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Imparare a cercare su Google in 5 mosse ~

Imparare a cercare su Google in 5 mosse ~
Il comandamento numero uno dell’insegnante che lavora con la Rete dovrebbe essere: “Non darò per scontata la capacità di cercare informazioni su Internet“ Il peccato collegato al suddetto comandamento affonda le sue radici in due fattori: si crede che chiunque sappia utilizzare un motore di ricerca; noi stessi crediamo di saperlo utilizzare correttamente. In realtà i nostri alunni difficilmente sanno come utilizzare al meglio questo straordinario strumento, e spesso e volentieri anche noi non sappiamo come aiutarli a trovare le migliori informazioni possibili. Non è assolutamente un compito da sottovalutare. Avete mai sentito parlare di information overload? “Provare ad ottenere informazioni da Internet può essere come provare a bere un bicchiere d’acqua da un idrante“ Senza nessuno che insegni loro come fare ad operare una ricerca, i nostri alunni saranno tanti stolti in fila per dissetarsi con un idrante che getta fuori sempre più acqua. Related:  didatticavincenzobellinaDidattica

Come fare una ricerca senza copiare da Wikipedia Non è facile fare una ricerca degna di questo nome, senza raccattare brani qua e là o, peggio ancora, copiando da Wikipedia. Se è vero che l’avanzata della Rete, con i suoi annessi e connessi, può dare l’impressione di un’accessibilità delle informazioni molto maggiore rispetto al passato, bisogna anche considerare che non sempre le notizie reperibili sul Web sono organizzate in maniera strutturata e talvolta risultano perfino inesatte. Per questo motivo, ancora oggi la “ricerca scolastica” non è inadeguata come compito da assegnare, e non è così facile realizzare una buona ricerca. Ma quali sono i passi più giusti per fare una ricerca adeguata e personale? 1. 2. 3. 4. [I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi. Leggete la nostra Webzine Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube] 5. 6. 7.

Come, dove, quando studiare? Una bussola per lo studente ... Scombussolato! Per chi deve affrontare esami o per chi, per un motivo o per un altro, è alle prese con lo studio.Tre mappe in cui trovare indicazioni utili sul metodo di studio. In particolare rispondono a tre importanti quesiti che, in genere, qualsiasi studente arriva a porsi: - Quando è meglio studiare? Con quale stato d'animo è meglio approcciare allo studio,?Quante pause è giusto fare e di che lunghezza? - Quanto studiare? - Dove Studiare? Copyrights 2014 - Guamodì Scuola E' vietata la riproduzione, anche parziale, delle informazioni qui contenute. E' consentita la sola segnalazione tramite link. Come preparare una classe al cooperative learning ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Letto: 68931 volte Schookit prodotto da: Comunità scolastica In un tweet: Il cooperative learning è una modalità di apprendimento in gruppo, con interdipendenza positiva tra i membri, strutturata per raggiungere un comune(...) Azione #31 – Una galleria per la raccolta di pratiche Formazione 6 maggio, 2016 Introduzione Autore: A cura dell’animatrice digitale Daniela di Donato @Dandiddi, dandido@gmail.com Destinatari: Docenti curricolari, docenti specializzati, Animatore digitale e Team dell’innovazioneTipologia di scuola a cui è diretto: dalla terza elementare in poi Descrizione. Network e partnership: Come e quali soggetti interni alla scuola o esterni puoi coinvolgere per svolgere questa attività? Come procedere 1Pianificare attività che facilitino una relazione studente-studente La classe tradizionale è incentrata sulla relazione studente-docente o studente-compito. 5Far lavorare gli studenti a coppie Il primo aggregato di studenti è la coppia. Costi e risorse Link Utili for.indire.it Valutazione

PORTALI, RIVISTE E SERVIZI PER LA SCUOLA Autonomia e dirigenza Educazione&scuola Informazioni sul mondo della scuola Iter Dal sito Treccani scuola cultura e società Fuoriregistro Graffinrete Editoria on line Notizie della Scuola La Repubblica scuola Quotidiano La rivista della scuola La tecnica della scuola Tuttoscuola Rivista mensile per insegnanti, genitori e studenti Pedagogika A metà tra la rivista e il portale. OnLynx Riflessioni su multimedia, ipertesti e Internet. Caffe'Europa Un ricco serbatoio di articoli e non solo. Mondo digitale Rivista dell'AICA, Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico Risposte Mensile dedicato alla disabilità, con anche una sezione specifica per la scuola. Storia in Network Rivista di Storia e di libri, mensile di ricerca per appassionati e studenti. Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti Il CIDI è una associazione di insegnanti appartenenti a vari ordini di scuola e di provenienti da diverse discipline. Scuoladibase.it Scuolaonline Prof.!

