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Riforma digitale della Pubblica Amministrazione

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Come cambia il Codice dell'amministrazione digitale con la versione sei. Oggi è uscito dal Consiglio dei Ministri il CAD numero sei: l’atteso correttivo al Codice dell’amministrazione digitale. QUI IL TESTO COMPLETO, che comunque ora fa un giro di pareri per poi approdare di nuovo, fra 90 giorni, al consiglio dei ministri per l’approvazione finale. Facciamo i primi commenti sul testo, per evidenziarne le novità rispetto a quanto finora noto.

Il testo è come al solito sviluppato con la cosiddetta tecnica della novella, quindi non è di facile lettura. Ma ci abbiamo provato cercando di trovare le principali modifiche che sono riportate di seguito. Partendo dalle nuove definizioni l-bis) formato aperto: un formato di dati reso pubblico, documentato esaustivamente e neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari per la fruizione dei dati stessi; La definizione di domicilio digitale è molto più sintetica: Il comma 1-ter viene corretto ma rimane come definizione: 1-ter. Viene ampliato l’ambito di applicazione nell’articolo 2, comma 2: 6-bis. 1-bis. 1-ter. 1-bis.

AgID | Agenzia per l'Italia Digitale. Data & Analytics Framework | Trasformazione Digitale. Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti. Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie. Privacy policy Menu di navigazione Menu di navigazione del network Data & Analytics Framework Il Data & Analytics Framework (DAF) è tra le attività principali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico nazionale, con l’obiettivo di sviluppare e semplificare l’interoperabilità dei dati pubblici tra PA, standardizzare e promuovere la diffusione degli open data, ottimizzare i processi di analisi dati e generazione di sapere. Il DAF consentirà la promozione di iniziative di ricerca scientifica su tematiche di interesse specifico per la PA, favorendo la collaborazione con Università ed enti di ricerca.

Per approfondire Per confrontarti Le azioni amministrazioni centrali amministrazioni territoriali 61 Definizione e realizzazione del piano di sviluppo della fase di sperimentazione del Data & Analytics Framework Tempi: entro dicembre 2017 Attori: Descrizione: Ontologia della PA, basta esperti: una soluzione "semplice" in 5 passi.

Ogni volta che scrivo o parlo di ontologie, l’obiezione che sento più spesso è sempre la stessa: è un argomento complesso, va semplificato e sintetizzato. L’esemplificazione da cui parto per introdurre le ontologie, è la lingua, scritta o parlata. Immaginiamo di avere un “manuale” che descriva ogni materia di cui parliamo, una sorta di enciclopedia suddivisa per materie. Supponiamo da qui in poi di voler descrivere la materia “pubblica amministrazione”, perché è quella che mi ha permesso, insieme alla materia “automotive”, di sperimentare l’uso delle ontologie. Immaginiamo di avere un manuale della pubblica amministrazione in italiano. Immaginiamo che tale manuale sia un corposo ipertesto, dove cioè ogni singola parola o quasi sia linkabile, ovvero cliccando su di essa si possa approfondire il contenuto e il significato della parola stessa. – un dettaglio costituito da dati e processi, possibilmente informatizzati, e doverosamente provvisti di metadati.

Developers Italia. Strategia per la crescita digitale 2014-2020 — Strategia per la crescita digitale 2014-2020 1.0 documentazione. Piano triennale per l'informatica nella PA: contenuti e obiettivi | Agenda Digitale. Il modello strategico presentato nel piano triennale per l’informatica nella PA 2017-2019 è coerente con quanto già presentato in passato da AgID, che anzi diviene più completo e robusto. Molto positiva la trattazione di alcuni temi chiave, come la gestione delle infrastrutture (Datacenter e cloud, di cui tanto si è dibattuto anche in ottica di razionalizzazione), la gestione delle basi di dati e gli open data.

Apprezzabile anche il tema API, che viene ripreso sia nel modello di interoperabilità che nel modello di gestione e analisi dei dati e sottolinea la volontà di puntare sull’apertura di dati e servizi anche ad applicazioni terze. Maggiore chiarezza anche in tema di governance, che era da sempre uno dei punti deboli riscontrati anche nelle precedenti ricerche dell’Osservatorio. L’unico dubbio che sorge riguarda le scadenze, molto serrate e vicine alla pubblicazione del Piano. Ci auguriamo che possano essere rispettate per non generare ulteriori ritardi. I contenuti del piano Sicurezza. Una PA senza carta è possibile: Campi Bisenzio dà l’esempio | Agenda Digitale. “Copiare” è il contrario di “creare”. Vero. Però se gli esseri umani non sapessero imitare e ripetere nemmeno potrebbero imparare a comunicare tra loro. Una teoria si studia, ma una pratica, soprattutto se valida, si impara conoscendola e ricalcandola.

