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Content curation

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Robin Good: Content Curation per l'Educazione e l'Apprendimento. Raccolta di Strumenti per creare Giochi Educativi Post pubblicato su Educational Technology and Mobile Learning dedicato all'apprendimento basato sul gioco - Game Based Learning.

Robin Good: Content Curation per l'Educazione e l'Apprendimento

Se è sicuramente fuori luogo la riduzione dell'apprendimento a gioco, è però altrettanto vero che la dimensione ludica costituisce da sempre uno dei fattori costitutivi dell'apprendere in ambiti informali e nell'infanzia e può essere utilmente impiegato anche nell'istruzione formale e scolastica a condizione di abbandonare il manicheismo didattico e ogni forma di integralismo metodologico tipica di chi ripone la propria fede in questo o quell'altro approccio o metodologia. Il Post Pubblicato l'8/3/2017 con il titolo "12 of the best Tools and Apps for Creating Educational Games", il post si limita a segnalare 12 applicazioni che che permettono di sviluppare giochi didattici mirati a promuovere differenti capacità (creative, analogiche, logiche, etc.) e a coinvolgere maggiormente gli studenti e motivarli. 1. 2. 3.

Il contenuto nuova moneta di scambio. Hai mai pensato a cosa sarebbe il web senza contenuto?

Il contenuto nuova moneta di scambio

Il contenuto è il cuore dello scambio di valore tra te e il tuo utente, è l’argomento di vendita delle tue strategie, è quello che si presta a essere condiviso, interpretato, confutato, immaginato, modificato, sinesteticamente “sentito”. Voglio ragionare con te partendo dall’infografica, di qualche anno fa, di Ogilvy: «Content is the new currency» ovvero il content è la nuova moneta di scambio. Nell’infografica si argomenta il titolo con 5 motivazioni che possiamo schematizzare così: Il contenuto viene condiviso e scambiato per creare valoreIl contenuto serve per acquisire fiduciaIl contenuto costruisce legamiIl contenuto è un patrimonioIl contenuto catalizza e unisce persone con gli stessi interessi Se ci pensi è proprio quello che accade, giorno dopo giorno.

Ma allora se il contenuto è il modo di scambiare valore con gli altri perché mercificarlo? Ci vogliono tempo e mestiere. Giada Cipolletta. Perché La Curation Trasformerà Il Mondo Dell'Educazione: 10 Ragioni. C'è un numero crescente di nuove tendenze che stanno rivoluzionando rapidamente il mondo dell'educazione, offrendo nuove opportunità per rivedere e migliorare i ruoli e gli scopi di molte delle istituzioni già presenti (che probabilmente diventeranno presto obsolete e insostenibili agli occhi di chiunque). 1) Un Opprimente Abbondanza Di Informazioni Che Implora Di Essere OrganizzataL'obiettivo non è (e probabilmente non lo è mai stato) di imparare o memorizzare tutte le informazioni che percepiamo.

Perché La Curation Trasformerà Il Mondo Dell'Educazione: 10 Ragioni

Il solo concentrarsi sul loro vero significato sarebbe già troppo. L'obiettivo in realtà dovrebbe essere quello di "imparare ad apprendere", di capire dove andare a cercare le informazioni a noi necessarie e di imparare a capire quali parti di queste informazioni sono utili per apprendere o raggiungere un certo traguardo.Ecco perché i nuovi digital literacy skills hanno una così grande importanza. Il diploma è un metodo che non funziona più. Content curation. In questi giorni mi son dedicato con più attenzione al tema della ‘content curation’, in quanto mi è funzionale a un nuovo progetto che presto svelerò.

Content curation

Essendo poi fanatico della divulgazione e della condivisione, nonchè convinto che quello che scrivo in questo blog, prima o poi mi torna sempre utile, mi accingo in un pistolotto articolato sul tema :) Alcune definizioni: A) Wikipedia: ‘Media curation is an emerging trend toward integrating media content using both machine and human resources. The practice includes aggregation (gathering) and curation (sorting, categorizing, art directing, and presenting) such that material from multiple sources creates a unique editorial experience for readers/visitors‘ Già da questa definizione si evince che non tutto può essere robotizzato (vedremo poi alcuni strumenti) e che il tema della fatica e del presidio ritorna con prepotenza.

Via. L’obesità ai poveri, la dieta fitness ai ricchi. Vale anche per l’educazione. Di Marco Morosini* Forse senza volerlo Michele Serra ha suscitato un ampio e confuso dibattito sulla stampa.

L’obesità ai poveri, la dieta fitness ai ricchi. Vale anche per l’educazione

Ho riletto più volte la sua Amaca del 20 aprile. Lo spunto di attualità di Serra era un episodio di cosiddetto bullismo, ossia di violenza verbale, gestuale e mediatica (video della violenza pubblicato in internet) di alcuni adolescenti verso un professore. Ciò avveniva in una scuola tecnica. Questo è il punto sollevato da Serra. Purtroppo, grande parte dei commenti e giudizi sono stati su Michele Serra, sulla sinistra, sul Pd, e altre divagazioni, ottenendo così offuscare l’unico messaggio dell’articolo: la denuncia di una (un’altra!) Per capire il messaggio di Serra posso proporre di usare una bilancia pesa persone – invece che una inesistente bilancia pesa-bullismo? Non è vero, quindi, che l’obesità in Usa sia una malattia “della gente” o “della nostra epoca” . * Docente di scienze politiche ambientali al Politecnico federale di Zurigo e giornalista indipendente.