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Una ricerca su 376 milioni di utenti ci dice come leggiamo le notizie online 

Una ricerca su 376 milioni di utenti ci dice come leggiamo le notizie online 
In questo ultimo lavoro, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Science abbiamo analizzato il consumo delle news attraverso i social. Nei lavori precedenti abbiamo misurato l’effetto echo chamber (fenomeno di amplificazione di un'idea grazie alla sua diffusione in un sistema chiuso, ndr) sotto la spinta del confirmation bias (tendenza a discutere all'interno di sistemi chiusi di informazioni che già si conoscono, ndr). Come vengono lette le informazioni su Internet Le informazioni non sono processate in quanto vere, ma in quanto conformi ad una personale visione del mondo, a narrazioni. L’enorme vastità di fonti, versioni e contenuti su internet massimizza questo processo. Gli utenti su Facebook tendono a formare gruppi attorno a narrative condivise e insieme la fanno evolvere aggiungendo altri tasselli al puzzle. Come vengono lette invece le notizie dei giornali Questo ultimo lavoro va a completamento e generalizza i nostri risultati precedenti. Per approfondire:

http://www.agi.it/blog-italia/scienza/2017/03/06/news/come_leggiamo_notizie_online_fact_checking_giornalismo-1555199/

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ci cascano in tanti Nota: alcuni link sono intenzionalmente alterati aggiungendo “togliquesto-” all’indirizzo per non regalare clic a notizie errate e false. Avete sentito la notizia del gattino Pilù, che avrebbe ereditato un milione e mezzo di euro? Ne hanno parlato molti giornali nazionali e locali (per esempio Repubblica). E quella dell’eredità trovata in una cassetta di sicurezza a Lugano, in Svizzera, composta da quasi tre miliardi di lire italiane in banconote che però per la Banca d’Italia sono carta straccia? Questa ha avuto grande risonanza non solo in Italia (Il Giornale) ma anche, comprensibilmente, sulla stampa svizzera (per esempio Tio.ch e Rsi.ch).

Surplus cognitivo da uso di dispositivi tecnologici Solitamente si comincia al mattino appena svegli con un controllo veloce dello snartphone per verificare l’arrivo di eventuali messaggi SMS, WhatsApp o email. L’occhio offuscato è sufficiente a scorrere le icone colorate del display e a determinare quanto urgente possa essere fornire una rapida risposta o, al contrario, soprassedere. Facile immaginare che tutti i messaggi riceveranno una risposta, un modo per facilitare il risveglio di amici e conoscenti e l’esercizio mattutino dei loro occhi, anch’essi sicuramente offuscati. Probabilmente al mattino non si clicca su link o URL ricevuti ma, se lo si fa, la navigazione comincia rubandosi il tempo e il piacere della colazione. POV Headband workshop, performance, 2015

fake news BUFALA Lo sapevi che se aggiungi un bicchiere d’acqua alle patatine mentre le friggi diventano più croccanti? – bufale.net SHADOW | 13 dicembre 2016 | 0 | Bufala Ci segnalano i nostri contatti come stia girando sulle loro bacheche la seguente immagine (archiviata qui): Lo sapevi che? Il web ha creato l'élite dei lettori cosmopoliti Tra le tante nevrosi che possono affliggere la vita di un uomo, la mia è, tutto sommato, una delle più innocue. O almeno così mi auguro. Arreca al massimo un po’ di fastidio a chi, in quel momento, mi accompagna. La mia mania è questa: mi devo fermare davanti a ogni edicola. Ecco, l’ho detto. O almeno ralletnrare il passo così da poter dare un’occhiata alle rastrelliere e agli espositori, controllare le copertine delle riviste, scoprire le novità, qualche gustoso allegato, il primo fascicolo di una raccolta.

