Topics. Reading the opening post of a software question encouraged me to publish the following about Quantism.
FOUR EXAMPLES OF ENTANGLEMENT 1.- SPATIUM ENTANGLEMENT Consider the standard elementary geometrization of "absolute" three dimensional physical space. In this context instead of "point in physical space" we will say "spatium state". For a given space coordinate system with XYZ axis, spatium state S corresponds with a point P in geometric XYZ space, that is, S corresponds with a triple of numbers in \R^3. Point P projects over coordinate points Px, Py, Pz, each belonging one of the coordinate axis, hence P = Px + Py + Pz If furthermore Px=\alpha Ux, Py=\beta Uy, Pz=\gamma Uz with Ux, Uy, Uz unit vectors we have that P is the following linear combination P=\alpha Ux + \beta Uy + \gamma Uz But each of the normalized vectors Ux, Uy, Uz corresponds with some spatium state, say Sx, Sy, Sz.
Gödel, Escher, Bach - Lecture 1: Part 5 of 7. Www3.lastampa.it/fileadmin/media/settimanali/tuttolibri/PDF/1.pdf. Hojat M[au. Jan Johannsen's cute title collection. Malattie del sistema nervoso - Giorgio Macchi. Autismo: scoperta una differenza nell’intestino. Secondo un nuovo studio vi sarebbero differenze nella flora batterica dell’intestino di bambini autistici in confronto ai bambini non-autistici Vi sono anche differenze fisiologiche tra i bambini autistici e quelli no?
Sì, e una differenza scoperta da un team di ricercatori della Columbia University riguarda l’intestino e i batteri che ospita. Secondo quanto riportato dalla rivista MBio, lo scorso 10 gennaio, i bambini autistici ospitano dentro il proprio intestino un particolare tipo di batteri che gli altri bambini non hanno.La scoperta, resa possibile grazie a uno studio condotto da Brent Williams e alcuni colleghi della Mailman School of Public Health della Columbia University (Usa), ha rivelato come gli individui autistici non solo abbiano particolari sintomi gastrointestinali, ma anche infiammazioni e varie anomalie nel tratto intestinale superiore e inferiore.
Deepak Chopra: Good News: You Are Not Your Brain. By Deepak Chopra, M.D., FACP, and Dr.
Rudolph E. Tanzi, Ph.D., Joseph P. and Rose F. Kennedy, Professor of Neurology, Harvard Medical School Director, Genetics and Aging at Massachusetts General Hospital (MGH). Like a personal computer, science needs a recycle bin for ideas that didn't work out as planned. In this bin would go commuter trains riding on frictionless rails using superconductivity, along with interferon, the last AIDS vaccine, and most genetic therapies.
The next thing to go into the recycle bin might be the brain. But then overreach crept in. In this scheme, the brain is in charge, having evolved to control certain fixed behaviors. The flaws in current reasoning can be summarized with devastating force: 10 Future Technologies That Already Exist. Le nostre cellule nervose "nuotano e gattonano. Riescono a creare nuove sinapsi - spiega uno studio italiano della Sissa pubblicato sui Pnas - solo spostandosi simultaneamente e lo fanno a velocità costante.
Determinante è la struttura: è "l'impalcatura" che, crescendo, genera il movimento spingendo la membrana cellulare TRIESTE - L'unione fa la forza, ed è vero anche per la crescita delle cellule nervose: riescono a creare nuove connessioni fra loro solo muovendosi simultaneamente nuotando o "gattonando" e lo fanno a velocità quasi costante, indipendentemente dalle forze esterne che si oppongono al loro spostamento. La scoperta, pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, è italiana e si deve ad un gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste.
Il risultato è nato dalla collaborazione fra matematici, fisici ed esperti di neuroscienze. Partendo dall'ipotesi che le proteine che costituiscono. SPITZ, L’OGGETTO PRECURSORE. Spitz, L’oggetto precursore René A.
Spitz (Vienna 1887-Denver 1974) studia la genesi della relazione madre bambino (o “rapporto oggettuale”) e ne individua le tappe evolutive: da uno stato iniziale di non-differenziazione (stadio preoggettuale) in cui il neonato non riesce a distinguere il suo corpo dall’ambiente esterno, si passa allo stadio dell’“oggetto precursore” – descritto in queste pagine – in cui il bambino comincia a reagire con il sorriso al volto umano; si tratta di una risposta a una Gestalt-segnale (cioè a un insieme percettivo riconosciuto come segnale) e non ancora di risposta a una persona, riconosciuta come tale.
Non si può quindi parlare ancora di rapporto oggettuale, ma questa capacità di rispondere al segnale del volto umano costituisce il presupposto per l’instaurarsi – dopo l’ottavo mese – di una vera e propria relazione “sociale” con la madre, percepita come persona diversa dall’estraneo. Staff.science.uva.nl/~rvalenti/publications/CVPR08.pdf. Www.uniphiz.com/digital_physiognomy/recognition-of-psychological-characteristics-from-face.pdf. Www.inb.uni-luebeck.de/publikationen/pdfs/BoMeMaBa06.pdf. Www.cogain.org/w/images/c/c9/COGAIN-D5.6.pdf. Www.uow.edu.au/~koren/Papers/acra08.pdf.