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Storia del digitale a scuola

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Scuola digitale, in Italia le classi più lente d'Europa. Aumentano gli strumenti digitali in classe, ma gli studenti intorno a un computer sono ancora otto e si connettono a bassa velocità, la più bassa d’Europa Pubblicato Per questa settimana le scuole saranno aperte ad alunni, insegnanti e genitori.

Scuola digitale, in Italia le classi più lente d'Europa

Scuola digitale: l'Italia rincorre l'Europa. Con un computer ogni 12 studenti l’Italia è lontana dai leader europei (un pc ogni tre ragazzi) e davanti solo a Grecia (uno per 17) e Turchia (uno per 22) Pubblicato.

Scuola digitale: l'Italia rincorre l'Europa

Scuola: il digitale? c'è ma non si vede, solo 1 su 10 usa Pc - Internet e Social. Aule pc presenti, le Lim pure e la connessione internet non manca.

Scuola: il digitale? c'è ma non si vede, solo 1 su 10 usa Pc - Internet e Social

Eppure le scuole italiane procedono a passo di lumaca in quella che dovrebbe essere la "rivoluzione tecnologica", in attesa del piano digitale previsto da La Buona Scuola tutto sembra essere fermo. Almeno è quanto risulta all'osservatorio di Skuola.net che monitora la situazione dal 2012 e che mostra, in un'indagine su un campione di circa 4mila studenti di Medie e Superiori, come a oggi la situazione non sia cambiata di molto. Solo il 6% dei ragazzi racconta a Skuola.net di non avere una Aula Pc nella sua scuola. L’istruzione digitale in Italia e negli USA. L’uso del digitale nell’istruzione ha tanti volti.

L’istruzione digitale in Italia e negli USA

Michael Feldstein, esperto di educational technology, ne conosce parecchi. Il suo è uno sguardo privilegiato sugli States, con qualche incursione nel panorama italiano. In una vita precedente è stato un insegnante di scuola media e superiore: così si legge in fondo al suo profilo on-line. Oggi Michael Feldstein è un consulente, un esperto di strumenti educativi digitali e di e-learning, che lavora con scuole, case editrici, fornitori di prodotti digitali e istituzioni che operano nel campo dell’istruzione. In mezzo, tra la vita precedente e questa, una serie di esperienze professionali lo portano dal mondo delle piattaforme di apprendimento on-line all’Academic Enterprise Solutions di Oracle fino al Cengage Learning, società che offre soluzioni altamente specializzate per l’apprendimento.

R: Le principali difficoltà delle scuole negli Stati Uniti sono molto simili a quelle delle scuole italiane. Scuola digitale, i migliori casi italiani. È un panorama vario, articolato e sfaccettato quello della scuola digitale italiana.

Scuola digitale, i migliori casi italiani

Progetti, esperimenti interessanti e buone pratiche non mancano, ma si tratta spesso di fenomeni isolati, lasciati alla buona volontà di singole scuole o singoli insegnanti, o dettati dall’impulso di colossi internazionali in campo tecnologico. È ad esempio il caso del progetto “Smart Future” di Samsung School, che entro il 2015 darà vita a classi digitali in circa 300 scuola italiane, portando in aula tablet e lavagne elettroniche. Ma a fronte dei 300 istituti fortunati, cosa succede nel resto delle scuole italiane? Scuola digitale, l'autocritica degli Usa: così non va, ripensare tutto. Di Patrizia Licata Tecnologie a scuola, dopo il rapporto Ocse uscito questo mese sull'uso delle Ict nelle aule scolastiche e l'impatto sulle metodologie didattiche e l'apprendimento di base, anche gli Stati Uniti si interrogano su come preparare gli studenti di oggi alle sfide del 21mo secolo.

Scuola digitale, l'autocritica degli Usa: così non va, ripensare tutto

Secondo un commento del Wall Street Journal, le scuole e le università americane non stanno riuscendo ad adeguarsi alle esigenze di un'istruzione aggiornata. Anche negli States le capacità in matematica e lettura di chi esce dal liceo e persino le competenze di chi si laurea non sembrano all'altezza - e la dimostrazione arriva dal mercato del lavoro, dove si crea uno skill gap, specialmente nelle professioni altamente specializzate. Il digitale nella scuola italiana: criticità e proposte. Un approccio al tema del digitale semplicistico e demagogico Partirei, innanzi tutto, da una premessa fondamentale.

Il digitale nella scuola italiana: criticità e proposte

Contrariamente a quanto in merito certa stampa tende ad accreditare, l’atteggiamento degli editori non è mai stato di chiusura nei confronti del digitale, ma semmai di responsabile confronto sulle corrette modalità di applicazione delle nuove tecnologie, finalizzato a verificare come il digitale può intervenire concretamente nella didattica per migliorarla, piuttosto che piegare la didattica a presunte esigenze del digitale.