Come insegnare agli studenti a valutare le fonti online Terzo giorno di Summer school a Jesi. Nei precedenti articoli, disponibili qui (primo giorno - secondo giorno), vi ho raccontato con tanta passione ed interesse le prime lezioni di Dianora Bardi. Oggi abbiamo lavorato principalmente su due importanti temi: come scegliere le fonti online e come valutare le competenze. Anche questa volta le formatrici di Impara Digitale, Aurora Mangiarotti, Marcella Jacono e Rosangela Mapelli ci hanno guidato durante i “lavori”, sempre a gruppi, dandoci forti stimoli e giuste indicazioni. Ecco cosa abbiamo imparato La scelta delle fonti sul web deve essere effettuata in modo rigoroso considerando i seguenti descrittori: autorevolezza, progetto, contenuto, grafica, struttura e manifattura. Dopo aver scelto i siti affidabili, come catalogarli? Torniamo al nostro lavoro di gruppo… Per la scuola secondaria di primo grado, il compito è stato questo: secondo il metodo della classe scomposta, gli alunni ricercano un testo storico riguardante la scuola pitagorica.

Creare e Gestire Lezioni, Quizzes, Discussioni con i Video Un repertorio Didattico Pronto per l'Uso L'enorme quantità di video pubblicati sul web offre enormi opportunità dal punto di vista educativo. La visione in presenza o online di video a supporto del processo didattico, è solo la più elementare e ovvia di queste. Accanto alla possibilità di realizzare da soli e a partire da zero i propri video, vi è anche quella di sfruttare i video già presenti in rete e che costituiscono un repertorio didattico dall'enorme potenziale, basterebbe poterli modificare e adattare alle esigenze di docenti e studenti, per poterli utilizzare con profitto nel processo formativo. Il Problema: come Modificare i Video trovati sul Web per Integrarli nel Processo Formativo? Immaginiamo di avere individuato, tra i filmati pubblicati nei vari social network dedicati alla condivisione di video, alcuni che sono particolarmente indicati per la nostra attività di insegnamento, Quali opportunità ci si aprirebbero se potessimo renderli interattivi? 1. Recensioni Zaption Zaption

Lettera ai docenti di lettere: 10 piccoli consigli | La risposta di ScuolaTwain.it Quello che state per leggere è il secondo di tre contributi firmati da Matteo Righetto ovvero una lettera aperta agli insegnanti che si propone di offrire qualche piccolo consiglio a proposito di un argomento che sta alla base del progetto Scuola Twain, riavvicinare le giovani generazioni alla lettura. Domani verrà pubblicata la terza parte ed ultima parte. 1 – Leggete di più. Per prima cosa, cari colleghi, iniziate voi, a leggere di più. 2 – Amate i vostri alunni. Parola chiave: empatia. Questi insegnanti non hanno nessuna probabilità (0%) di insegnare alcunché a nessuno dei loro studenti. Rispettate il loro mondo, siate curiosi di conoscerlo e comprenderlo. 3 – Ad ognuno il suo libro. Invitateli a leggere più libri, ma cercate di consigliare quelli giusti per loro. Fate poi capire ai vostri studenti che per apprezzare un buon libro bisogna trovare il tempo da dedicargli e la giusta attenzione. 4- Leggete di più in classe e leggete voi. 5 – Fateli divertire! 6 – Fate vivere le storie.

Perché paghiamo i matematici puri? | Italia Unita per la Scienza o i molti usi dell’inutile Potete trovare il post originale, in inglese, qui: Why do we pay pure mathematicians? – Math with bad drawings. Una delle gioie dell’essere sposato con una matematica pura – a parte trovare quaderni macchiati di caffè pieni zeppi di integrali abbandonati in giro per casa – è sentirla cercare di spiegare il suo lavoro ad altre persone. “Ci sono…ehm…molti computer?” “Scrivi molte equazioni? “Lavori con numeri davvero grandi?” No, a volte e no. Comunque, le domande non la infastidiscono. Quindi, ecco il flebile tentativo di un insegnante di spiegare la professione, per conto di tutti i matematici puri là fuori. D: Allora cos’è la matematica pura? R: Immaginatevi la matematica come un grosso Yin-Yang, ma invece che luce contro ombra o fuoco contro acqua metteteci “pura” contro “applicata” D: Quindi se “applicata” significa utile non ne segue che “pura” debba voler dire… R: Inutile? D: L’hai detto tu, non io La matematica pura non si preoccupa delle sue applicazioni. Già

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