Si migliora a piccoli passi anche sulla base dell’esperienza altrui e si può trarre vantaggio dalla conoscenza dei casi di successo e dagli errori e difficoltà già incontrati da altri. D’altra parte tutto il lavoro creativo è derivativo: nessuna idea nasce dal vuoto, ma da altre idee, dalla cultura e dallo spirito del tempo. C’è creatività quando si parte da qualcosa di esistente e lo si trasforma in qualcos’altro.

O quando si rimescolano materiali già individuati come validi per ottenere una combinazione diversa nella quale il risultato vale ben di più della mera somma aritmetica delle parti. Le caratteristiche tecniche di F.I.D.O. Un progetto entusiasmante nella genesi e nei risultati, ma non privo di difficoltà. SYDLE SEED. Gmail - Free Storage and Email from Google. Bilancio Partecipativo. Il Patto di Partecipazione è il documento che definisce le regole dell’edizione 2017-18 del Bilancio Partecipativo di Milano.

E’ un atto formale che recepisce l’indirizzo deliberato dalla Giunta comunale, il 1 giugno 2017. Il Patto di Partecipazione è stato licenziato dall’Amministrazione attraverso una determina dirigenziale, emessa il 16 giugno 2017. Le regole del Bilancio Partecipativo del Comune di Milano edizione 2017 Questo documento definisce il percorso, l’oggetto di decisione ed i partecipanti della seconda edizione del bilancio partecipativo di Milano, così come predisposti dal Comune di Milano a conclusione di un percorso di consultazione che ha coinvolto gli organi politici e tecnici comunali e municipali.

Il percorso del bilancio partecipativo 2017-18 si inserisce nel più ampio piano di sviluppo delle periferie, di promozione di politiche sull’accessibilità e la valorizzazione del decentramento amministrativo. Principi Oggetto della partecipazione Gli attori protagonisti Contatti. Ricerca | Eventi PA.

Pubblica Amministrazione

Riforma PA digitale, il decreto provvisorio delude gli addetti ai lavori. In vetrina le spese della PA, debutto ufficiale per il sito "soldipubblici" Di Federica Meta La PA targata Renzi-Madia spinge sulla trasparenza. Oltre al via libera al Freedom of Information Act , i decreti licenziati in via preliminare dal Consiglio dei ministri rendono strutturale il sito soldipubblici.gov.it: il portale consente accedere ai dati dei pagamenti delle regioni, delle aziende sanitarie regionali, delle province e dei comuni, con cadenza mensile e aggiornamento al mese precedente. Il portale - fanno sapere da Palazzo Chigi - ha consentito nell'ultimo anno di scalare di otto posizioni il ranking mondiale sulla trasparenza.

Si introduce l'obbligo di pubblicare in forma aggregata e disaggregata l'ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Ogni singola amministrazione sarà obbligata ad indicare in modo chiaro le spese complessive e, in dettaglio, le retribuzioni dei dirigenti. Riforma della PA, le sei promesse digitali da mantenere.

La riforma approvata ieri può davvero innescare una rivoluzione e snellire la burocrazia italiana. A patto che non rimanga un bel libro dei sogni e si passi in fretta all’attuazione. È questa la missione impossibile per creare un’Italia davvero digitale Pubblicato (Foto: AP/LaPresse) La riforma PA è legge ma il suo percorso rivoluzionario comincia solo adesso: verso i decreti di attuazione. Leggi anche: Ecco come avremo (e useremo) lo Spid, il sistema per l’identità digitale Ed è quasi inevitabile guardare alla riforma con un misto di sentimenti, se si conosce bene tutto ciò che l’Italia (questo Governo e non solo) ha tentato finora per digitalizzare l’amministrazione pubblica. Vediamo, quindi. 1. Con una rivoluzione copernicana. Il nuovo Cad resta basato su principi generali e quindi demanda a regole tecniche l’attuazione finale. 2.

I limiti – su cui ora si dovrà discutere – sono l’esclusione dei documenti segreto di Stato (e non solo) e il fatto di dover avere cittadinanza italiana. 4. Leggi - Open Government Partnership Italia. Il Terzo Piano Nazionale d’Azione SCARICA il 3° Piano d’Azione (.pdf) DOWNLOAD the 3rd Action Plan – English version (.pdf) La versione definitiva del Terzo Piano d’Azione Nazionale è stata pubblicata il 20 settembre 2016. Questo documento è l’esito: di un percorso di partecipazione della società civile riunita nell’Open Government Forum, chiamata – in una prima fase – ad esprimere le proprie priorità e – successivamente – ad una consultazione sul miglioramento delle azioni;di un processo di collaborazione con le diverse amministrazioni coinvolte, riunite in un gruppo di lavoro istituzionale, che hanno definito le azioni da inserire nella strategia 2016-2018 anche sulla base delle priorità indicate dalla società civile.

Il report sulla consultazione della società civile VAI alla Consultazione SCARICA il Report finale (.pdf) L’attività di consultazione che ha portato all’adozione del Terzo Piano d’Azione Nazionale si è svolta in due fasi: Il Report è diviso in due sezioni: