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Teoria

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The Difference Between Technology Use And Technology Integration. Bring TeachThought Professional Development To Your School! The Difference Between Technology Use And Technology Integration by TeachThought Staff Using technology for learning makes sense. Technology creates access, transparency, and opportunity. Any smartphone or tablet is media incarnate–video, animation, eBooks, essays, blog posts, messages, music, games. But there is a difference, claims this graphic from teachbytes, between using technology and integrating it deeply into the learning experiences of students. This is not a new idea, but what makes this graphic useful is the indicators offered that clarify Dos and Don’ts–kind of like an educator’s Goofus and Gallant.

Goofus gives iPad to students so that they can Google topics for a “research paper.” Gallant helps students design their own open-ended and collaborative learning experiences, and uses apps like Behance or Storehouse to share them with the world. Technology usage is random, arbitrary, and often an afterthought. Webinar CKBG - Apprendimento collaborativo con e senza pc!

Notizie per i ragazzi: più social network che televisione e quasi nessun giornale di carta. Secondo una ricerca del Reuters Institute for the study of Journalism condotta in 26 paesi compresa l’Italia i ragazzi tra i 18 e i 24 anni dichiarano che la loro prima fonte di notizie di attualità si trova nei social network, la televisione è meno importante e i giornali di carta sono quasi assenti. Quest’ultimo dato peraltro è vero anche per la fascia di età tra i 25 e i 34 anni. In generale internet ha superato la televisione in tutte le fasce di età inferiori ai 45 anni. L’Italia assomiglia agli altri paesi anche se presenta alcune forme di arretratezza. Come il fatto che la televisione è ancora più alta dell’internet. In compenso, nella classifica dei paesi che pagano le news online l’Italia è quarta dopo Norvegia, Polonia e Svezia. Stupisce che la Stampa risulti un poco più avanti del Corriere come primo giornale.

Ecco comunque il rapporto completo, tutto da studiare. La scuola aumentata: l'apprendimento digitale e i nuovi scenari della formazione. Studenti, tecnologia ed evoluzione dell’apprendimento: una riflessione sull’importanza della Rete e dei suoi ambienti virtuali sulla conoscenza tradizionale Oggi i giovani vivono sempre meno la “strada” intesa come esperienza sociale condivisa: la piazzetta, il cortile, il muretto sono sostituiti dagli ambienti social, dagli instant messaging, dai gruppi d’aggregazione online.

Quando si esce, sui mezzi pubblici ci si siede vicini, ma ciascun è praticamente isolato, immerso nel suo mondo digitale. Anche le esperienze di vita virtuale costantemente si affiancano a quelle di vita reale senza soluzione di continuità e non senza conseguenze problematiche (Zigmund Bauman, Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale, 2014). D’altra parte la nostra vita quotidiana è ormai impensabile senza media digitali: telefoni cellulari, tablet e computer servono per giocare, informarsi, comunicare, creare reti di contatto via Internet. “Pensare? Perché pensare! Una connettività migliorabile. Umberto Eco: Caro nipote, studia a memoria.

Caro nipotino mio, non vorrei che questa lettera natalizia suonasse troppo deamicisiana, ed esibisse consigli circa l’amore per i nostri simili, per la patria, per il mondo, e cose del genere. Non vi daresti ascolto e, al momento di metterla in pratica (tu adulto e io trapassato) il sistema di valori sarà così cambiato che probabilmente le mie raccomandazioni risulterebbero datate. Quindi vorrei soffermarmi su una sola raccomandazione, che sarai in grado di mettere in pratica anche ora, mentre navighi sul tuo iPad, né commetterò l’errore di sconsigliartelo, non tanto perché sembrerei un nonno barbogio ma perché lo faccio anch’io.

