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Storia del Comunismo

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La Rivoluzione Russa. (18) Da Lenin a Gorbaciov - C'era una volta l'U.R.S.S. Fatti e date dell'evento che cambiò la Russia e il mondo intero. Il 1917 fu un anno di svolta per l'intera storia mondiale.

Fatti e date dell'evento che cambiò la Russia e il mondo intero

In quell'anno infatti, con la Grande Guerra che impazzava nel cuore dell'Europa, si verificarono due eventi che avrebbero cambiato il destino della politica internazionale per tutto il XX secolo. Il primo fu l'ingresso nel conflitto da parte degli Stati Uniti i quali, schieratisi al fianco di Inghilterra, Francia e Italia, prepararono il terreno per diventare la nuova guida del mondo occidentale. Il secondo invece avvenne molto più a est e sancì la nascita della super-potenza che avrebbe conteso proprio agli USA il ruolo di leader mondiale. Stiamo parlando ovviamente della Rivoluzione Russa!

Nel 1917 la Russia era un Paese arretrato e sull'orlo del collasso. La partecipazione alla Prima Guerra Mondiale non fece che peggiorare la situazione poiché oltre alla fame e agli sforzi per sostentare il numeroso (ma molto male addestrato) esercito, la Russia continuava a macinare pesanti sconfitte. Ipa-agency Fu un segnale decisivo! Se non ci fossero stati i bolscevichi... Fu molto accidentato, per nulla predeterminato, continuamente insidiato da eventi imprevisti e imprevedibili, il cammino di Lenin per arrivare alla conquista bolscevica del potere, alla proclamazione del primo Stato comunista della storia, alla vittoria nella guerra civile, alla costruzione del primo regime a partito unico e alla successiva proliferazione di partiti comunisti in tutto il mondo, che attraverso la Terza Internazionale divennero fedeli sodali della Russia sovietica e dei suoi governanti totalitari per oltre mezzo secolo.

Se non ci fossero stati i bolscevichi...

All’inizio del 1917, a quarantasette anni, Lenin malinconicamente pensava che non avrebbe mai visto scoppiare la rivoluzione socialista che da trent’anni considerava inevitabile. E quando arrivò alla Stazione Finlandia di Pietrogrado, la notte del 3 aprile, non aveva un piano prestabilito di azione per conquistare il potere, salvo la sua feroce determinazione a conquistarlo dopo oltre trent’anni di attesa e di preparazione alla rivoluzione. La Rivoluzione d'Ottobre: un centenario scomodo e le risorse della rete.

Abstract Il centenario della Rivoluzione d’Ottobre, ignorato politicamente nella Russia di Putin, ha invece offerto, sia in Europa che in America, l’occasione opportuna per approfondirne la conoscenza.

La Rivoluzione d'Ottobre: un centenario scomodo e le risorse della rete

Numerose sono state le iniziative culturali promosse da musei e da altri enti pubblici o privati. Tra i diversi temi affrontati, ricorrente è quello dell’arte (pittura, grafica, fotografia, cinema), non solo per evidenti ragioni espositive/narrative, ma anche, e soprattutto, per il ruolo che essa ha svolto nel processo rivoluzionario. Con questo articolo, l’autore vuole fornire un quadro informativo dei principali eventi che hanno caratterizzato a livello mondiale (Russia, Europa, America) il centenario della Rivoluzione d’Ottobre, con particolare riferimento all’Italia, ed anche proporre una selezione delle risorse documentali inerenti ai fatti del 1917 (con relative conseguenze e sviluppi successivi) presenti in rete alla data del 20 novembre 2017.

Le commemorazioni in Russia “1917. Dieci libri sulla Rivoluzione russa - Radio Popolare. A cento anni dalla Rivoluzione russa, il saggista e scrittore Francesco Cataluccio propone dieci libri che raccontano, approfondiscono, interpretano gli avvenimenti che sconvolsero il mondo.

Dieci libri sulla Rivoluzione russa - Radio Popolare

Ecco la sua scelta. L'Internazionale. L'Internazionale (francese L'Internationale) è la più famosa canzone socialista e comunista.

L'Internazionale

Dalla fine del XIX secolo è stato adottato come inno dalla Seconda Internazionale, da non confondere con l'attuale Internazionale Socialista. Composizione[modifica | modifica wikitesto] L'Internazionale divenne l'inno del socialismo di ispirazione rivoluzionaria internazionale, come specifica il suo ritornello: C'est la lutte finale / Groupons-nous et demain / L'Internationale / Sera le genre humain. ("È la lotta finale / Raggruppiamoci e domani / l'Internazionale / Sarà il genere umano"). La canzone è stata tradotta in innumerevoli lingue, e tradizionalmente è cantata col pugno destro alzato in segno di saluto. Testo[modifica | modifica wikitesto] Di seguito l'originale, con una traduzione letterale in italiano (non in uso): Testo classico in italiano[modifica | modifica wikitesto] Versione cantata in italiano con testo classico Compagni avanti, il gran Partito noi siamo dei lavoratori.