A visual Ultimaker troubleshooting guide 3DVerkstan Knowledge Base. Material Guide 3DVerkstan Knowledge Base. The Atomic Method 3DVerkstan Knowledge Base. Best way to remove rafts, supports and other extraneous filament? A visual Ultimaker troubleshooting guide - 3DVerkstan Knowledge Base. On this page you'll be able to visually try to match the problems you are having with your print and hopefully find enough information so that you can eliminate the issues you're having.
Look through the images and click on the one that matches the problems you're having to jump to a more in depth explanation. Printing with a Raft. What is the best technique to remove support structures? Stampa 3D: confronto tra ABS e PLA. Un materiale adatto per la stampa 3D deve essere un materiale termoplastico: significa che diventa morbido e modellabile quando riscaldato e ritorna allo stato solido una volta raffreddato.
Questo processo può essere ripetuto più volte e deve adattarsi bene con: Estrusione in filamento plastico (per la produzione della materia prima),Seconda estrusione durante il processo di stampa 3D,Utilizzo dell'applicazione finale. Le due plastiche dominanti per la stampa 3D di oggi sono ABS e PLA. ABS - l'ABS come polimero può assumere molte forme e può essere progettato per avere molte proprietà. In generale, è una plastica robusta con una certa flessibilità (rispetto al PLA). PLA - Creato dalla lavorazione di vari prodotti vegetali, tra cui mais, patate o barbabietole da zucchero, il PLA è considerato una plastica più 'ecologica' rispetto all'ABS basato sul petrolio. Supporti per la stampa 3D: stampare oggetti con parti a sbalzo. Per chi non lo sapesse i supporti nella realizzazione di un oggetto stampato in 3D sono fondamentali per i modelli più difficili.
La guida di oggi risponderà, mediante un esempio pratico, ad una domanda che ci è stata fatta da molti, ovvero: Considerando che la stampanti FDM depositano il materiale a strati, muovendosi in verticale, com’è possibile stampare un oggetto avente parti aggettanti e che, quindi, sotto di esse non hanno alcuno strato? Mistero della fisica? Nient’affatto! Il tutto è risolvibile mediante dei supporti removibili a fine stampa, generati in automatico dal programma di slicing. I programmi di slicing danno, tra le tante cose, anche la possibilità di scegliere se posizionare o meno un supporto a sostegno delle parti sporgenti del modello 3D e la possibilità di impostare, a seconda delle proprie esigenze, un angolo di sbalzo massimo, superato il quale verrà generato il supporto (di default, il limite è impostato generalmente a 60°).
Stampa 3D per babbani: la fase di stampa #LegaNerd. A distanza di mesi dall’ultimo articolo torniamo nello sfavillante mondo della stampa 3D low cost per parlare della stampa vera e propria.
Il momento della giornata che prima odierete a morte, poi amerete per un breve e fugace attimo, poi tornerete ad odiare con tutta l’anima maledicendo fino alla terza generazione chi vi ha venduto la stampante, per poi tornare ad amarlo definitivamente. Si spera. Differenze principali tra le stampanti in commercio Cominciamo subito con una piccola lista. Le stampanti in commercio differiscono più o meno per le stesse cose: Diametro dell’ugello da cui esce la plastica fusa (nozzle): tipicamente 0.4 mm, ma esistono anche 0.3, 0.5mm e altri.
Presenza o meno di un piano riscaldato sotto il piatto di stampa: un piano riscaldato è utile per far aderire correttamente il modello durante la stampa, evitando che si alzi durante il processo. Oppure a monte, più vicino al rocchetto del filamento, allora è un Bowden. Piatto di stampa. Guida alle stampanti 3D. Durante il periodo delle vacanze ho deciso di cimentarmi nel titanico lavoro di raccogliere le informazioni disponibili sulle varie centinaia di stampanti 3D ormai presenti sul mercato.
L’intento, proseguendo questo lavoro nelle prossime settimane, è quello di includerle tutte, e di manutenere questa pagina con gli aggiornamenti che verranno presentati. L’elenco che sono riuscito a costruire, che ha lo scopo di fornire sintetiche informazioni sulla rapida evoluzione di questa tecnologia, comprende prodotti ormai obsoleti, stampanti commerciali, progetti OpenSource e progetti in corso di sviluppo non ancora commercializzati. Le migliori, le peggiori, le più promettenti per il futuro. Esplorando tutti questi modelli e cercando di individuare il migliore rapporto costo-prestazioni, la maggiore affidabilità e le più interessanti ed innovative proposte, sto aggiungendo al catalogo ShareMill una serie di prodotti che saranno resi disponibili per l’acquisto. Slic3r Manual - Welcome to the Slic3r Manual. Slic3r: aumentiamo la qualità di stampa con tempi contenuti. Uno dei parametri per determinare la qualità di stampa è il layer height, cioè lo spessore con cui viene depositata la plastica.
In teoria per avere un oggetto identico a quello modellato, dovremmo avere un numero infinito di slices (fette) con uno spessore infinitesimo. Nel mondo reale ciò non è possibile e quindi si introduce un errore dovuto al “campionamento” del volume, cosa che si nota molto sopratutto sulle superfici curve. Ovviamente più le fette sono sottili e meno risalta questo problema, ma man mano che aumentiamo la risoluzione (diminuendo gli spessori) e più i tempi di stampa aumentano; questo a dilatazione dei tempi di realizzazione purtroppo non ha un aumento proporzionale (es se stampo a 100 micron, impiego esattamente il triplo del tempo impiegato per 300 micron), ma decisamente più alto perché bisogna anche considerare i tempi di traveling ed altri spostamenti del carrello e dell’estrusore. RepRap Prusa i3 #16: calibrazione slicing » Indie Gear Lab.
Dopo tanto mi decido finalmente a scrivere le mie opinioni riguardo alla configurazione dello slicing dei modelli.
Lo slicing è quel procedimento che preso come dati in ingresso un modello 3d ed i parametri di slicing (che di solito caratterizzano sia la configurazione della macchina in esame sia come vogliamo che sia stampato il pezzo in questione) ritorna il codice che la nostra elettronica per reprap è in grado di eseguire. Ora voglio raccontarvi un po’ le mie esperienze. Prima di tutto: in questo periodo che sto stampando ho provato sia Sclic3r (del grandissimo Alessandro Ranellucci) e CURA.
Li trovo entrambi molto validi. Ognuno con i suoi pregi da sfruttare al momento giusto. Slic3r-e-piu-ganzo-la-guida-parte-1. - Repetier Software. 3D Printing Technology Explained. Retraction, Huh! What is it good for? Retraction is the technique of sucking molten plastic back up into the heated extrusion nozzle of a 3D printer.
Like squeezing the edges of a toothpaste tube to suck back in some of the toothpaste you accidentally squeezed out. The printer does it by turning the extruder motor in reverse. I’ve been fighting a losing battle with retraction since Boxing day (December 26). Not a single print worth displaying on my blog has emerged from my printer since then. So I thought I should blog about that! Writing is so much easier than 3D printing.
No Toys => Not Happy My Xmas present haul this year was noticably lacking in toys. Getting better prints - 3DVerkstan Knowledge Base. This page is meant to give a few tips that may help you improve your prints or just be helpful in general.
Before reading this page it might be a good idea to check out our Visual troubleshooting guide. That page goes through some of the most common problems you might encounter. Slic3r Manual - Simple Mode. Slic3r has two modes of operation, Simple and Expert.
These may be chosen from the Preferences window (found under the File menu). Preferences. 3D Hubs: Local 3D printing services and 3D Printers.