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Educazione Civica Digitale

Educazione Civica Digitale
Gli studenti attualmente a scuola sono indubbiamente la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi e non possono essere lasciati soli nella gestione dei profondi cambiamenti offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione. Questo è a maggior ragione valido se consideriamo che le stesse tecnologie, di cui gli studenti sono intensi fruitori, sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti. Le tecnologie hanno ramificazioni profonde per istituzioni, organizzazioni, norme sociali e persino valori fino a poco tempo fa considerati immutabili: siamo di fronte quindi a un cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni a causa della crescita esponenziale di connessioni e interazioni, che non può essere ignorato. Per educazione civica digitale non si intende quindi una riconversione dell’educazione civica ai tempi della rivoluzione digitale.

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Syllabus ECDL Computer Essentials | Concetti di base del computer Il modulo riguarda le competenze fondamentali per l'uso del computer, come la gestione dei file e delle cartelle, e i concetti di informatica di base: hardware, software, reti e sicurezza. Il modulo Computer Essentials è l’evoluzione dei moduli: “Concetti di base dell'ICT” e “Uso del computer e gestione dei file" (Moduli 1 e 2 dell’ECDL Core). Online Essentials | Concetti di base della rete Il modulo riguarda i concetti e le competenze fondamentali necessari alla navigazione sulla rete, a un’efficace metodologia di ricerca delle informazioni, alla comunicazione online e all’uso della posta elettronica. Word Processing | Elaborazione testi Un'antropologia digitale per capire i social media Si sentono spesso affermazioni apocalittiche sull'impatto di Facebook e Twitter sulla nostra vita, per esempio che abbiamo perso la capacità di creare vere amicizie. Ma l'impatto dei social media può essere radicalmente diverso a seconda della comunità in cui si vive e l'unico modo per capirlo è una nuova antropologia digitaledi Daniel Miller / Scientific American Il termine antropologia digitale suona come una contraddizione in termini. Una disciplina che tipicamente dipende da mesi di osservazione paziente e qualitativa, e che è stata concepita per lo studio di società su piccola scala, come potrebbe contribuire a comprendere lo straordinario dinamismo della nostra vita digitale? La risposta è che spesso sentiamo affermazioni generiche sull'impatto dei social media, per esempio che abbiamo perso la nostra capacità di creare una vera amicizia o che i nostri cervelli si stanno riducendo. anche che, nel comporre i suoi post, riconosceva di fronte a se stesso quegli sviluppi.

Cos'è il Curriculum di educazione civica digitale e perché serve alle scuole e all'Italia Si ricorda spesso come il tema dell’innovazione non sia sufficientemente “politico” per meritare attenzione nel dibattito pubblico. In Italia in particolare, una scarsa domanda generalizzata di digitale continua a stimolare risposte politiche estremamente conservative, legate ad un’idea di tecnologia spesso incentrata su esternalità negative e rischi. I rischi e le esternalità negative esistono di certo, e sono ben visibili in tutto il mondo, non solo in Italia. DigCompEdu: il docente della scuola digitale Abbiamo da dicembre 2017 la versione definitiva del quadro di competenza DigCompEdu il documento che descrive le competenze di cui deve essere in possesso chi insegna: un documento che è diretta espressione della Commissione Europea (che ha commissionato il lavoro al suo Centro di Ricerca – JRC, Joint Research Center), un documento che recepisce in modo maturo la conoscenza ormai patrimonio delle tante esperienze di Scuola Innovativa digitale realizzate dal mondo della Ricerca e della Scuola. La versione definitiva del framework DigCompEdu riporta tutti gli elementi distintivi descritti nell’articolo comparso su questa rivista a luglio 2017 e modifica in modo sostanziale solo un elemento, quello dell’area di competenza sull’impegno professionale del docente (Professional Engagement) da cui è stata “stornata” la competenza di “gestire dati digitali”. Leggi: Competenze digitali, dall’Europa all’Italia la strategia per uscire dall’emergenza

Come formare cittadini nel mondo del Digitale La scuola (digitale) del XXI secolo Tutti, se competenti, abbiamo l’opportunità di agire da attori proattivi e cogliere le opportunità dei cambiamenti che caratterizzano i nostri tempi. La scuola è il luogo in cui formare a vivere il cambiamento, esercitare attivamente la cittadinanza (digitale), immaginare soluzioni innovative, ascoltare, accogliere, anticipare i bisogni. Il “racconto della conoscenza” cede il passo al fare, all’apprendere attraverso la scoperta, alla partecipazione, all’elaborazione critica e creativa attraverso la facilitazione degli strumenti e degli ambienti digitali.

Perche le fiabe? La fiaba, ha una valenza formativa ed educativa, non è un genere letterario semplicemente di intrattenimento, ma contribuisce alla crescita psicologica del bambino. La fiaba è un genere letterario universale, caratterizzato da una struttura narrativa lineare, che trasmette stabilità e sicurezza, due elementi fondamentali nell’età evolutiva dei bambini. La fiaba, se proposta in maniera corretta permette di: Possibili attività da realizzare con la classe: Lettura delle fiabe tradizionali in classe e rappresentazione multimediale (immagini, audio). Modificare la storia delle fiabe anche in modo creativo. SIC - Educazione Civica Digitale Gli studenti attualmente a scuola sono indubbiamente la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi e non possono essere lasciati soli nella gestione dei profondi cambiamenti offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione. Questo è a maggior ragione valido se consideriamo che le stesse tecnologie, di cui gli studenti sono intensi fruitori, sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti. Le tecnologie hanno ramificazioni profonde per istituzioni, organizzazioni, norme sociali e persino valori fino a poco tempo fa considerati immutabili: siamo di fronte quindi a un cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni a causa della crescita esponenziale di connessioni e interazioni, che non può essere ignorato. Per educazione civica digitale non si intende quindi una riconversione dell’educazione civica ai tempi della rivoluzione digitale.

Condivido - Il progetto di Parole O_stili per le scuole Al centro dell’evento ci sarà il Manifesto della comunicazione non ostile, il quale verrà raccontato, commentato e discusso dai giovani con il supporto di importanti e noti personaggi. Alle ore 09:30/9:45 vi consigliamo di connettervi a questa pagina o di iscrivervi al nostro canale YouTube, così da farvi trovare preparati. Ore 10:00 è l’ora delle ricreazione ma anche l’inizio della diretta quindi, pronti panini e merende e via all’inizio dell’evento! Si susseguiranno sul palco dell'UniCredit Pavillion di Milano, e su quelli di Trieste, Matera e Cagliari numerosi ospiti, tra questi: • Franco Baresi, Brand Ambassador dell’A.C. A condurre l’evento Paolo Ruffini, attore e comico.

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