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Didattica

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Apowersoft. Come creare contenuti digitali innovativi attraverso la cattura dello schermo. Biteable. Come creare presentazioni online accattivanti. Fare didattica con gli EAS prof Rivoltella. Materiali EAS Triacca. Tutorial Aurasma #1: realta' aumentata - Marco Pucci. Caccia al tesoro aumentata: un’esperienza. Di Anna Rita Vizzari Anna Rita Vizzari è docente di Lettere al momento comandata presso l’USR Sardegna. AE 04 DEBATE. Wiki. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wiki

Wiki, in base alla etimologia, è anche un modo di essere. Etimologia[modifica | modifica wikitesto] Wiki wiki deriva da un termine in lingua hawaiiana che significa "rapido" oppure "molto veloce". All1 dm139new. TamTamy. 3 siti per creare la tua rivista online. Ebook SID 2017 Telefono azzurro. Il nostro posto nella rete. I quaderni di telefono azzurro. INTERNET.

INTERNET:informarsi per navigare serenamenteed evitare i nuovi pericoli della rete. Informarsi per navigare serenamente ed evitare i nuovi pericoli della rete Testi a cura di: Azzurra Cangiano, Daniela Blasioli, Barbara Forresi, Mara Turco Impaginazione e grafica: Davide Perrucci Premessa Quando la società ha evidenziato che l’abuso sui minori potesse valersi dei percorsi tecnologici, si è compreso quanto questo antico male dell’uomo, appartenuto ad ogni epoca e cultura storica, potesse riproporsi in tutta la sua ripugnanza, amplificato in maniera abnorme dalle nuove frontiere della globalità.

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Sexting: cosa si intende? Il termine “sexting”, deriva dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo).

Sexting: cosa si intende?

Realizzare cacce al tesoro online. Raccomandiamo di creare sul tuo disco rigido una cartella nella quale salverai la pagina web generata e dove prima di tutto collocherai le immagini che vuoi includervi, in formato *.gif (possono essere animate) e *.jpg.

Realizzare cacce al tesoro online

Il formato GIF (Graphics Interchange Format) va utilizzato con immagini in origine a 256 colori, per cui è più appropriato per icone e disegni. Caccia al tesoro. Caccia al tesoro Fiameni IS 13 1. Webquest di storia dell’arte: la caccia al tesoro digitale! Lo so, lo so, sembra una di quelle parole incomprensibili… ma il webquest non è altro che un’attività didattica di gruppo consistente in una ricerca guidata su Internet per trovare dei dati utili a realizzare un “prodotto”.

Webquest di storia dell’arte: la caccia al tesoro digitale!

Si tratta di un percorso molto complesso: gli studenti, divisi in gruppi, hanno a disposizione le indicazioni sui siti in cui fare ricerca, su cosa devono cercare e come devono rielaborare il materiale trovato. Devono rispettare delle fasi e delle consegne intermedie, svolgere dei compiti diversi all’interno del gruppo ed elaborare, infine, una presentazione, un ipertesto, un ebook, un prodotto multimediale o qualsiasi altra forma si voglia dare al prodotto finale. La struttura del giornale quotidiano, di Roberto Tartaglione - MATDID, italian for foreigners. Il formato "classico" dei giornali italiani è il 55x40 cm, la grandezza per esempio del Corriere della Sera.

La struttura del giornale quotidiano, di Roberto Tartaglione - MATDID, italian for foreigners

Anche se oggi un po' tutti i giornali quotidiani hanno introdotto il colore, fino a pochi anni fa erano tutti in bianco e nero. Anche nel loro apparire, insomma, volevano avere un'immagine seria e pesante, lontana dalla vistosità delle riviste scandalistiche, quasi a voler mostrare che si rivolgevano al "lettore impegnato". Il giornale classico si sviluppa su 9 colonne di testo. Generatore - La tua Caccia in Rete - Aula Siglo XXI. Il Webquest. Webquest: un sito per spiegare il webquest. Schema per la realizzazione di cacce al tesoro digitali - di  Marco Guastavigna.

Caccia al tesoro digitale. Generatore online di cacce al tesoro digitali, un’idea che permette di strutturare attività basate su batterie di domande che richiedono risposte rintracciabili su siti Internet preliminarmente individuati dai docenti.

Caccia al tesoro digitale

(Schema per la produzione di cacce al tesoro, di Marco Guastavigna) Vai » Categorie Correlate Contenuti Proposti Se sei interessato a questa pagina, naviga tra i contenuti della sua categoria per fare nuove ed interessanti scoperte. Le competenze digitali in classe: dalla teoria alla pratica. Lo confesso: quando capito su siti come quello dell'Agenzia per l'Italia Digitale, mi avventuro nella sezione dedicata alle Competenze digitali e mi metto nei panni di un insegnante – magari incuriosito da qualcosa che ha sentito dire sulla riforma della Buona Scuola – con qualche domanda in testa: (wikipediana, da convegno) cosa sono le "competenze digitali"?

Le competenze digitali in classe: dalla teoria alla pratica

Tre livelli di competenza digitale #Europass #cittadinanzadigitale #DIGCOMP - cittadinanza digitale. Come autovalutare le competenze digitali?

Tre livelli di competenza digitale #Europass #cittadinanzadigitale #DIGCOMP - cittadinanza digitale

L’applicazione on line Europass per la creazione del curriculum vitae guida l’utente ad individuare il proprio livello di competenza digitale considerando 5 aree: elaborazione delle informazioni, comunicazione, creazione di contenuti, sicurezza, risoluzione di problemi. Si tratta di un utile strumento finalizzato alla descrizione delle competenze possedute, alla realizzazione di un bilancio di competenze e alla strutturazione di esperienze formative. L’attività di autovalutazione suggerita consente a tutti i cittadini di individuare elementi concreti su cui concentrarsi per attuare un piano di sviluppo personale in tema di acquisizione, consolidamento, aggiornamento delle competenze digitali. Tre livelli di competenza. Competenze digitali. Cooperative learning.

In questi ultimi 15 anni, l'apprendimento cooperativo, noto come cooperative learning (www.kagancooplearn.com/), è diventato in molti paesi un importante approccio metodologico.

Cooperative learning

Numerosi studi hanno dimostrato che con il cooperative learning gli studenti ottengono risultati scolastici più elevati, più alti livelli di autostima, maggiori competenze sociali, una più approfondita acquisizione di contenuti e abilità. In Italia questa metodologia ha avuto una buona diffusione nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare. Il circolo didattico di San Mauro torinese (www.arpnet.it/~smaurodd/), ad esempio, ha esplicitamente indicato nel proprio POF che "fa riferimento al cooperative learning, come movimento internazionale e sfida educativa".

La penetrazione del cooperative learning a livello di scuola secondaria è invece tuttora limitata.