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Analizzare un quadro in tre mosse - Didatticarte

Analizzare un quadro in tre mosse - Didatticarte
Tempo fa ho scritto un articolo sulla lettura dell’opera d’arte. Un metodo di analisi complesso e approfondito che, però, proprio per la sua vasta articolazione, non può essere praticato sistematicamente per ciascun dipinto da studiare (insomma, quando lo propongo in classe i ragazzi mi guardano storto…). Allora ho cercato di semplificare l’approccio proponendo tre parole-chiave: tecnica, soggetto e poetica. Vediamo cosa si intende per ognuna di queste tre voci. 1. TECNICA – È la modalità con cui viene realizzata l’opera d’arte. Restando nell’ambito delle arti visive bidimensionali (anche se l’arte comprende anche scultura, architettura, letteratura, teatro, danza, musica etc. etc.) le tecniche più diffuse sono la tempera su tavola, l’affresco, l’olio su tela e l’inchiostro su carta, giusto per citare quelle che si trovano più spesso nel libro di storia dell’arte. Ecco, ad esempio, alcuni dettagli di dipinti realizzati ad olio su tela. 2. 3. E qui entra in gioco la poetica di Antonello.

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I LABIRINTI L’unità audiovisiva, tratta da una trasmissione del DSE, Dipartimento Scuola Educazione del 1987, ripercorre la storia del labirinto, partendo dalla sua leggenda più famosa che risale a Creta, intorno al 1600 a.C.. Anche se è poco attendibile, si racconta che il Palazzo di Cnosso fosse la sede del labirinto dove si sarebbe svolta la storia tra Teseo e Arianna, figlia di Minosse, re di Creta, e il Minotauro che univa la natura d’uomo a quella di toro. Il motivo del labirinto è presente anche nei mosaici romani, soprattutto nei pavimenti, che ne costituiscono il più vasto complesso di raffigurazioni antiche. La creatività nella didattica Ho trovato un’interessante mappa dell’arte e della creatività. Si tratta di una mappa mentale: una rappresentazione libera e soggettiva dell’educazione all’immaginazione. È interessante osservare che la creatività è posta come strumento chiave per affrontare lo studio di qualsiasi disciplina e l’approccio ad ogni argomento. A questo proposito è molto interessante vedere il video dal titolo “Cambiare i paradigmi dell’educazione” in cui Ken Robinson tratteggia un nuovo modello di apprendimento basato proprio sul pensiero creativo, sul problem solving e sullo sviluppo delle capacità emozionali ed artistiche. A questo se ne affianca un altro egualmente interessante dal titolo “Come nascono le buone idee?” nel quale Steven Johnson riflette su come le nuove tecnologie e il web, e la loro capacità di moltiplicare le nostre “connessioni” possano influire sul processo che porta alla creazione di un’idea.

I dieci comandamenti per una presentazione perfetta Ecco la nota dolente di tanta didattica digitale: la presentazione! Sappiamo già come motivare la classe allo studio della storia dell’arte, conosciamo come rendere efficace una lezione ma possiamo rovinare tutto con un pessimo PPT… Qui vorrei dare alcuni suggerimenti per un’impaginazione efficace delle nostre slide.

Scultura, i materiali che non ti aspetti - Didatticarte Quando pensiamo alla scultura ci viene subito in mente il marmo e, in effetti, è un materiale che si presta ad infinite possibilità espressive come abbiamo visto in questo post. Ma, oltre ai materiali tradizionali come pietra, argilla e bronzo, si possono realizzare sculture con un’infinità di altri materiali “non ortodossi“. Materiali poveri, scartati, effimeri, ma con una grande potenzialità comunicativa ed estetica. Materiali che sembrano volerci dire che anche ciò che è imperfetto nasconde una scintilla di bellezza capace di risplendere se viene svelata. Vi ho già parlato, ad esempio, dei legni spiaggiati: rami e tronchi che il mare, dopo averli levigati e schiariti, restituisce sulle coste in forme scultoree ed evocative.

