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Foto di architettura

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Carnet d’architecture. Parla Lucia Bosso. Scritto da Lucia Bosso | mercoledì, 3 febbraio 2016 · 0 Zaha Hadid, Heydar Aliyev Center, Baku 2012 – photo © Hufton + Crow, 2014 HEGEMONY OF VISION L’immagine fotografica è la percezione più intensa della cultura contemporanea. Attraverso uno scatto fotografico impariamo ciò che vediamo; apprendiamo la realtà se ne vediamo una riproduzione in fotografia. In questo senso, l’architettura oggi è forse l’esempio più eclatante, poiché vive e si alimenta di racconti per immagini. E se l’interpretazione dello spazio progettato passa dalla sua contemplazione più che dal farne esperienza, allora diventa evidente come la conoscenza e la comprensione dell’architettura siano condizionate dalla propria rappresentazione fotografica. Gli spazi editoriali che raccolgono e raccontano i progetti di architettura, lo fanno usando la fotografia, o meglio il ritratto fotografico, che in quel contesto diventa esso stesso essenza dell’oggetto che descrive.

Frank O. Torre David – photo © Iwan Baan, 2011. The Stately Side of Expo. Inaugura martedì 1° dicembre a Milano, la galleria fotografica Expowall che trasforma in galleria espositiva il progetto del Live Wall, animato attraverso Instagram dalle foto di Expo 2015. In apertura: il padiglione della Malesia. Photo Matteo Cirenei. Sopra: la costruzione del Padiglione Zero. Photo Marco Menghi La prima mostra è una collettiva dei fotografi che nei sei mesi dei Expo hanno messo a disposizione i propri lavori per rivelare Milano al mondo: Caterina Maria Carla Bona, William Batsford, Antonella Bozzini, Francesca Maria Cabrini, Matteo Cirenei, Lidia Korotaeva, Marco Introini, Shahrnaz Lofti, Beatrice Mancini, Andrea Michelini, Marco Menghi, Daniela Scalia, Manuela Scotti, Achinoam Weinstein.

Padiglione della Corea del Sud. Mostra nella mostra, Matteo Cirenei e Marco Menghi presenteranno il lavoro The Stately Side of Expo, una selezione di 30 scatti realizzati durante l’allestimento dell’Esposizione Universale. Padiglione Italia. Singapore Buildings by Numbers – Fubiz Media. Majestic Photos of Buildings In Hong Kong Wrapped in Silk. There is something simultaneously futuristic and ancient in photographer Peter Steinhauer‘s dazzling photos of monolithic buildings under construction in Hong Kong. In his two Cocoons series, Steinhauer, who lived in Asia for near twenty years, beautifully captured the style of construction that is unique to Hong Kong in which the building is wrapped in silk fabric to prevent debris from falling onto the street and pedestrians below. Steinhauer explained to me at Fotofest Houston that buildings are wrapped in silk regardless of whether the building is being built, being taken down, and regardless of whether it’s inhabited.

It is possible to have to live with silk-covered windows for as long as the construction on one of these enormous buildings lasts. No one else anywhere in Asia uses this method of wrapping the buildings in this fashion, and it is understandable how Steinhauer, upon seeing this for the first time, thought it must be an installation by Christo. Finestre del mondo. Andre Vicente Goncalves è un fotografo portoghese di 28 anni: alcuni anni fa mentre studiava informatica all’università di Trento quando ha deciso di cambiare corso di studi e diventare un fotografo. Oltre alla fotografia, Goncalves ha sviluppato una passione per le finestre: durante i suoi viaggi degli ultimi anni ne ha fotografate più di 3mila.

Goncalves descrive la sua passione come una dipendenza e ha scritto che la cosa che più lo affascina delle finestre è il fatto che «un piccolo pezzo di vetro che separa l’interno e l’esterno di una casa possa darci così tanta sicurezza». Goncalves ha anche spiegato che grazie alla loro varietà le finestre possono dire molte cose sui proprietari delle case in cui si trovano. Windows of the world, la raccolta delle fotografie di Goncalves, mostra anche come le finestre di una stessa città abbiano spesso tratti e caratteristiche comuni. Le finestre fotografate da Goncalves si possono vedere anche sul suo profilo Instagram. Tiny Lonely Houses Photography. Ces petites maisons solitaires photographiées au Portugal sont pour Sejkko, photographe à l’origine de cette série, une grande source d’inspiration. Derrière un ciel bleu parsemé de nuages, il fait ressortir de manière minimaliste le caractère singulier de ces maisons semblant perdues au milieu de nulle part.

'Imperial Pomp': Gargantuan Architecture Scattered Across Russia and Former Soviet Republics. Bayterek Tower, Astana, 2012 Grand Park Towers, Moscow, 2009 Both surreal and eccentric, Imperial Pomp is German photographer Frank Herfort’s catalogue of gargantuan architecture scattered across Russia and former Soviet Republics. After the collapse of USSR, countless high-rises began looming in unnaturally colorful and exotic shapes on the horizon. Their futuristic lines and colossal size tower with a godlike omnipresence over the surrounding landscape, dwarfing desolate buildings and local residents. Herfort’s photo book, Imperial Pomp – Post Soviet High-Rise, is available through Kerber Publishing. Overtime Restaurant and Sports Complex, Chabarovsk, 2012 Ministry Buildings, Astana, 2012 GazOil Plaza, Tyumen, 2011 Zeppelin, Moscow, 2012 Chess Centre, Chanty Mansiysk, 2012 Kuntsevo Living Complex, Moscow, 2010 National Library Belarus, Minsk, 2011 Living House Complex, Moscow, 2010 Khan Shatyr Mall, Astana, 2012 Kazakhstan Concert Hall, Astana, 2012 Lazurny Kvartal, Astana, 2012.