Il contenuto nuova moneta di scambio Hai mai pensato a cosa sarebbe il web senza contenuto? Il contenuto è il cuore dello scambio di valore tra te e il tuo utente, è l’argomento di vendita delle tue strategie, è quello che si presta a essere condiviso, interpretato, confutato, immaginato, modificato, sinesteticamente “sentito”. Voglio ragionare con te partendo dall’infografica, di qualche anno fa, di Ogilvy: «Content is the new currency» ovvero il content è la nuova moneta di scambio. Nell’infografica si argomenta il titolo con 5 motivazioni che possiamo schematizzare così: Il contenuto viene condiviso e scambiato per creare valoreIl contenuto serve per acquisire fiduciaIl contenuto costruisce legamiIl contenuto è un patrimonioIl contenuto catalizza e unisce persone con gli stessi interessi Se ci pensi è proprio quello che accade, giorno dopo giorno.

Una parola al giorno: griefing Una parola al giorno toglie il digital divide di torno. Vi ho parlato più volte di troll e trolling, del gusto talvolta perverso di intervenire a gamba tesa nelle discussioni online, quasi sempre a sproposito. Il troll – in sintesi – vive per accendere fuochi e alimentarli con la benzina, ovvero fa flaming. Squid: sticker e appunti, l'app sceglie le notizie in base ai tuoi gusti I GIOVANISSIMI non leggono i giornali. È un dato di fatto confermato ogni anno dai numeri sulla diffusione della stampa. Anche le news online non li attirano particolarmente e uno dei pochi canali che può fare da traino sono le app. Tra i grandi aggregatori di notizie nessuno, a parte forse Feedly, ha puntato in particolare sui millennials. Ma a pensarci è stata Squid, applicazione per Android e iOs lanciata in Italia e in altri sei Paesi da sei giovani intraprendenti, tutti di nazionalità diverse, tra cui l’italiana Giulia Ranuzzi de Bianchi. Accattivante nella grafica, semplicissima da usare, è una sorta di Snapchat delle news.

Content curation: organizzare e creare contenuti digitali – Didattica col Web 2.0 In Inglese Content Curation definisce l’attività di trovare, organizzare, annotare e condividere contenuti digitali ritenuti rilevanti e/o interessanti, sia relativi a un argomento specifico oppure un ambito, un pubblico di destinatari o segmento di mercato precisi. La Content Curation quindi si prospetta come strumento interessante e addirittura strategico per condividere informazioni, veicolare notizie, contenuti didattici. Di seguito propongo una serie di strumenti e siti web utili che potrebbero rivelarsi interessanti e gradevoli da adottare, sia a livello personale che in classe.Addict-o-matic – Permette di ricercare i migliori siti sul web, le ultime notizie, post blog, video e immagini.Curata – Curata è il fornitore principale di tutto il software per content curation per il marketing. Mi piace: Mi piace Caricamento...

"L'82 per cento degli italiani non sa riconoscere una bufala sul web" GLI ITALIANI non si fidano dei social e non sono in grado di distinguere sul web una bufala da una notizia affidabile. È la fotografia del Paese che emerge dal rapporto "Infosfera", realizzato dal gruppo di ricerca sui mezzi di comunicazione di massa dell'università Suor Orsola Benincasa, guidato da Umberto Costantini, docente di Teoria e tecniche delle analisi di mercato, ed Eugenio Iorio, docente di Social media marketing. Secondo lo studio l'87% degli italiani non crede nei social network come fonte di notizie credibili, mentre l'82% non è in grado di riconoscere una bufala che circola sul web. • TANTO USO, POCA FIDUCIA Gli italiani sono iperconnessi eppure si fidano poco del web e dei social. Per l'87,24 per cento degli italiani Facebook e compagni non offrono più opportunità di apprendere notizie credibili, ma per gli utenti questo non sembra costituire un problema.

lavori degli studenti Un percorso sulla didattica per competenze articolato in 6 passi per comprendere cosa sia, come possa essere implementata nella didattica e documentarsi sui temi e problemi che l'approccio per competenze chiama in causa. Ho scelto contributi di autori che per autorevolezza, chiarezza espositiva, ricchezza e completezza delle informazioni, potessero fornire un itinerario introduttivo al tema. Non sempre concordo con tutto quello che viene sostenuto in questi interventi intorno alle competenze, ma penso anche che tutti offrono spunti interessanti e stimolanti.

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