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EUN - Creative Classrooms Lab

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http://creative.eun.org/

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Creare app per la didattica Mi capita spesso di segnalare applicazioni per utilizzare i vari dispositivi mobili a scuola. Questa è la prima volta in cui segnalo invece strumenti con cui gli insegnanti possono creare app per la didattica. Ovviamente occorre utilizzare specifiche applicazioni Android e Apple che permettono di costruire veri e propri software da utilizzare in classe, senza possedere particolari conoscenze di programmazione. Ecco dunque tre risorse gratuite con cui creare le vostre app in meno di un minuto (sono in lingua inglese, ma non si può avere tutto dalla vita... Si tratta di uno strumento web che consente di creare facilmente e istantaneamente un'applicazione ricca di contenuti. Basta incollare l'URL del sito web che vi interessa e poi iniziare a personalizzare l'app nel modo desiderato.

Rai Scuola - Generazione Digitale - I nuovi spazi della scuola Quando si parla della scuola del futuro, ovviamente il primo pensiero va alle nuove tecnologie, la cui introduzione, se pur con tempi diversi, si sta facendo pian piano strada nelle scuole del Paese. Ma con l'arrivo di nuovi strumenti e la diffusione di una didattica innovativa nei processi di apprendimento, non è pensabile che anche gli spazi e gli arredi restino uguali a quelli di una volta. C'è bisogno di un cambiamento negli ambienti d'apprendimento, ne parliamo con i nostri ospiti: Rita Coccia, dirigente scolastico dell’Istituto Volta di Perugia, Elisabetta Mughini, ricercatrice Indire, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, i nostri ragazzi e il professore Mario Morcellini. Tags Condividi questo articolo

il modello SAMR La domanda da cui nascono la mia presentazione e il mio intervento è la seguente: quale atteggiamento dobbiamo avere nei confronti della musa transmediale, ovvero della narrazione transmediale e della cultura della convergenza, che ci promette la libertà della partecipazione ma mette anche a punto il più potente strumento di seduzione manipolatoria che l'uomo abbia mai approntato? Dobbiamo, come Odisseo, resistere al suo canto o, invece, abbandonarci ad essa e unire la nostra voce alla sua? Non essendo in grado di rispondere a tale domanda, mi limito a offrire un percorso che, forse, ci permette di conoscere meglio la nostra musa seguendo alcune delle sue epifanie e capire meglio l'inquietudine che suscita. La Musa Transmediale Questa la mia presentazione, 63 slides, che possono essere raggiunte al seguente link: La musa transmediale. Struttura della presentazione L'Odisseo ARG, Introduzione (1 - 5)

INDIRE - Architetture scolastiche “Architetture scolastiche” è un indirizzo di ricerca che approfondisce e analizza il rapporto tra spazi e tempi dell’apprendimento. La scuola nella società della conoscenza impone di confrontarsi con competenze diverse da quelle richieste dalla società industriale, pena una pericolosa distanza fra il mondo della formazione e le pratiche sociali delle nuove generazioni. L’aula è stata sempre il luogo unico dell’istruzione scolastica e tutti gli spazi della scuola (corridoi, laboratori, palestre) erano subordinati alla sua centralità. Ogni luogo della scuola era pensato per un impiego specifico e restava inutilizzato quando quel tipo di attività non veniva svolto. Banchi allineati, istruzione omologante e arredi fissi, nella scuola del futuro dovranno essere solo un ricordo lontano. Il tradizionale metodo didattico di tipo trasmissivo è ormai fuori tempo: gli studenti di oggi sono profondamente diversi da quelli che solo una ventina di anni fa riempivano le aule scolastiche.

MIUR PON - Galleria ambienti digitali Gallery ambienti digitali Nella progettazione e realizzazione di un ambiente digitale di nuova generazione al servizio di una molteplicità di stili e metodi di insegnamento/apprendimento si propongono tre modelli: La galleria di immagini raccoglie idee per l'allestimento delle tre tipologie di ambienti e viene aggiornata regolarmente con nuovi contenuti. Nuove metodologie didattiche: il compito di realtà Nella scuola sta crescendo la consapevolezza di dover dare a bambini e ragazzi conoscenze, capacità e spirito critico da mettere in gioco anche nella vita reale e quotidiana: in questa logica rientra l’uso del compito di realtà. Di cosa si tratta Una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, da risolvere utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante. Questo si legge sulle Linee Guida della Circolare del MIUR n.3 del 13.02.2015.

INDIRE - Quando lo Spazio Insegna Seleziona i nomi delle aree per leggerne la descrizione Lo spazio della Condivisione e Lo spazio della Collaborazione condivisione · discussione · collaborazione Un ambiente dove alla tradizionale didattica frontale ed erogativa si affianca uno spazio per valorizzare le competenze relazionali dello studente e stimolare la sua socializzazione. Gli studenti interagiscono in questo ambiente collaborando al raggiungimento di un obiettivo comune: la produzione di nuova conoscenza. Strumenti digitali – PNSD – blog a cura dell'AD prof.ssa Gallino E’ ancora troppo presto per fare dei bilanci (ai posteri l’ardua sentenza…) ma si può cominciare a mettere qualche punto sulla sperimentazione didattica che sto facendo e che si è ormai configurata, con qualche scetticismo, potrei dire quasi Continua a leggere Ieri sono stata, a Firenze, alla giornata di studi School Makers che proponeva Percorsi di apprendimento digitale per le competenze del XXI secolo. Nell’offerta formativa era prevista anche la possibilità di partecipare a workshop operativi. Gli workshop erano Continua a leggere

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