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Cultura del Settecento milanese

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Accademia dei Trasformati. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Accademia dei Trasformati

Palazzo Agudio-Cosonni a Malgrate destinato alle attività degli accademici e dove Parini, ospite del canonico Agudio, avrebbe composto molte parti del Mattino L'Accademia dei Trasformati fu una accademia che sorse a Milano nel 1743 sulle fondamenta dell'omonima Accademia cinquecentesca. Fecero parte dell'Accademia il Baretti e Pietro Verri fino a quando non se ne distaccò per fondare la rivista Il Caffè e l'Accademia dei Pugni.

Rispetto a quest'ultima l'Accademia dei Trasformati, pur essendo aperta alle nuove istanze illuministiche, assunse posizioni più moderate cercando di conciliarle con la tradizione classica. Gli accademici appartenenti ai Trasformati si riunivano due volte al mese, oltre ad alcune sedute aperte al pubblico durante l'anno, e discutevano di libri recentemente usciti, di argomenti di attualità varia che dimostravano attenzione per i problemi contemporanei. Ebbe sede fino al 1768 a Palazzo Imbonati, casa del conte Giuseppe Maria. Giuseppe Parini nell’Enciclopedia Treccani. Il_gio_p. Accademia dei Pugni. Presentazione Accademia dei Pugni, un'associazione culturale costituita nel luglio del 2010. L'Accademia nasce per celebrare e riportare in vita la straordinaria esperienza di comunione intellettuale che si creò tra i membri dell'Accademia dei Pugni nata nella seconda metà del Settecento e che animò la città di Milano durante il dominio austriaco: la "Città dei Lumi".

Da quella Accademia nacque poi la la rivista "Il Caffè", un giornale che ha fatto storia per i suoi contenuti innovativi. L'Accademia dei Pugni ha come obiettivo di ricreare la stessa energia propulsiva e il fermento che innervarono Milano in quel periodo storico, facendo della capitale lombarda un polo culturale di riferimento per l'intera Europa. L'Accademia dei Pugni, ha adottato l'orchestra "Silete Venti! " Milano, Ottobre 1771 "La venuta in Milano di S. Milano grande capitale dell' Illuminismo europeo! " Il Teatro alla moda "... La musica (e che musica!) ... e le riforme Milano, cittá d'acqua. CESARE BECCARIA. Il caffè (1764-1766) La fine del dominio spagnolo segnò la vigorosa ripresa del Ducato di Milano, passato verso la metà del '700 sotto gli austriaci dell'imperatrice Maria Teresa.

Il caffè (1764-1766)

Un folto gruppo di scrittori, giuristi ed economisti, diede vita a una vivace battaglia contro i pregiudizi e le istituzioni del passato su una rivista chiamata Il Caffè, ossia brevi e vari discorsi distribuiti in fogli periodici. Il giornale era di Milano, ma uscirà a Brescia (allora sotto la Repubblica di Venezia) dal giugno 1764 al maggio 1766, per iniziativa di Pietro Verri in stretta collaborazione col suo stesso gruppo della "Società dei Pugni": Alessandro Verri, Cesare Beccaria, Pietro Secchi, Paolo Frisi, Giuseppe Visconti, Sebastiano Franci…: tutti appartenenti socialmente al ceto aristocratico, ma di idee fondamentalmente borghesi. In tutto uscirono 74 numeri, uno ogni 10 giorni. Il nome sarebbe derivato da una bottega di caffè aperta a Milano da un greco. Gli articoli erano quasi sempre firmati con sigle.

Illuminismo. Illuminismo. La genesi dell’illuminismo va ricercata essenzialmente nella filosofia cartesiana con la sua critica all’autorità e alla tradizione, con l’avvertenza che gli illuministi apprezzarono per così dire solo la pars destruens del pensiero cartesiano, mentre considerarono arbitrarie e fantastiche la fisica e la metafisica fondate su quella.

Illuminismo

Quasi senza riserve essi accolsero invece i risultati della filosofia di Locke e dell’empirismo inglese per lo spirito decisamente antimetafisico e per la riduzione di tutto il conoscere ai dati dell’esperienza. Se mai l’illuminismo propendeva per le semplificazioni più radicali e il sensismo di Condillac era considerato un inveramento dell’empirismo tradizionale proprio perché esso mostrava la derivazione dalle sensazioni delle cosiddette facoltà dell’anima e della stessa coscienza. Il distacco dalla tradizione tuttavia è particolarmente evidente nella ricerca dei fondamenti della morale e della religione.