Classi capovolte. Un libro e alcune domande
Un libro e un metodo Marco Maglioni e Fabio Biscaro sono due insegnanti, il primo insegna chimica a Roma, il secondo informatica a Treviso. Insieme hanno scritto La classe capovolta. Innovare la didattica con la flipped classroom, Erickson, Trento 2016, con una prefazione di Tullio De Mauro, da poco scomparso. L'insegnamento capovolto prevede, come è noto, che gli alunni entrino in classe già informati dell'argomento che verrà trattato. Questo il metodo, in breve. Un metodo di moda Il metodo delle classi capovolte sta dilagando rapidamente. Credo che la fortuna del metodo consista nella sua apparente chiarezza e facilità d'applicazione: basterebbe cambiare l'ordine dei fattori (presentazione dei contenuti a casa, attività di studio in classe) per trasformare la didattica frontale “istruttivista” in ”costruttivista”; nonché nella sua apparente praticità: inviando per video la lezione si guadagna molto tempo per lavorare in classe e assistere gli studenti nello studio. Certo.
Tempo di… Decalogo Tecnologico | Next Learning
La tecnologia è meravigliosa: usiamola bene e consapevolmente! Il perché di una scelta… Vorrei tranquillizzare tutti: non ho ricevuto nessuna investitura né tanto meno alcuna chiamata dall’alto per questo breve lavoro che ho chiamato decalogo tecnologico, insomma non voglio certo competere con patriarchi & co! Mi piace scherzare, è evidente, e quanto ho scritto (adoro anche tutto ciò che è di origine greca per cui non potevo non usare il termine decalogo) è solo frutto di considerazioni maturate tra serio e faceto nel corso degli anni su aspetti che un tempo mi preoccupavano assai per cui ho pensato che potessero servire anche a rassicurare in seguito coloro che volevano fruire della tecnologia. Preciso che per la mia forma mentis nonché per la mia formazione è inevitabile e del tutto naturale che io mi ritrovi sempre ad associare la tecnologia (e non solo) a narrazione e skeuomorfismo, come si evince dal decalogo proposto. Il Decalogo Tecnologico L'Autore Annarella Perra Vai all'Autore
Il "circle-time": un utile strumento per insegnanti e alunni.
In un momento di grande fervore per il mondo della scuola, si fa strada la spiacevole sensazione che molto e sempre più si punti l’occhio sulla valutazione, sia degli alunni che degli insegnati (penso, per esempio, alle prove INVALSI, così come alla “selezione” dei docenti prevista dalla riforma Giannini-Renzi), perdendo di vista l’importanza della formazione. Ossia, tanta attenzione alla performance ma poca al processo. E’ palpabile il malcontento dei diversi attori in gioco: in primo luogo insegnanti, alunni e genitori. E come non capirvi?! Una domanda a cui voglio oggi rispondere è: quali strumenti operativi possono poi promuovere il “buon risultato”, di insegnanti e alunni, tenendo conto della complessità del sistema – scuola? Se sei un insegnante saprai bene che le “nuove classi” sono ricche di molte diversità da “tenere insieme” e, sicuramente, ti sarai confrontato quotidianamente con problematiche quali: Oggi voglio presentarvene una: il circle-time!
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Cyberbullismo: che cosa dice la legge | Intervista a Vincenzo Vetere (ACBS) | iSchool | StartupItalia!
La legge istituisce, inoltre, un tavolo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinato dal MIUR, con il compito di redigere un piano di azione integrato e di realizzare un sistema di raccolta dati per il monitoraggio, anche con il supporto della Polizia Postale e delle Comunicazioni e delle altre Forze dell’Ordine. Il piano sarà integrato con un codice di co-regolamentazione cui dovranno attenersi gli operatori della Rete e dei social. Grande attenzione è data alla formazione del personale scolastico e di un docente che diventa il referente con i vari organi e associazioni. Sono anche definiti gli obblighi del dirigente scolastico, che qualora sia a conoscenza di fatti di cyberbullismo, deve informare in modo tempestivo la famiglia e attivare adeguate azioni di carattere educativo. Le linee guida per le scuole. Al via l’iniziativa “Generazioni connesse” Parla il presidente di ACBS, Vincenzo Vetere: “Fiducioso per il futuro”
54 Flipped Classroom Tools For Teachers And Students -
54 Flipped Classroom Tools For Teachers And Students by TeachThought Staff The flipped classroom has continued to enjoy momentum years after its introduction, speaking to its flexible nature, and to the need for a real change in thinking in how we think of time and space in education. Technology has been, more than anything else, the catalyst for the flipped movement. With YouTube now nearly as ubiquitous as the television in many homes, access to video content is more seamless than ever. Further, teachers have taken advantage of not just video channels but a collective video literacy to realize the potential of flipping the classroom. Below is a list 54 flipped classrooms tools for teachers and students–both equally important because in a flipped classroom, both teachers and students are consistently interacting with technology, often independently and asynchronously. 54 Flipped Classroom Tools For Teachers And Students
Tra BYOD, classi virtuali e classi senza aula: soluzioni innovative per una didattica efficace – BRICKS
di Vittoria Paradisi e Paolo Olivieri I.C. Giacomo Leopardi – Saltara (PU) scarica la versione PDF del lavoro Con il Byod prende il via la “rivoluzione digitale”. Allargare l’ambiente di apprendimento e renderlo più flessibile e maggiormente rispondente alle esigenze di alunni e docenti: questo l’obiettivo primario che ha guidato le scelte operate negli ultimi anni dalla nostra scuola, l’I.c. L’innovazione parte nell’anno scolastico 2012\2013, quando viene introdotto il metodo BYOD (bring your own device, ovvero ogni alunno porta il suo device a scuola) per realizzare il progetto classe digitale con il quale abbiamo inteso utilizzare le tecnologie nella sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento/apprendimento anche attraverso la trasformazione dell’ambiente di apprendimento. Abbiamo iniziato pertanto a puntare ad una didattica che sia davvero nuova ed efficace: laboratoriale, coinvolgente per i ragazzi, stimolante per i docenti. Il setting d’aula si adatta alle nuove esigenze.
Instructional Design, Pedagogia e Multimedia – Next Learning
Rimettiamo al centro la Didattica La recente proliferazione di applicativi e devices didattici è senza dubbio un’ottima opportunità pedagogica, a patto che si riesca ad individuare in modo preciso obiettivi, metodi e strategie didattiche coerenti, in altre parole è necessaria una visione pedagogica da un lato ed una corretta implementazione tecnologica dall’altro. La mancanza di una delle due componenti rischia di compromettere l’efficacia didattica dell’intero progetto educativo. La recente proliferazione di device multimediali, affiancata dalla diffusione di applicativi didattici, sono senza dubbio una ottima opportunità per la scuola italiana. Di che si tratta? Emiliano Onori