Le foto di Tillmans al Metropolitan - AbitareAbitare. Con la video installazione “Book for Architects” Wolfgang Tillmans porta a New York 10 anni di lavoro sull’architettura Dal 26 gennaio al 5 di luglio 2015 al Metropolitan Museum di New York ci si immerge in “Book for Architects” dell’artista tedesco Wolfgang Tillmans. Non un libro, o almeno non ancora, ma un’installazione video site-specific di immagini fisse sovrapposte e proiettate su due pareti perpendicolari, di cui abbiamo già visto l’anteprima – fortemente voluta dal direttore Rem Koolhaas – all’ultima Biennale di Architettura di Venezia. Un racconto dell’architettura contemporanea attraverso le 450 fotografie che Tillmans ha scattato negli ultimi dieci anni in trentasette paesi dei cinque continenti, in un continuum eterogeneo che va dagli aeroporti agli alloggi di emergenza.

Www.metmuseum.org. Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro   Xavier delory imagines corbusier's villa savoye in a state of decay. Sep 17, 2014 xavier delory imagines corbusier's villa savoye in a state of decay xavier delory imagines corbusier’s villa savoye in a state of decayphoto © xavier delory design is constantly contemplating the ways in which it can transcend time, reflecting the values of the current generation while suggesting possibilities for the future. in response, each building, product, and every other creation is an attempt to convey a pristine image, with innovative materials and unprecedented gestures that show no signs of aging. providing more commentary on the subject, visual artist xavier delory has asked ‘what remains of the utopias and the promises of a better future promised by the modern movement at the beginning of the 20th century?’

Northwest elevationphoto © xavier delory southwest elevationphoto © xavier delory southeast elevationphoto © xavier delory northeast elevationphoto © xavier delory Xavier Delory. Markus Brunetti: Facades. Qualsiasi osservatore in piedi di fronte alle grandi fotografie di Markus Brunetti intuisce subito la quieta grandezza delle immagini – una grandezza definita prima di tutto dagli oggetti stessi, e in secondo luogo il modo in cui l'artista interpreta, configura, e lavora su di esse. Più di nove anni fa, Brunetti ha iniziato a perseguire la sua passione edè partito per un lungo viaggio attraverso l'Europa che è ancora in corso, fotografando le più famose cattedrali, chiese, chiostri del continente.

Usa una tecnica che ha sviluppato appositamente per questo progetto, per esplorare i limiti della fotografia digitale, della visione e della riproduzione delle immagini. Markus Brunetti, Paróquia de Santa Marinha de Cortegaça, © Markus Brunetti 2014 Markus Brunetti, Notre Dame de Reims © Markus Brunetti 2014 Ripresi da un punto di vista frontale senza compromessi, gli oggetti solitari sembrano galleggiare, staccati dal tempo e dal contesto, immersi in una morbida luce quasi surreale. Reflexionen Drei on Behance. Riflessioni fotografiche sulle città. Architecture Photography by Matthias Heiderich. Le photographe allemand Matthias Heiderich a fait plusieurs séries intitulées « Reflexiones », « Reflexionen Eins » et « Reflexionen Zwei » qui contiennent des motifs architecturaux très graphiques : des tours, des immeubles, des escaliers, des bâtiments très design.

A découvrir dans la suite. Houses and Gardens Photography. La photographe Alexandra Davy nous propose avec sa série Lignes Vertes de mettre en avant différentes résidences, tout en gardant comme élément visuel répété celui de la haie, rappelant la double fonction de cette végétation entre décoration et protection artificielle du regard des autres. Plus de détails dans l’article. La fotografia di architetture abbandonate di Mathias Haker. La particolare architettura di antiche ville o fabbriche abbandonate è un richiamo dal fascino irresistibile per alcuni fotografi-esploratori, i quali ne documentano dettagli e peculiarità con il proprio stile e occhio da fotografo.

Matthias Haker è un fotografo tedesco che ha realizzato una serie su alcuni interni che si trovano nella natia Germania, utilizzando una tecnica HDR molto spinta che probabilmente non piacerà ai puristi della foto, ma che consente di riprendere con dovizia di particolari le peculiarità del decadimento interno ed esterno della struttura. Matthias infatti presenta la sua fotografia in modo singolare, con tutti gli elementi di arredo e architettonici contestualizzati in una atmosfera decadente unica.

Luci, tonalità ed effetti di chiaroscuro sono funzionali a mostrare quanto più possibili di questi vecchi mausolei di architettura, abitati soltanto da animali e piante. Miami Houses. La serie Miami Houses è uno studio comparativo dei diversi casotti della spiaggia di South Beach, Miami. L'obiettivo è quello di dare un senso pittorico all'oggetto attraverso l'inquadratura frontale. Quest'ultima, identica da un'immagine all'altra, appiattisce la profondità conservando l'essenza pittorica: forma e colore.

Così, se individualmente ciascuna può apparire banale o anodina, l'insieme di immagini dello stesso tipo acquista forza. Nello scorrere delle immagini, il casotto diventa "forma grafica" e cessa di esistere come tale, si staglia sull'orizzonte immobile con la trama del mare come sfondo. Leo Caillard, Miami Houses Leo Caillard, Miami Houses Leo Caillard, Miami Houses Leo Caillard, Miami Houses Leo Caillard, Miami Houses Leo Caillard, Miami Houses Leo Caillard (Parigi, 1985), si è diplomato nel 2008 a Gobelins L'École de L'Image di Parigi.