaginato - Nuovo e Utile. Questo articolo parla di notizie e del perché c’è bisogno di impaginare le notizie.
E parla del rapporto che col mondo abbiamo tutti noi. Ne parla perché poche volte come in queste ultime settimane il mondo mi è apparso scompaginato, e ancor più scompaginata mi sembra l’immagine del mondo trasmessa dai mass media. Sindrome dell'impostore: lo strano timore delle persone capaci. Di sindrome dell’impostore soffrono, in genere, quelli che impostori non sono.
Curioso, no? Ecco di che si tratta: sindrome dell’impostore è un modo informale e non tecnico per definire la strana condizione mentale di chi, avendo ottenuto ampi e ripetuti riconoscimenti del proprio valore e una (meritata) dose di successo, di quel successo si sente indegno o immeritevole, e continua a sentirsi così nonostante ogni oggettiva evidenza contraria. Mi colpisce a questo proposito il breve articolo uscito su Le Scienze: la storia di una studentessa di matematica che, dopo un esame eccellente, riceve la proposta di scrivere una tesi di dottorato.
Idee in un minuto - CHE COS'È LA CREATIVITÀ. Nuovoeutile. Idee 70: cogliere l'attimo. Cinque progetti visionari. L’etimologia della parola “visione” è interessante.
Leggete qui: dal latino visio derivazione di visus, participio passato di videre che significa “vedere”. La radice del latino videor è id, e la si ritrova anche in greco antico nel verbo “οιδα”(oida), (anticamente ϝοιδα, da leggere “voida”) che significa sapere (“οιδα” è una forma verbale coniugata al perfetto e quindi esprime la conseguenza dell’azione del vedere, in poche parole: io so perché ho visto).
Tutto questo potrebbe suggerirvi che il vedere (con gli occhi, l’organo della vista) e l’avere visioni (con lo sguardo della mente) siano, entrambi, modi per sapere, o per conquistare la conoscenza. Magari, realizzando immagini e progetti visionari. Quattro cose da chiedersi prima di cominciare un lavoro creativo. Cominciare a fare qualsiasi cosa (anche a mettere ordine negli armadi, a organizzare un viaggio o a fare i compiti) chiede un di più di fatica: se non altro, quella di prendere la decisione che conviene darsi da fare.
Ma un compito creativo comprende una dose di incertezza che altre attività non hanno e c’è bisogno di qualche cautela ulteriore. Questo articolo è simmetrico a quello in cui, qualche tempo fa, ho raccolto alcuni suggerimenti utili a concludere bene un lavoro creativo. Cinque cose da fare per rifinire un lavoro creativo. Per quanto un lavoro sia lungo e complicato, a un certo punto succede che lo finite e lo potete consegnare, no?
La risposta è “sì, l’avete finito ma no, non è ancora esattamente il momento di consegnarlo”. Tenetevi un po’ di tempo per un’ultima revisione: rifinire un lavoro può fare la differenza tra “così così” ed “eccellente”. E poi: neofiti e dilettanti a volte vengono considerati tali non perché i loro lavori siano meno buoni, ma semplicemente perché sono meno compiuti.
Metodo 20: le quattro capacità creative fondamentali. 5 consigli sulla scrittura e 5 rimedi per chi non li segue. Un consiglio non si nega mai e permette anche, a chi lo dà, di pavoneggiarsi un po’.
Dunque, ecco cinque buoni (giuro! Sono buoni davvero) consigli sulla scrittura. Ricordare per creare: il fenomenale ruolo della memoria. Prima di continuare a leggere questo articolo provate a fare un brevissimo esercizio mentale (ci vogliono pochi secondi): immaginate che la vostra mente sia un luogo in cui potete entrare e muovervi.
Immaginate di arrivare proprio là dove c’è la parte che chiamate “memoria”. Poi, guardate bene com’è fatta questa parte. Bene: a che cosa somiglia quello che avete visto? È come una biblioteca? Come usare al meglio le proprie idee - Annamaria Testa. Scartare idee è una buona idea - Annamaria Testa. “The first draft of anything is shit”, scriveva Ernest Hemingway nella sua maniera ruvida e diretta.
“Almeno all’inizio, tutti i nostri film fanno schifo”, afferma Ed Catmull a proposito dei meravigliosi prodotti della Pixar. È proprio così: ogni prima bozza (idea, documento, testo, progetto) somiglia alla piena realizzazione delle sue potenzialità come un bruco schifosetto somiglia a una farfalla. Ma non solo: molte prime idee, se non la maggior parte, non hanno alcuna possibilità di trasformarsi in qualcosa di utile o interessante. Come ha scritto Henri Poincaré, “inventare consiste proprio nel non realizzare le combinazioni inutili e nel realizzare unicamente quelle utili, che sono un’esigua minoranza. Inventare è discernere, è scegliere”. Produzione e manutenzione delle idee:cose da non fare. Tra oriente e occidente: 16 video virali, emozionali, valoriali. Fotografia. Il ritratto, l'anima e lo sguardo - Nuovo e utile.
Idee.