Inganni spaziali e illusioni ottiche Ricordate i nove indizi di profondità di cui ho già parlato? Ebbene, si tratta di meccanismi percettivi talmente radicati nel nostro cervello che, nel momento in cui qualche elemento nel campo visivo ne contraddice le regole, non siamo più in grado di stabilire distanze, orientamento o dimensioni degli oggetti osservati. Il nostro sistema visivo, infatti, da un lato si aspetta che gli oggetti lontani appaiano più piccoli di quelli vicini, da un altro lato sa che, a dispetto di tale diversità percepita, gli oggetti non cambiano realmente dimensione o forma (caratteristica definita costanza percettiva) solo perché sono lontani o sono visti di scorcio, e continua a vederli come dovrebbero essere e non come effettivamente li vede. La constatazione del fatto che noi vediamo ciò che abbiamo imparato a vedere (attribuiamo agli oggetti grandezze, forme e colori a priori) crea delle serie difficoltà percettive nel momento in cui le immagini violano i nostri pre-giudizi. Vediamo un altro caso.

Come vediamo il mondo intorno a noi? Guardare e vedere. Ho già parlato della differenza tra questi due atti. Guardare è ricevere passivamente uno stimolo visivo, è una sorta di azione involontaria, mentre vedere è un atto che implica la volontà di conoscere, di capire, di indagare la realtà che ci circonda. A vedere si impara: per osservare, infatti, è importante disegnare e, in particolare, copiare.

Geometria e arte: i solidi di rotazione Perché parlare di solidi nell’arte? E poi cosa saranno mai questi solidi di rotazione? Ve lo spiego subito. Le 10 sculture più costose del mondo - My Luxury Un viaggio in lungo e in largo alla scoperta delle dieci sculture più costose al mondo. L’arte è un elemento fondamentale della vita umana e ai giorni nostri è anche una potente attrattiva per il turismo. Accanto alle bellezze naturali, sono infatti le opere e i capolavori del genio umano il motore che spinge milioni di persone a visitare luoghi lontani. Le sculture hanno una voce importate in questo senso: sono infatti l’elemento artistico in grado di mutare l’aspetto di una città, di diventarne il simbolo, di cambiare la percezione dello spazio. Pensiamo a New York e alla Statua della libertà: impossibile immaginare la Grande Mela senza la sua statua per eccellenza. Vediamo ora quali sono le dieci sculture più costose del mondo in un giro del mondo dal sapore artistico.

Geometria ed arte: il quadrato Cos’avrà mai il quadrato di tanto accattivante? Non lo so, ma di sicuro qualcosa ci sarà altrimenti Vitruvio non avrebbe cercato di inscrivervi dentro un uomo, nè Brunelleschi di usarlo come modulo per le sue architetture e neanche Mondrian di sceglierlo come formato per ogni sua opera! Tanto per cominciare il quadrato è il più regolare tra i quadrilateri: unico poligono che abbia contemporaneamente le caratteristiche del rombo e del rettangolo: quattro lati uguali e perpendicolari. Sempre restando all’ambito scientifico si può estrarre la radice quadrata di un numero o farne il quadrato: si può quindi ricondurre alle proprietà di questa figura piana alcuni procedimenti matematici.

Maestra MariaPaola: Opposti - Schede modificate Sempre grazie al sito di schede Imagenes educativas ho trovato queste schede e le ho tradotte in Italiano, in seguito farò un libricino e un gioco con le carte. Alberto Giacometti: "Non può esserci riuscita" Sono trascorsi cinquant’anni dalla morte di Alberto Giacometti. Pubblichiamo, per ricordarlo, una conversazione con Jean-Marie Drot, trascrizione dal film Giacometti un homme parmi les autres trasmesso il 12 novembre 1963, realizzato da Jean-Marie Drot, pubblicata sul numero 11 della collana «Riga» a lui dedicato (a cura di Marco Belpoliti e Elio Grazioli, 1997). Traduzione di Elio Grazioli. Giacometti nel suo studio, ph. Ernst Schei

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