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Med | Blog | DA CATFISH A HER Home » novembre Abstract italiano L’ampia diffusione che i social network e le tecnologie di rete stanno avendo anche nella costruzione di relazioni online pone una serie di interrogativi sulla natura dei nostri rapporti affettivi e romantici, su cosa ci aspettiamo da questi e su come si ripercuotono sulla nostra vita quotidiana. Per vedere l’articolo bisogna registrarsi!

Il cinema in cartella: guardare i film a scuola per imparare a pensare «Ho insegnato storia per quarant’anni. E ho sempre cercato di spiegare ai ragazzi che cos’è la guerra. Senza mai riuscirci veramente. Fabio Mantegazza, insegnante di lettere della scuola secondaria di primo grado, è un esperto di cinema. «Gli insegnanti possono utilizzare il cinema sostanzialmente in tre modi differenti. Per una classe di preadolescenti è perfetto, ad esempio, Stand by me, il film del 1986 diretto da Rob Reiner e tratto da un racconto di Stephen King. «Il cinema ha caratteristiche peculiari che lo rendono ovviamente diverso dalla pagina scritta» spiega Fabio Mantegazza. Il grosso del lavoro, secondo Fabio Mantegazza, va fatto dopo la proiezione. «Non chiedo mai ai ragazzi se il film è piaciuto. Naturalmente il professore poi chiede ai ragazzi di spiegare perché si sono posizionati esattamente in quel posto, ottenendo giustificazioni dei loro giudizi certamente molto più complesse di un banale «Mi è piaciuto».

Occhio alla Parrocchia Home page del sito nazionale del MED Netiquette - Regole di comportamento online A differenza delle chat, i social media offrono maggiori occasioni di interazione con amici e conoscenti. Occorrono quindi un ulteriore grado di controllo e una certa conoscenza della piattaforma. Ricorda sempre di personalizzare le regole di sicurezza e quelle della privacy di entrambi gli account, così che solo gli amici e un gruppo selezionato di persone abbiano il diritto di visualizzare i vostri post. Non fare questa operazione di nascosto, ma coinvolgi il tuo bambino e spiegagli l'importanza della tua decisione. Discutete insieme e analizzate gli aspetti che differenziano le chat dai social media, ampliando anche la Netiquette richiesta in questo ambito: Rifletti sempre con attenzione su quali foto vuoi condividere: in futuro potrebbero rivelarsi imbarazzanti? Anche se il tuo bambino dovesse vivere qualche esperienza negativa all'inizio, mantieni la calma e affronta il problema insieme a lui.

Media Education - Sicuri In ReteSicuri In Rete La Media Education è una prospettiva disciplinare impegnata nella riflessione sui media come oggetto, strumento e spazio del processo educativo, integrando i contributi delle Scienze dell’Educazione e delle Scienze della Comunicazione. La Media Education offre alla scuola l’opportunità di farsi carico dell’impegno pedagogico nei confronti delle nuove tecnologie e di tutti i media in generale. E si basa su un presupposto fondamentale: strumenti mediatici attuali non solo informano e amplificano i fatti, ma propongono valori e modelli di comportamento, nuove modalità di comunicazione, socializzazione e apprendimento. La Media Education viene messa in pratica sia utilizzando nuovi strumenti multimediali all’interno della didattica (Internet, telefonini, ecc..), che riflettendo su di essi. Educare ai mediaOvvero: considerare le tecnologie come tema della didattica, in un processo di alfabetizzazione reciproca tra docenti e studenti (che, tecnicamente, possono saperne più di noi).

Studenti in formazione: l’uso del forum nella didattica universitaria I messaggi sono stati suddivisi inizialmente in base alle categorie e successivamente in base al fatto che riguardassero l’obiettivo o le strategie dell’ipermedia. La lettura ed interpretazione di questi dati è stata fatta partendo dal presupposto che secondo Bereiter e Scardamalia (1993) la competenza professionale si sviluppa non soltanto tramite l’esperienza, ma in maniera rilevante tramite la capacità di ragionare criticamente sui problemi che emergono nella professione; con l’esperienza si acquisiscono routines, mentre con l’analisi critica dei problemi si pongono come oggetto le routines stesse, articolando più strategie adatte alla situazione. Secondo questi studiosi, l’atteggiamento orientato criticamente verso la competenza può essere sviluppato già all’inizio della carriera professionale (secondo gli autori la differenza tra esperto e inesperto emerge quando comunque la strategia non è adatta).

MEDIA EDUCATION ED ESERCITAZIONI AUDIOVISIVE | Nuovi occhi per i media di Deborah Bandini Cos’è la media education? Come si può insegnare il linguaggio dei media nelle scuole? Con il termine media education si vuole indicare un’attività educativa e didattica che sia in grado non solo di accrescere negli alunni le competenze comunicative necessarie per capire e conoscere i diversi media e le loro caratteristiche, ma anche di sviluppare una padronanza delle tecniche che sono necessarie per la loro produzione. Questo tipo di conoscenza dei meccanismi che regolano la comunicazione mediatica è, inoltre, molto utile al fine di stimolare la comprensione critica dei mezzi di comunicazione e mettere gli studenti nella condizione di produrre testi utilizzando i linguaggi e le tecnologie dei media. I media sono dotati di un forte potere ideologico e dimostrano molto bene come la realtà possa essere manipolata. Come si attua in Italia la media education nelle scuole in particolare per quel che riguarda il linguaggio audiovisivo?

Cosa imparano online i ragazzi: le competenze digitali ignorate dalla Scuola Il tema delle competenze digitali è oggetto di attenzione continua da parte delle istituzioni, del mondo della ricerca e della scuola. Diversi framework (Digcomp 2.1; Entrecomp; Global competence framework; Social and Emotional Skills framework) sono stati sviluppati negli ultimi anni per definire, individuare, analizzare, misurare il livello delle competenze informali, non solo quelle digitali, nel tentativo di fornire un quadro chiaro e un’architettura di orientamento a coloro che, di vario modo, si occupano di formazione e sviluppo del capitale umano. Altrettanta attenzione è focalizzata sulle analisi empiriche che mirano a “misurare” il livello delle diverse competenze negli adulti e soprattutto nei ragazzi: Iordache et al. (2017) per esempio, individuano ben 13 studi, nel decennio 2004-2014, legati all’analisi e misurazione delle competenze digitali. Fig 1: l’approccio teorico del Connected Learning (Ito et al. 2013) Il progetto europeo “Transmedia Literacy” Il “Teacher’s kit”

Internetopoli, alla scoperta della Rete Digital IQ: ottieni online una certificazione gratuita delle tue competenze e attitudini digitali In un mondo sempre più informatizzato, possedere adeguate competenze e attitudini digitali può fare la differenza tra riuscire a ottenere un posto di lavoro e, invece, dover continuare a cercarlo. Le aziende, infatti, vanno alla ricerca di candidati che sappiano "muoversi" tra smartphone, PC e altri dispositivi digitali, senza che sia necessario un ulteriore periodo di specializzazione e formazione. Saper valutare le proprie competenze digitali (e, soprattutto, saperle "vendere" agli interlocutori che ci si trova di fronte) è fondamentale per entrare nel mondo del lavoro con il piede giusto. Una possibile soluzione a queste problematiche è offerta da Digital IQ. Che cos'è Digital IQ Parte del progetto #getdigital di Fastweb, Digital IQ permette di valutare le proprie competenze e attitudini digitali rispondendo a una serie di quiz e test divisi in varie aree tematiche. Come è strutturato Digital IQ Come valutare le competenze digitali su Digital IQ

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