Al massimo posso raccomandarti, se per caso capiti sulle centinaia di siti porno che mostrano il rapporto tra due esseri umani, o tra un essere umano e un animale, in mille modi, cerca di non credere che il sesso sia quello, tra l’altro abbastanza monotono, perché si tratta di una messa in scena per costringerti a non uscire di casa e guardare le vere ragazze. Infografica su studenti, computer e apprendimento - Fuoriaula. Antonio Fini: come introdurre le tecnologie digitali nella scuola? - Videoconferenza, Convegno Società italiana e-Learning - 2013. 18) Maria Ranieri. Imparare a imparare, Didattica Metacognitiva di Claudia Valentini per PavoneRisorse. Dal 1976, quando Flavell coniò il termine metacognizione in seno ai suoi studi sulle abilità cognitive e metamemoria, la didattica metacognitiva è stata teorizzata e sperimentata da numerosi studiosi, fra i quali spicca la scuola italiana di Cornoldi.

La didattica metacognitiva è divenuta un'area di efficace intervento nella pratica educativa poiché investe il nucleo di senso-prospettiva dell'intero processo di insegnamento/apprendimento ed agisce sulla natura dei percorsi evolutivi di ogni persona. L'insegnante che opera in armonia con le teorie metacognitive favorisce gli allievi nell'impegno di imparare ad imparare: in questo panorama la didattica metacognitiva assume in un significato paradigmatico, è un campo di intervento affascinante e nel contempo impegnativo. Spesso il campo d'azione della didattica metacognitiva viene a stemperarsi con quello della didattica mirata allo sviluppo di abilità più specificamente cognitive. Metodologie didattiche: un'introduzione. Elfmagazine-Issue 01. Come imparare le tecnologie per imparare con le tecnologie? Scheda dell'articolo e Motivi di Interesse # Titolo: The six key skills of learning curation # Autore: Carole Bower # Sito: Lumesse Learning # Data Pubblicazione: 18/05/2015 # Argomento: Il curatore dell'apprendimento trova, comprende e contestualizza contenuti web di rilievo e li presenta agli studenti in modo che divenga più semplice per loro comprenderli e navigarli. # Interesse: Il principale motivo di interesse è il tentativo di definire un approccio all'apprendimento basato sulla content curation o cura dei contenuti.

Le premesse di questa strategia sono: 1. 2. 3. per superare tale fenomeno si possono utilizzare le procedure della cura dei contenuti 4. 5. Segue il testo tradotto in italiano (chiedo perdono a chi conosce davvero l'inglese) La "curation" rappresenta la nuova mentalità che i professionisti dell'apprendimento e dello sviluppo devono padroneggiare. I Curatori Apprendimento devono: # filtrare # valutare # sintetizzare # offrire, condividere # segnalare (cartello, segnale) Sbagliato. Novantacinquetesi. Estensioni Google Drive. Digital Skills Framework | All Aboard.

Animatori Digitali e Competenze: un matrimonio possibile! | Design Didattico. Da quando è stata istituita la figura dell’Animatore Digitale (AD) si è fatto un gran parlare di problemi legati al compenso, di possibili conflitti con altre figure di funzioni strumentali e soprattutto si soluzioni legate al software o all’hardware da implementare nella propria scuola. A mio avviso questo è un modo completamente sbagliato di intendere la figura dell’AD. Se da un lato è vero che il miur ha coniato un nome forse poco felice (altrove ho parlato, ad esempio, di Animatore Didattico), è d’altro canto innegabile che ridurre questa figura ad un mero esecutore di scelte tecniche rischia di far naufragare un ruolo che potrà essere senza dubbio decisivo nel prossimo triennio. Chiarito questo vediamo quali strade potrebbero intraprendere quegli AD che volessero riportare il dibattito sul percorso delle pedagogie e non delle tecnologie. Una indicazione potrebbe essere quella dell’insegnamento per competenze.

A questo punto la domanda è: come attuarli? Emiliano Onori. Progettare per competenze. Learning Theory | Richard Millwood. I have been working for the HoTEL EU Support Action recently at Brunel University and I was asked to produced a report on learning theories – a struggle, since there seem to be so many ‘isms’ and often I come across what seems to be the same theory, but from a different disciplinary or professional context.

So, this A3 poster of Learning Theory was central to the outcome and I would welcome feedback, especially since I will use it as part of my theoretical and conceptual framework for my PhD by Retrospective Practice. There is also the interactive CmapTools version with clickable links to Wikipedia and InfEd. Here is an extract from the report: “Learning theory has been a contested scientific field for most of its history, with conflicting contributions from many scientific disciplines, practice and policy positions.