Medialog: Coding Time - Rivoltella Negli ultimi mesi il CREMIT, il centro di ricerca che dirigo in Università Cattolica, si è trovato coinvolto in alcuni progetti di ricerca e formazione che ruotano attorno al Coding. Penso in particolare alla ricerca SMART Coding, condotta insieme all’INDIRE e diretta a verificare le rappresentazioni degli insegnanti, degli studenti e dei loro genitori in materia di coding, e al progetto It’s Coding time che vede coinvolta una grossa rete di scuole della provincia di Parma e nel quale il CREMIT è impegntao, insieme al Servizio Marconi dell’USR Emilia Romagna e alla cooperativa Officine on/off di Parma, in un doppio percorso, di formazione degli insegnanti e ancora una volta di ricerca sul senso e l’efficacia del fare coding in classe. Da Scratch ai FabLab Coding, se lo traducessimo letteralmente dall’inglese, vorrebbe dire “fare codice”. Prepararsi al futuro e pensare con stile A cosa può servire portare in scuola tutto questo? La prima di queste motivazioni è funzionalistica.
IL PENSIERO COMPUTAZIONALE by Gabry Sergi on Prezi Blockly ovvero il Fratello Maggiore di Scratch Molti colleghi delle scuole secondarie che in questo periodo si sono avvicinati al coding mi hanno chiesto un “sostituto” di Scratch. In altri articoli ho già descritto le potenzialità di questo strumento e seppur ritengo che Scratch può comunque essere adattato a contesti (cicli) diversi, in questo breve articolo vi presento Blockly. Ma cosa sono i Blockly Games? I Blockly Games (si accede da qui) sono appunto una serie di giochi educativi (7 in tutto) creati da Google per insegnare la programmazione. Possono essere utilizzati sia dagli alunni che hanno già una buona esperienza con Scratch sia da chi parte da zero. Vediamoli meglio nel dettaglio: Puzzle: utile per chi non ha esperienza con la programmazione a blocchi. Una volta collegati per ciascun animale (blocco verde) i blocchi richiesti, cliccando su “controlla le risposte” sarà possibile avere un feedback immediato e procedere al game successivo. JavaScript è il linguaggio più utilizzato sul web per scrivere eventi dinamici. Blog
Link&Think: 5 parole chiave del pensiero computazionale di Enrico Nardelli Il termine "pensiero computazionale", dopo essere stato ufficialmente accettato nel mondo giuridico con la pubblicazione della legge 107/2015 ("La Buona Scuola") è entrato anche nella pratica didattica col Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), che ha riconosciuto attività di questo tipo come essenziali per la formazione degli studenti nell'era digitale. In particolare, l'Azione 17 del PNSD si propone di condurre ogni studente, nel corso dei prossimi tre anni, a svolgere 10 ore annuali di educazione al pensiero logico-computazionale. Si tratta quindi di un termine sempre più conosciuto, come testimonia il grafico della sua diffusione fornito da Google Trends. Diverse volte però mi accade di ricevere richieste di chiarificazioni del concetto, che tutti intuitivamente comprendono ha a che fare con la logica, il ragionamento e la risoluzione dei problemi, ma che non tutti sempre riescono a mettere esattamente a fuoco. Secondo aspetto: come gli spieghi le cose?
Code’s Cool – Programmare è forte! |Descrizione| |Blog| |Materiale| |AdesioneScuole| |Partner| |CodeWeek| Attivita’ in corso: Partecipa al MOOC di Programma il Futuro Le cose intorno a noi stanno cambiando in fretta. Code’s Cool è una comunità di apprendimento aperta e informale, che si avvale di strumenti online per coinvolgere bambini, ragazzi, famiglie, scuole, insegnanti, studenti e docenti universitari animati dal desiderio di programmare insieme e apprendere gli uni dagli altri. Code’s Cool Google Group. Code’s Cool Google Calendar. Code’s Cool Youtube Channel. Code’s Cool Facebook Group. Code’s Cool Facebook Page. #codesCool Twitter hashtag. Join.me. Scratch. Code’s Cool è un’iniziativa della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Informazione dell’Università di Urbino e dell’Associazione Culturale NeuNet, lanciata nel corso di un seminario l’11-12-13 alle 14:15. I video-log di tutti gli incontri online, le applicazioni sviluppate insieme e il relativo codice sorgente sono disponibili online.
Programmazione informatica (coding) nella scuola primaria digitale Il progetto è rivolto in particolare agli alunni della scuola primaria. L’obiettivo è quello di insegnare il coding, cioè la programmazione informatica, per passare ad un’informatica maker, oltre che consumer. Si parte da un’alfabetizzazione digitale, per arrivare allo sviluppo del pensiero computazionale, essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società e le tecnologie del futuro, non come consumatori passivi, ma come utenti attivi. Ma che cos’è il coding? Con il termine coding s’intende, in informatica, la stesura di un programma, cioè di una sequenza d’istruzioni che, eseguita da un calcolatore, dà vita alla maggior parte delle meraviglie digitali che usiamo quotidianamente. Mentre il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali, entrambi di valore generale.
