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Annaaiolfi

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anna aiolfi

insegnante scuola del'inafnazia

PROVIAMO DOC, il Robottino Educativo Parlante Sapientino CLEMENTONI. Il senso profondo del pensiero computazionale. Ho dato un titolo inglese a un libro in italiano. Può sembrare una scelta discutibile, ma non è colpa mia, è colpa del coding. Coding è un termine inglese che ho deciso di non tradurre per riempirlo del significato che di fatto ha assunto negli ultimi anni in Italia e nel mondo, o almeno del significato che ha assunto per me.

Coding indica l’uso di strumenti e metodi di programmazione visuale a blocchi per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale. E così per spiegare il significato di un termine inglese di cui potresti trovare la traduzione in qualsiasi vocabolario ho introdotto termini ben più complessi e oscuri che richiedono a loro volta una spiegazione: programmazione visuale e pensiero computazionale. Andiamo di bene in meglio. Il pensiero computazionale è la capacità di individuare un procedimento costruttivo, fatto di passi semplici e non ambigui, che ci porta alla soluzione di un problema complesso. La programmazione visuale non è strettamente necessaria. Coding in classe. CoderKids, un laboratorio di programmazione unplugged per i bambini di 5-6 anni.

CoderKids è un laboratorio di informatica senza uso del computer, nato dall’idea di due insegnanti di scuola Primaria. Ci siamo incontrate in Rete via Twitter (@agaddone, @catemoscetti) poco più di un anno fa; in comune abbiamo la passione per la didattica attiva con la tecnologia. Da anni ci occupiamo, nei nostri rispettivi ambiti di insegnamento (Italiano poi Matematica l’una, L2 Inglese, l’altra), di utilizzare l’informatica per le varie discipline. Nel tempo, spinte dalla curiosità personale e da un atteggiamento creativo verso la tecnologia e l’innovazione didattica, abbiamo notato che la scuola generalmente insegna ad usare un insieme di applicativi (di solito software progettati per gli uffici) per raccontare e presentare le proprie esperienze e registrare il risultato finale delle attività di laboratorio o dei progetti.

Figura 1 – La realizzazione dei pon pon-Fuzzes. Figura 2 – I Fuzzes. Figura 3 – Il tappeto-griglia Figura 4 – Il briefing iniziale. Figura 9 – Il gioco libero. Content Curation. ... dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior ... La ricerca in rete presenta non poche difficoltà: internet è rappresentabile anche come una grande biblioteca caotica dove materiali di grande qualità sono mescolati a documenti ben poco attendibili, di scarsa fattura ed anche totalmente errati e fasulli. Anche se sono state elaborate metodologie e prassi per la valutazione della qualità delle informazioni reperite in rete (PDF, Kb 524), qualcuno è molto scettico su tutto questo e tende a rifiutare le nuove modalità e forme della conoscenza. David Weinberger afferma, invece, che "La conoscenza in rete è meno certa, ma più umana.

Meno definita, ma più trasparente. Meno logica, ma molto più ricca ... Del resto gli stessi filtri sono contenuti: Google, ad esempio, ordina i risultati tenendo conto soprattutto di chi linka che cosa. La nuova conoscenza è dunque ampia, senza confini, populista, accreditata dagli altri, irrisolta. Un tutorial di PearlTrees (5 Mb) ... ...... ... Progetto GOLD 2008-2010. Mestre ieri e oggi.

Cl@ssi 2.0 - Genova 2012. Guggenheim. Giuseppe Capogrossi. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Giuseppe Capogrossi Giuseppe Capogrossi (Roma, 7 marzo 1900 – Roma, 9 ottobre 1972) è stato un pittore italiano. Biografia[modifica | modifica sorgente] Di nobile origine, fece gli studi classici e si laureò in giurisprudenza. Nel 1923-24 studiò pittura con Felice Carena e nel 1927 si recò a Parigi con Fausto Pirandello. Nel 1930 partecipò alla XXVII Biennale di Venezia e, a partire dalla III Sindacale Romana (1932), prese parte regolarmente alle Sindacali, alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano, talvolta presentando parecchie opere.

Nel 1933 firmò con Melli e Cavalli il "Manifesto del Primordialismo Plastico" e nel 1935, a San Francisco, partecipò alla collettiva itinerante "Exhibition of Contemporary Italian Painting". Le prime mostre del dopoguerra (1947) alla Galleria il Cortile di Roma corrispondono ad un rinnovamento del linguaggio, che approda alla Pittura Astratta. Nel 1960 espose, inoltre, alla II Biennale Internazionale di Tokyo. B. Palazzo Ducale - Mostre 2012 - Miró! Poesia e luce. Joan Miró Senza Titolo, 1978 Olio su tela, Fundació Pilar i Joan Miró, Mallorca © Successió Miró by SIAE 2012 Foto: © Joan Ramón Bonet & David Bonet / Cortesía Archivo Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca www.mostramiro.itwww.facebook.comtwitter.com/miro_genovawww.arthemisia.it Parlano della mostra: articoli e filmati Parcheggio custodito convenzionato con la mostra: Autorimessa Dalia – Via delle Casiccie, 3 Genova a 5 minuti da Palazzo Ducale.

Tariffe speciali per i visitatori di Miró! Poesia e luce che presentano il biglietto della mostra e ingresso a prezzo ridotto in mostra per chi presenta il voucher del parcheggio. Www.mostramiro.it/sconti-speciali Tickets onlinewww.ticket.it 5 ottobre 2012 – 7 aprile 2013 Genova, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge A cura di María Luisa Lax Cacho Orario da martedì a domenica 9-19; lunedì 14-19.00 Biglietti Diritti di Prenotazione e Prevendita € 1,50 singoli€ 1,50 gruppi per persona€ 1,00 scuole per persona La prevendita è obbligatoria per gruppi e scuole.

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