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BUFALE

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The Free Scam, Spam or Trust Website Analyzer Tool. Fare ricerche in rete: 10 dritte per riuscirci. Giusto per fare un esempio: a fine 1999, cercando la parola creatività con Virgilio (Google era appena nato e non era ancora così conosciuto) si trovavano 319 risultati.

Fare ricerche in rete: 10 dritte per riuscirci

Nel 2004, cercando creatività con Google se ne trovavano oltre 604.000 (nel caso vi chiedeste come faccio a saperlo: ho conservato i dati). Oggi chi cerca creatività con Google trova 11.400.000 risultati. Se invece si cerca con Google creativity si trovano 209 milioni di risultati. How to Evaluate Web Resources. Stiamo crescendo una generazione di “ignoranti digitali”? - ilSole24ORE. Non distinguono una notizia da una pubblicità online, non considerano minimamente l’attendibilità delle fonti delle notizie su Internet, sono facilmente ingannabili dai messaggi postati sui Social Network.

Stiamo crescendo una generazione di “ignoranti digitali”? - ilSole24ORE

No, non parlo dei nostri anziani genitori o dei nostri nonni, che in fondo un po’ sarebbero giustificati dalla poca dimestichezza col mezzo. Mi riferisco, drammaticamente, ai “nativi digitali”, quelli nati col tablet in mano e che ora vanno all’università o alle scuole superiori. Gli autori di una ricerca della Stanford University, condotta su 7.804 studenti in 12 Stati tra il gennaio 2015 e giugno 2016, la più ampia mai realizzata, sintetizzano in una parola l’abilità dei giovani di ragionare sull’attendibilità delle informazioni trovate su Internet: agghiacciante. Nella ricerca, per esempio, si legge che oltre l’80% degli studenti di scuola media non distingue su un sito Internet tra una pubblicità segnalata come tale e una notizia.

Furbizia online: un test di affidabilità di siti web in 6 punti. Fate circolare!

Furbizia online: un test di affidabilità di siti web in 6 punti

Quello che non vi vogliono far sapere! Il grande segreto della multinazionale! Li conosciamo questi link che rimbalzano sui social, vero? E lo sappiamo, che la maggior parte sono “clickbaits”, vero? Che sono esche per farvi cliccare sulla notizia, e con il vostro semplice click regalare bei soldoni fumanti a chi gestisce il sito? StopClickBait, 6 ore di Internet e solo 4 minuti di contenuto vero, il resto è spazzatura - Wired. The Free Scam, Spam or Trust Website Analyzer Tool. Furbizia online: un test di affidabilità di siti web in 6 punti. How to Evaluate Web Resources.

Stiamo crescendo una generazione di “ignoranti digitali”? - ilSole24ORE. Bufale un tanto al chilo. C’è un confine molto leggero nel giornalismo, un confine che però fa una differenza immensa una volta varcato, stiamo parlando di quella linea rossa che distingue tra chi informa e chi manipola l’informazione, anche quando la manipolazione è sottile, come nel caso di cui andremo a parlare.

Bufale un tanto al chilo

La notizia è tragica: La potete trovare su Leggo (con quell’errore su torcendogli) ma l’hanno riportata in tanti, era sul Sun e sul Daily Mail, sappiamo bene che ad Ansa e ADNKronos piacciono moltissimo queste fonti. Prima di andare avanti premetto che la notizia della morte del bimbo è tragica e reale. Il ventenne difatti è stato condannato. Smentire le bufale è inutile? Caitlin Dewey è una giornalista del Washington Post che da più di un anno cura la rubrica settimanale “What was fake this week” (“cosa era falso questa settimana”) in cui spiega le più diffuse e interessanti bufale di quei giorni.

Smentire le bufale è inutile?

Ogni settimana Dewey prende una bufala, una bugia, una notizia non vera spacciata per vera e fa quello che si definisce debunking: smonta, smentisce e smaschera la bugia, dicendo come stanno in realtà le cose e come quella bugia è nata e cresciuta, soprattutto grazie a chi la condivide sui social network. Questa settimana Dewey non ha fatto nessun debunking e ha usato la sua rubrica per parlare di Debunking in a World of Tribes (“fare debunking in un mondo fatto di tribù”), uno studio accademico che spiega che il debunking serve in realtà a poco. Solitamente questo spazio è dedicato a smentire le bugie, le bufale e le teorie del complotto che giorno dopo giorno girano su internet. Questa settimana non posso farlo. Ha ancora senso smascherare le bufale? - Galileo. Una recente ricerca ha messo in dubbio l’efficacia del debunking, ossia l’attività di smentire bufale e teorie del complotto.

Ha ancora senso smascherare le bufale? - Galileo

Il debunker Paolo Attivissimo ci spiega perché non è d’accordo Smascherare le bufale è inutile? Secondo Walter Quattrociocchi, direttore del laboratorio di scienze computazionali presso l’Istituto Alti Studi di Lucca, la risposta è sì. Come «forare la bolla» delle bufale sul web. La disinformazione sul web può anche essere colpa di un algoritmo.

Come «forare la bolla» delle bufale sul web

Come è noto viviamo in un’epoca in cui l’eccesso ha sostituito la scarsità di informazione. I grandi quotidiani affrontano una durissima crisi e sono alla ricerca costante di strategie in grado di rilanciarne il ruolo.