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Social network: quando ti connetti, connetti anche la testa!

Social network: quando ti connetti, connetti anche la testa!

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Tabby; un progetto e una guida per insegnanti sul cyberbullismo Il progetto TABBY non è certamente una novità, ma forse molti dei colleghi lettori del blog non lo conoscono. Si tratta di un programma europeo che affronta quelle sfide "negative" fronteggiate nella quotidianità da insegnanti, istruttori, educatori, dirigenti scolastici, genitori e correlate all'uso improprio della rete e dei nuovi dispositivi digitali da parte dei giovani: principalmente il cosiddetto cyberbullismo, le minacce digitali e i rischi connessi al così detto "sexting" Il progetto punta ad accrescere la conoscenza e le capacità di proteggere i giovani quando usano internet e in particolare i social network, anche attraverso le tecnologie mobili oggi disponibili, che rendono l'accesso alla rete sempre disponibile. E' disponibile una guida per i docenti, liberamente scaricabile, in cui è possibile capire in maniera più approfondita il fenomeno del yberbullismo e scoprire alcune misure per la prevenzione e per l'intervento nei casi in cui si dovesse manifestare. Vai su TABBY Plays

Vecchie aule scolastiche addio, ecco i quattro nuovi modelli Spazio, tempo e didattica sono le tre dimensioni su cui il Movimento delle Avanguardie educative vuole incidere per cambiare il modello trasmissivo del fare scuola, come abbiamo visto nello scorso articolo, considerato non più adeguato a rispondere alle sfide della società della conoscenza. Nel presente contributo approfondiremo il tema degli spazi dell’apprendimento, sia richiamando alcuni passaggi del Manifesto delle Avanguardie educative e delle Idee in cui questo si declina, sia facendo ricorso direttamente alla voce delle scuole aderenti al Movimento. Queste ultime infatti, all’interno della community di Avanguardie educative, hanno raccontato la propria esperienza di innovazione, mettendo in evidenza bisogni ed obiettivi, le azioni messe in campo per soddisfarli e raggiungerli, risultati ottenuti e difficoltà incontrate, prospettive per il futuro. Così, il terzo orizzonte del Manifesto si intitola “Creare nuovi spazi per l’apprendimento” e recita:

"Riconnessioni", l'importanza delle competenze digitali a scuola Di cosa abbiamo bisogno per fare della scuola un laboratorio di innovazione che risponda ai bisogni dei cittadini? Di metterci alla prova e fare squadra. La competenza digitale di cittadini, docenti ed organizzazioni educative è un elemento chiave del progetto Riconnessioni, un grande programma di innovazione nelle scuole e per le scuole avviato ufficialmente nei primi giorni di ottobre. Nasce grazie a Fondazione per la Scuola e Compagnia di San Paolo che investe direttamente 10 milioni di euro in tre anni, ma non potrebbe esistere senza il contributo e la collaborazione di molti partner pubblici e privati, dal MIUR, all’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, al Comune di Torino.

Siti web delle scuole Obiettivi I siti scolastici sono il punto di riferimento della relazione tra scuola, studenti e famiglie. Per questo il MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) ha deciso insieme a Designers Italia, la piattaforma di design dei servizi pubblici ideata da Team Digitale, di creare un modello di siti scolastici a disposizione di tutti. La documentazione del progetto e i prototipi sono rilasciati in modo progressivo entro settembre 2018, come previsto dal progetto. Il percorso di service design prevede codesign, ricerca, progettazione, test di usabilità e avvio di un processo di evoluzione e miglioramento continuo. Pua! che “Decalogo” – La scuola che non c’è (ed altre storie) Il combinato disposto di giornalisti manipolatori ed esperti (un po’ creduloni, e che un po’ ci marciano) fanno poi il resto: Key4biz. Nel documento del MIUR si parla di introdurre il cellulare anche nella scuola primaria… (?) Alberto Contri. Questa è una follia bella e buona, un vero e proprio delitto, che testimonia purtroppo una palese ignoranza in campo neurologico e pedagogico. Neurologi e linguisti sono oramai unanimemente d’accordo nel sostenere che prima dei sette-nove anni occorre evitare di far mettere le mani sulla tastiera di un computer (figuriamoci di un cellulare, cosa che invece avviene già dai due anni in su).

