Cos'è l'ignoranza elaborativa?
Sei a Catania. Ti ci trovi per la prima volta. Dov’è il bancomat più vicino? Dov’è la farmacia notturna? Qual è il cocktail bar migliore della città?
Imparare ad imparare: equipaggiati per il futuro - Didattica e apprendimento
Il 24 febbraio 2017, presso l’Auditorium del Massimo di Roma, si aprirà il III convegno internazionale sulla flipped classroom organizzato dall’associazione Flipnet. Da diversi anni i docenti che fanno capo all’associazione si occupano di divulgare e formare professionisti della scuola sui temi inerenti la didattica attiva e la classe capovolta. Ma cos’è la flipped class? La flipped class, ovvero la classe capovolta, è un approccio metodologico dove il tempo scuola è riorganizzato con lo spostamento, o meglio l’anticipazione, della lezione (che viene fruita dagli studenti attraverso la visione di video-lezioni predisposte e personalizzate dal docente) al pomeriggio mentre la mattina, nella classe di appartenenza, gli studenti svolgono attività collaborative dove questi ultimi sono messi nelle condizioni di esercitarsi su quanto appreso e trasformare le conoscenze ed abilità in competenze. La struttura del convegno
Digital World- Filter Bubble
Digital World, il nuovo programma di Rai Cultura di indagine e riflessione sui cambiamenti legati alle tecnologie digitali. In dodici puntate, Matteo Bordone approfondisce vari temi, puntando l’attenzione sulle principali novità tecnologiche e le ricadute che queste hanno nei diversi settori, dall’informazione alla scuola, dalla società alla finanza, dall’ambiente alla salute. Il titolo della terza puntata è "Filter Buble". Un mondo disegnato intorno a noi, esattamente tarato sui nostri gusti: è quello della “bolla” creata dagli algoritmi che censiscono telematicamente le nostre preferenze, i nostri spostamenti, le nostre scelte. Matteo Bordone, in un viaggio a più tappe, ci spiega cos’è e come agisce la cosiddetta “Filter Bubble”. Tags
Blue Whale, vi spiego perché è una bufala – Famigliapuntozero
DI ANDREA ANGIOLINO Nelle ultime settimane, l’informazione italiana è in subbuglio e diffonde un terribile allarme, terrorizzando genitori ed educatori. Un fantomatico gioco russo che nessuno ha mai visto e che si diffonderebbe sui social: il Blue Whale. Un “tutor” imporrebbe ai giocatori cinquanta prove inviandole una per volta, una al giorno, ai malcapitati che hanno aderito al gioco.
Thron, il sito che cambia a seconda di chi lo guarda
Una tecnologia italiana permette di personalizzare siti, app e newsletter per renderli più adatti a chi li sta consultando Pubblicato Non un sito, ma tanti siti quante sono le persone che lo guardano. Siti in grado di adeguarsi, in tempo reale, agli interessi di ciascun utente, in modo da offrire a ognuno il contenuto più adatto e in linea con le sue aspettative. Nell’era della comunicazione personalizzata, la tecnologia tutta italiana del Predictive Content Recommendation, ideato e sviluppato dalla padovana Thron, appare come una vera e propria rivoluzione. Il concetto è molto semplice: perché un’azienda di scarpe deve far vedere lo stesso modello a tutte le persone che visitano il sito (o ricevono la newsletter)?
La ricerca delle informazioni nel Web. Una semplice capacità
Video interessante, ma… Nel mio navigare nel Web ho trovato questo interessante video, che illustra la modalità di ricerca delle informazioni nel Web. Sicuramente la risorsa potrà essere utile per chi intende affrontare uno dei contenuti dell’esame Ecdl o Eipass, relativo alla gestione di Internet e della posta elettronica. Indubbiamente la procedura risulta efficace e accettabile se le informazioni riguardano contenuti strettamente scolastici. Il discorso cambia per eventi o fatti recenti. Ma andiamo con ordine.
Come nasce la filter bubble che ci rende sudditi
Fake news, post-verità e filter bubble: per larga parte degli addetti ai lavori, sono questi i tre nemici giurati della nostra epoca digitale. La causa andrebbe cercata nei social network, gli strumenti che generano questi fenomeni e sono responsabili in particolare della bolla di filtraggio: una gabbia rassicurante all’interno della quale, grazie all’intervento degli algoritmi, vediamo solo contenuti che confermano quelle che già sono le nostre credenze. Lungi dal mantenere la promessa originaria del web, ovvero offrire agli utenti un’informazione libera e diversificata, Facebook e compagnia non farebbero che mostrarci quello che vogliamo vedere, tenendoci ben al riparo da informazioni che potrebbero incrinare le nostre certezze e rendere la nostra esperienza sui social media meno confortevole. Ma è proprio così?
Information Literacy. Un Manifesto
Il 7 marzo 2018 ho avuto l’opportunità di presentare a Genova, di fronte a una platea attenta e nei bellissimi locali della Biblioteca Universitaria, il Manifesto per L’information Literacy. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione italiana Biblioteche. Qui le slide.
Quant'è grande Internet? Ecco qualche numero
Qual è la dimensione del web? Per darvi un'idea, ogni secondo nel mondo vengono pubblicati circa 6.000 tweet, vengono fatte oltre 40.000 ricerche con il motore di Google, sono spediti più di 2 milioni di messaggi di posta elettronica. Numeri sfornati da Internet Live Stats, il sito di Real Time Statistics Project. Le statistiche si arricchiscono con altri dati di grande importanza, come per esempio il fatto che a partire da settembre 2014 sono online 1 miliardo di siti web, e il numero che oscilla di minuto in minuto con alcune pagine che chiudono e altre che aprono.