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ORBIS: The Stanford Geospatial Network Model of the Roman World

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Insegnanti d'Italia: volete portare il 25 aprile in classe? Appello del giornalista Saverio Tommasi - Anche gli ultimi partigiani stanno morendo . È una questione anagrafica, come dei nonni che ci hanno voluto bene, ci sono stati vicini, hanno contribuito a liberare l'Italia dal nazifascismo e ora ci stanno lasciando la loro eredità e il loro saluto. Dei partigiani rimangono i racconti al circolo, intorno al fuoco, alle tavolata del pranzo del primo maggio, e rimangono per fortuna alcuni video, alcuni documentari. ROMANO IMPERO "Non so se valga davvero la pena raccontare fin dai primordi l'insieme della storia romana. Se anche lo sapessi, non oserei dirlo, perché mi rendo conto che si tratta di un'operazione tanto antica quanto praticata, mentre gli storici moderni o credono di poter portare qualche contributo più documentato nella narrazione dei fatti, o di poter superare la rozzezza degli antichi nel campo dello stile. Comunque vada, sarà pur sempre degno di gratitudine il fatto che io abbia provveduto, nei limiti delle mie possibilità, a perpetuare la memoria delle gesta compiute dal più grande popolo della terra." (Tito Livio, Ab Urbe condita, Praefatio, 1-3.) Questo sito ha lo scopo di rendere noto, un pochino di più, un mondo scomparso che è stato alla base di tutte le civiltà moderne. Gli antichi Romani non appartengono a Roma nè all'Italia, ma al mondo.

Il Castello Carrarese Il Castello Cararrese costituisce uno dei più importanti beni storici, architettonici, artistici e militari di Padova. L'antico edificio sorge sull'area che un tempo ospitava il castello fatto costruire da Ezzelino III da Romano, tiranno della città dal 1237 al 1256, come perno difensivo della cinta muraria duecentesca. A costituirne la traccia più notevole è la Torlonga (foto), la maggiore delle due torri dell'antico castello. Tour Virtuali. Viaggio digitale tra otto musei civici e i loro capolavori I tour virtuali dei musei civici offrono una visita a tutto schermo delle sale e consentono un'esperienza virtuale a tutti che supera i limiti spaziali. Utilizzando il mouse e la tastiera, cliccando sugli hotspot inseriti negli ambienti e navigando le mappe interattive la visita si approfondisce con elementi di contesto: foto, video e testi e il percorso è scelto liberamente dal visitatore. Disponibili sia in italiano sia in inglese con oltre 300 sale e migliaia di opere, gli 8 musei civici offrono gratuitamente un percorso virtuale arricchito da immagini, video, audio e testi informativi. La visita è fruibile su qualsiasi tipo di device, anche da dispositivi mobili come smartphone e tablet, con ulteriori supporti come gli appositi cardboard o visori VR. La sezione “da non perdere”, contenendo un pratico elenco visuale di opere o sale selezionate, rappresenta uno strumento utile per chi non conosce il museo e lo visita per la prima volta.

Il capo e la folla Uno dei più importanti storici italiani esplora il rapporto che ha legato la folla a leader carismatici come Roosevelt, Mussolini, Lenin, Hitler, Ataturk, de Gaulle, Kennedy. E rivela le dinamiche all’interno delle masse, la seduzione delle parole e delle immagini, la personalizzazione della politica, gli effetti sulla democrazia. Attraverso la sua indagine, le persone che vogliono preservare l’autonomia della loro individualità in una democrazia recitativa possono forse apprendere come evitare di diventare una folla, che non può fare a meno di un padrone.

I WebDoc di Rai Cultura : Shoah, il giorno della memoria Primo Levi: testimoniare per non dimenticare “Meditate che questo è stato”, si legge in una poesia di Primo Levi. Un verso che riflette tutto il valore e l’importanza della memoria: affinché ciò che è stato non si ripeta, ma anche affinché si perpetui l'impossibilità della rassegnazione all'orrore. Primo Levi (Torino, 1919-1987), scrittore e chimico ebreo sopravvissuto alla deportazione ad Auschwitz, ha fatto di questo lo scopo della sua vita dal giorno della liberazione. A testimonianza della sua tragica esperienza scrisse "Se questo è un uomo", cui seguirono "La Tregua", "I sommersi e i salvati" ed altri testi, quali "L’altrui mestiere", "Vizio di forma" e "Lilit". Nasce a Torino Primo Levi

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