A questo riguardo, parlando di digitale con riferimento alle sue ricadute in ambito didattico, non possiamo fare a meno di rilevare, invece, come – a nostro avviso – l’approccio al problema sia stato in Italia fondamentalmente ispirato a criteri semplicistici e demagogici. Il passaggio al digitale, inoltre, ha evidenziato come l’Italia, rispetto agli altri Paesi europei, sia in forte ritardo anche in termini di risorse destinate all’istruzione. Media literacy e digitale: le sfide della scuola italiana. “L’illusione digitale: risorse scarse, insegnanti allo stremo, naufragio certo” (Tecnica della scuola), “Eurispes, l’Italia investe solo 5 euro a studente per il digitale a scuola” (Corriere della Sera)… sono alcuni dei titoli scelti dai quotidiani per raccontare la parte del 26° Rapporto Italia 2014, curato dall’Eurispes, dedicata alla scuola digitale.

Media literacy e digitale: le sfide della scuola italiana

Comunicato Stampa del 16 marzo 2016. Roma, 16 marzo 2016 Scuola, stanziati 28 milioni per atelier creativi Il laboratorio diventa ‘Fab Lab’, per unire creatività manuale e digitale Giannini: “L’innovazione pilastro della nostra riforma” Il laboratorio cambia pelle e diventa ‘Fab Lab’, atelier creativo dove la didattica si fa con il supporto di stampanti e scanner 3D, di kit per la robotica e per la programmazione informatica.

Comunicato Stampa del 16 marzo 2016

È stato pubblicato questa mattina, sul sito del Ministero dell’Istruzione, l’Avviso da 28 milioni di euro per dotare le scuole del I ciclo di istruzione di nuovi spazi didattici in cui gli alunni possano apprendere le competenze tecnologiche di base e coniugarle con manualità, artigianato, creatività. L’iniziativa fa parte delle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale. “Come Governo stiamo puntando con forza sul capitolo dell’innovazione. Ogni progetto vincitore potrà avere un contributo massimo pari a 15.000 euro.

Scuola digitale - Cl@ssi 2.0. Innovazione digitale. Innovazione digitale, formazione per 157.000: da oggi e fino al 29 aprile aperte le iscrizioni per i dirigenti scolastici Roma, 22 aprile 2016 Ai nastri di partenza la formazione su innovazione didattica e amministrativa.

Innovazione digitale

Dopo le attività avviate nelle scorse settimane con gli animatori digitali, si allarga la platea del personale coinvolto. Saranno infatti 157.000 gli operatori che verranno formati fra maggio 2016 e dicembre 2017 nell'ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale e del Pon Istruzione. » Le competenze digitali entrano nei programmi scolastici Ministeriali. Da definire il ruolo di AgID e del docente coordinatore. L'importanza dell'ICT. L'impatto della rivoluzione digitale e delle nuove tecnologie della comunicazione - Novecento.org. Dossier @storia: la storia nell’era digitale, pubblicato sul numero 1, dicembre 2013. Relazione sull’intervento di Paolo Ferri “L’impatto della rivoluzione digitale e delle nuove tecnologie della comunicazione sui paradigmi epistemologici e sulle pratiche della didattica e della formazione”.

Abastract Gli studenti italiani di oggi, in maggioranza “nativi digitali”, attraversano ogni giorno i confini di due mondi temporalmente diversi: da un lato ambienti di vita ad alta interattività e connessione che utilizzano correntemente il codice digitale; dall’altra ambienti di apprendimento ancora legati in maniera preponderante al codice alfabetico.

Paolo Ferri riporta l’attenzione sulla centralità della didattica e dei suoi nuovi contenuti come rivalutazione dell’”apprendere attraverso il fare” che può finalmente diventare alla portata di tutti. Tablet per l'impresa - SoloTablet. Tecnologia e didattica per una scuola digitale interattiva e sociale. La rivoluzione tecnologica in atto non poteva non interessare la scuola. La scuola e la didattica sono oggi oggetto di profondi cambiamenti legati alla rivoluzione digitale ma anche all'affermarsi di nuove metodologie didattiche e di nuove forme di apprendimento. Cambia il contesto dell'insegnamento in aula, da frontale e nozionistico a interattivo e sociale. Nascono nuove didattiche che favoriscono la creatività, la ricerca e la scoperta, la sperimentazione e la creatività, il coinvolgimento e la motivazione degli studenti, con un nuovo ruolo, tutto da inventare, degli insegnanti.

Per approfondimenti sull'uso del tablet in classe potete leggere l'ebook di Carlo Mazzucchelli Tablet a scuola: come cambia la didattica.