Blockly Didattica digitale vs. didattica digitalizzata — Il digitale a scuola Didattica digitale vs. didattica digitalizzata C’è un articolo sul web che sta facendo parlare di sé, a proposito di didattica e tecnologie. Il titolo originale è “Digital vs Digitized Learning”, che in italiano si potrebbe rendere come “apprendimento digitale e digitalizzato”. Qual è la differenza tra questi due approcci didattici? L’infografica a supporto risulta abbastanza chiara: Anche in questo caso, una traduzione adattata alla realtà italiana potrebbe essere la seguente: Come è già evidente da queste tabelle, la digitalizzazione è una semplice traslazione di un metodo di lavoro dall’analogico al digitale. Sostituzione— cambia solo il supporto dei materiali, ma il metodo rimane identico: il libro di testo digitale al posto di quello cartaceo, la LIM usata come fosse una lavagna d’ardesia. Ampliamento — la tecnologia viene anche sfruttata come miglioramento funzionale: si usa dropbox invece che accumulare fogli, più o meno rilegati, in classe. Per saperne di più:
MOOC – Esercitazioni guidate online Un corso online aperto e gratuito che inizia giocando e ti guida allo sviluppo di vere e proprie applicazioni mobili. CodeWeek.it e “Code’s cool”, per iniziativa dell’Università di Urbino e di NeuNet, organizzano esercitazioni guidate online che possono essere seguite in diretta streaming o riusate successivamente. Ogni esercitazione è concepita per essere seguita da intere classi riunite in laboratorio con i propri insegnanti, o per essere seguita da casa dagli alunni in autonomia o con i propri famigliari. Se i tempi dell’esercitazione non corrispondono a quelli personali, il video può essere interrotto e poi ripreso, oppure rivisto successivamente. I video tutorial partono da Hour of code e guidano passo passo attraverso il Corso Rapido di Code.org spiegando e commentando i concetti base della programmazione introdotti in ogni schema. Durante le dirette le scuole che partecipano possono interagire direttamente con il Prof. Ogni video ha la durata indicativa di un’ora.
Coding - Programmazione Almir Advic Evoluzione dei Linguaggi di Programmazione educativi: Scratch e BYOB Stefano La Caprara Lezioni di Scratch Scratch ei suoi fratelli: Risorse e Materiali per il Programma Scratch Alessandro Rabbone Appunti per possibile Nazioni Unite curricolo di Codifica Nella scuola primaria (2014) Alessandro Rabbone CS1: Le Basi di Scratch Alessandro Colombi Immagina, Programma e condividi con Scratch 2010, Erickson (Scratch 1.4) Per la secondaria di secondo grado A.Barbero, F. La Starter Guide tradotta in italiano da Alessandro Rabbone Team del MIT introduttive Un curriculum di Calcolo utilizzando Scratch (Agosto 2014) (Guida di Riferimento per la Comunità Internazionale di Scratch) MIT team di Creative Computing Corso (2013) (Un corso per insegnanti per preparare il proprio curriculum, molte Risorse Dai Partecipanti) MIT squadra Famiglia Creative Learning (2014) (Serie di officina per Famiglie) MIT / Harvard Computazionale Pensare con Scratch (ottobre 2014) (Piano di lezione) Raccolta Piano di lezione
mBot, robotica e coding entrano in classe su due ruote mBot, robotica e coding entrano in classe su due ruote Inauguro il mio spazio su Medium con un articolo dedicato ad un oggetto che tenevo d’occhio da un po’. Avevo avuto modo di vederne lo sviluppo su Kickstarter, dove ha raccolto 285'000$ in un soffio. Letteralmente in un soffio perché non avevo proprio fatto in tempo ad aggiudicarmene uno, ma le 2500 persone che mi avevano preceduto erano stati lungimiranti: un robot da poche decine di dollari, in solido metallo, completamente programmabile e con una parte elettronica a prova di bambino. mBot della Makeblock, una startup cinese che si è imposta sul mercato internazionale grazie alla creazione di kit di costruzione modulari che prevedono l’utilizzo di tecnologie open source, tra cui Arduino, il micro-controllore più amato ed usato al mondo (di cui è partner ufficiale). mBot ha un obiettivo molto ambizioso stampato in bella vista sul coperchio della scatola: “One robot per kid”. Ne prevedo un utilizzo didattico?
Coding e pensiero computazionale. L'informatica a scuola A scuola i ragazzi seguono e apprendono in modo continuo, strutturato e costante discipline fondamentali come, tra le altre, la matematica, le scienze naturali, la storia, la lingua italiana, quella straniera. Queste discipline hanno una base di conoscenze, metodi, principi e idee che permettono ai ragazzi di interpretare e dare un valore alla realtà. Sempre in conformità a tali discipline i ragazzi apprendono competenze utili e immediatamente applicabili alla vita professionale e quotidiana: come fare una presentazione, suonare uno strumento, realizzare un vestito, leggere e comprendere una mappa, cucinare un pasto o salire in montagna in piena sicurezza. Per quanto concerne le ICT, la percezione del contesto si è focalizzata sulle competenze di mera applicazione funzionale, le quali ancorché utili, hanno offuscato il corpus disciplinare sottostante, cioè l'informatica (che si fonda sulla Computer Science).
Che cos’è il coding e perché i vostri figli dovrebbero imparare a programmare (Dal 26 al 29 novembre a Milano c’è Codemotion: un’ottima occasione per far avvicinare i bambini al mondo del coding. Il servizio uscito oggi sul Corriere:) Corsi di nuoto e di sci, corsi di lingua, corsi di pianoforte e violino, corsi di teatro. Di danza, di yoga, di kung-fu, di equitazione. Anche se siete uno dei quei genitori che non vedono l’ora di riempire la settimana dei propri figli, «perché se non si impara da piccoli poi non si impara più», probabilmente non avete mai preso in considerazione l’idea di iscrivere i vostri bambini a un corso di coding. «Imparare a programmare non serve solo a creare futuri programmatori, di cui pure c’è bisogno» spiega Alessandro Bogliolo, docente all’università di Urbino e «ambasciatore» per l’Italia della «CodeWeek», andata in scena lo scorso ottobre. Il concetto chiave è il «pensiero computazionale», che ricorre anche nel documento del governo. Per fare tutto ciò servono strumenti adatti.