Bullismo e cyberbullismo: come affrontarli a scuola - bSmart Blog Il bullismo è un fenomeno tristemente diffuso tra bambini e ragazzi, che richiede a tutta la comunità educante di tenere sempre alta la guardia. Sono purtroppo frequenti gli episodi di violenza e prevaricazione di cui veniamo a conoscenza in maniera diretta o attraverso la cronaca, ma fortunatamente sono numerose anche le iniziative messe in campo per prevenirlo e contrastarlo. Un’occasione in più per parlarne e combattere l’indifferenza che spesso purtroppo finisce con l’alimentare il fenomeno è la Giornata nazionale “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, prevista per il 6 febbraio. Ecco alcuni spunti da cui partire…

Perché il compito della scuola è insegnare la cittadinanza digitale Vi siete mai fermati a pensare quale sia il ruolo della scuola? Subito dopo l’unificazione, nel 1861, il tasso di analfabetismo era al 78%. Una cifra impressionante. In quegli anni la missione principale era quella di far abbassare il numero di coloro che non sapevano leggere e scrivere. Come formare cittadini #competentidigitali? #competenzechiave #DigComp #DigCompOrg #EntreComp - cittadinanza digitale La scuola (digitale) del XXI secolo Tutti, se competenti, abbiamo l’opportunità di agire da attori proattivi e cogliere le opportunità dei cambiamenti che caratterizzano i nostri tempi. La scuola è il luogo in cui formare a vivere il cambiamento, esercitare attivamente la cittadinanza (digitale), immaginare soluzioni innovative, ascoltare, accogliere, anticipare i bisogni.

SCUOLA 4.0: online il percorso interattivo per docenti, studenti e genitori Dal Cyberbullismo al furto di identità, dalla protezione dei dati in privacy alla difesa della tua Identità Digitale Vi presentiamo come promesso, il percorso interattivo di Identita Digitale Defender: EDUCAZIONE DIGITALE. Rivolto a docenti, studenti e genitori ha come obiettivo principale di promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e l’educazione ai diritti e ai doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche, con particolari riferimenti ed approfondimenti al fenomeno del cyberbullismo e ai rispettivi metodi di contrasto. Di particolare interesse per i docenti: è stato messo a disposizione il nostro framework gratuito. Identità Digitale Defender è uno strumento utile che permette, seguendo il percorso proposto, di configurare in sicurezza la privacy della propria identita digitale e riprendere il controllo dei propri dati personali esposti online.

Bufalopedia: Siti e strumenti d’indagine antibufala e di verifica delle notizie Questi sono alcuni dei principali siti, in italiano e in altre lingue, che si occupano di indagare le bufale e le false notizie. Link breve: In italiano Bufale.net (bufale.net) Bufale un tanto al chilo (butac.it) Bufale e dintorni (bufaleedintorni.wordpress.com) Bufalopedia (bufalopedia.it; antibufala.info) CICAP (www.cicap.org) Giornalettismo (www.giornalettismo.com) Leggende Metropolitane (leggendemetropolitane.net) MedBunker (medbunker.blogspot.com) In inglese

Educazione Civica Digitale Gli studenti attualmente a scuola sono indubbiamente la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi e non possono essere lasciati soli nella gestione dei profondi cambiamenti offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione. Questo è a maggior ragione valido se consideriamo che le stesse tecnologie, di cui gli studenti sono intensi fruitori, sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti. Le tecnologie hanno ramificazioni profonde per istituzioni, organizzazioni, norme sociali e persino valori fino a poco tempo fa considerati immutabili: siamo di fronte quindi a un cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni a causa della crescita esponenziale di connessioni e interazioni, che non può essere ignorato.

Cos'è il Curriculum di educazione civica digitale e perché serve alle scuole e all'Italia Si ricorda spesso come il tema dell’innovazione non sia sufficientemente “politico” per meritare attenzione nel dibattito pubblico. In Italia in particolare, una scarsa domanda generalizzata di digitale continua a stimolare risposte politiche estremamente conservative, legate ad un’idea di tecnologia spesso incentrata su esternalità negative e rischi. I rischi e le esternalità negative esistono di certo, e sono ben visibili in tutto il mondo, non solo in Italia. La pervasività delle tecnologie in ogni aspetto della società, unita alla loro intrusività nella sfera sociale e nella quotidianità, tra dati minuziosamente (e spesso silenziosamente) raccolti e notifiche sempre più presenti, non porta solo profonde implicazioni comportamentali in ogni sfera di attività umana, ma anche grandi impatti di livello macro. Ma è proprio da questo circolo vizioso che è necessario uscire. Ed è fondamentale, se non scontato, che questa consapevolezza si sviluppi proprio a scuola.

SIC - Educazione Civica Digitale Gli studenti attualmente a scuola sono indubbiamente la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi e non possono essere lasciati soli nella gestione dei profondi cambiamenti offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione. Questo è a maggior ragione valido se consideriamo che le stesse tecnologie, di cui gli studenti sono intensi fruitori, sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti. Le tecnologie hanno ramificazioni profonde per istituzioni, organizzazioni, norme sociali e persino valori fino a poco tempo fa considerati immutabili: siamo di fronte quindi a un cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni a causa della crescita esponenziale di connessioni e interazioni, che non può essere ignorato. Per educazione civica digitale non si intende quindi una riconversione dell’educazione civica ai tempi della rivoluzione digitale.

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