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Social network: quando ti connetti, connetti anche la testa!

Social network: quando ti connetti, connetti anche la testa!
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Tabby; un progetto e una guida per insegnanti sul cyberbullismo Il progetto TABBY non è certamente una novità, ma forse molti dei colleghi lettori del blog non lo conoscono. Si tratta di un programma europeo che affronta quelle sfide "negative" fronteggiate nella quotidianità da insegnanti, istruttori, educatori, dirigenti scolastici, genitori e correlate all'uso improprio della rete e dei nuovi dispositivi digitali da parte dei giovani: principalmente il cosiddetto cyberbullismo, le minacce digitali e i rischi connessi al così detto "sexting" Il progetto punta ad accrescere la conoscenza e le capacità di proteggere i giovani quando usano internet e in particolare i social network, anche attraverso le tecnologie mobili oggi disponibili, che rendono l'accesso alla rete sempre disponibile. E' disponibile una guida per i docenti, liberamente scaricabile, in cui è possibile capire in maniera più approfondita il fenomeno del yberbullismo e scoprire alcune misure per la prevenzione e per l'intervento nei casi in cui si dovesse manifestare. Vai su TABBY Plays

Ecco ciò che sa Google di te: accedi al tuo archivio Vi siete mai chiesti cosa esattamente Google sappia di voi? Se siete curiosi, la testata britannica Telegraph ha realizzato una guida semplicissima che ci consente di accedere a una sorta di cronologia di tutti i dati che BigG ha su di noi. Nell'era digitale infatti tutti noi siamo più o meno consapevoli di lasciare una scia di dati che siti, motori di ricerca, social e aziende raccolgono diligentemente. Google e Facebook (e non solo ovviamente) sanno tutto di noi, raccolgono le nostre mail, le nostre foto, i nostri pensieri, i nostri spostamenti, le nostre ricerche sul Web e, incrociando i dati, possono conoscere il nostro orientamento politico, religioso e sessuale. Se però volessimo andare oltre un generico "sanno molto" o "sanno tutto di noi" allora ecco cosa fare: Recatevi all'indirizzo Assicuratevi di aver effettuato il login al vostro account Google.

"Riconnessioni", l'importanza delle competenze digitali a scuola Di cosa abbiamo bisogno per fare della scuola un laboratorio di innovazione che risponda ai bisogni dei cittadini? Di metterci alla prova e fare squadra. La competenza digitale di cittadini, docenti ed organizzazioni educative è un elemento chiave del progetto Riconnessioni, un grande programma di innovazione nelle scuole e per le scuole avviato ufficialmente nei primi giorni di ottobre. Nasce grazie a Fondazione per la Scuola e Compagnia di San Paolo che investe direttamente 10 milioni di euro in tre anni, ma non potrebbe esistere senza il contributo e la collaborazione di molti partner pubblici e privati, dal MIUR, all’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, al Comune di Torino. Il percorso è accompagnato da collaborazioni scientifiche con l’Istituto per le tecnologie didattiche del CNR, il Politecnico e l’Università di Torino e conta su relazioni internazionali con la Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea e la Fondazione NESTA.

Google ha raccolto tutti i suoi programmi per insegnare il coding in un unico sito L’annuncio è stato dato qualche giorno fa direttamente dal blog di Google for Education, la sezione del colosso di Mountain View che si occupa di offrire strumenti e programmi per insegnanti e studenti. Google ha lanciato il suo nuovo sito “Computer Science Edu”, ovvero un portale che raccoglie tutte le risorse per l’insegnamento del coding e delle materie relative all’informatica e alla tecnologia. “L’interesse per la programmazione informatica sta crescendo – scrive Chris Stephenson, a capo dei programmi per il coding di Google Edu – persino il presidente degli Stati Uniti Obama ha sottolineato l’importanza di dare a ogni studente l’opportunità di imparare la programmazione”. L’insegnamento della programmazione informatica già tra i banchi di scuola è un tema che si sta dibattendo anche in Italia e non solo negli Usa. Sulla piattaforma si possono trovare tutti i tool lanciati da Google: la sezione Computer Science First, è l’hub dei club in cui i bambini imparano il coding.

European Framework for the Digital Competence of Educators: DigCompEdu Abstract: As the teaching professions face rapidly changing demands, educators require an increasingly broad and more sophisticated set of competences than before. In particular the ubiquity of digital devices and the duty to help students become digitally competent requires educators to develop their own digital competence. Passaporto Europeo delle Competenze Che cos'è? Un portafoglio elettronico che ti fornisce una panoramica completa delle tue abilità e competenze. A cosa serve? Il Passaporto Europeo delle Competenze ti aiuta a presentare le tue abilità e i tuoi titoli per - trovare un lavoro o un'opportunità di formazione;- validare le tue competenze. Come funziona? Crea online il tuo Europass Passaporto delle Competenze La compilazione guidata online di Europass ti consente di - creare il tuo ESP per raccogliere documenti come il Passaporto delle Lingue, il Supplemento al Certificato, copie del Diploma di Laurea o dei certificati, attestati di lavoro, ecc.; - allegare il tuo ESP ad un CV Europass.

Pua! che “Decalogo” – La scuola che non c’è (ed altre storie) Il combinato disposto di giornalisti manipolatori ed esperti (un po’ creduloni, e che un po’ ci marciano) fanno poi il resto: Key4biz. Nel documento del MIUR si parla di introdurre il cellulare anche nella scuola primaria… (?) Alberto Contri. Questa è una follia bella e buona, un vero e proprio delitto, che testimonia purtroppo una palese ignoranza in campo neurologico e pedagogico. Neurologi e linguisti sono oramai unanimemente d’accordo nel sostenere che prima dei sette-nove anni occorre evitare di far mettere le mani sulla tastiera di un computer (figuriamoci di un cellulare, cosa che invece avviene già dai due anni in su). Naturalmente, nel Decalogo non si dice niente di simile. E ancora. È del tutto evidente che i tasti quadrati del pc rimanderanno indietro impulsi tutti uguali per lettere tutte diverse, con i successivi problemi, come dimostrato dagli studi di Karin James. Che i più giovani usino il cellulare soprattutto per distrarsi, è un dato oramai assodato. Terrorismo digitale

Bullismo e cyberbullismo: come affrontarli a scuola - bSmart Blog Il bullismo è un fenomeno tristemente diffuso tra bambini e ragazzi, che richiede a tutta la comunità educante di tenere sempre alta la guardia. Sono purtroppo frequenti gli episodi di violenza e prevaricazione di cui veniamo a conoscenza in maniera diretta o attraverso la cronaca, ma fortunatamente sono numerose anche le iniziative messe in campo per prevenirlo e contrastarlo. Un’occasione in più per parlarne e combattere l’indifferenza che spesso purtroppo finisce con l’alimentare il fenomeno è la Giornata nazionale “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, prevista per il 6 febbraio. Ecco alcuni spunti da cui partire… Il primo passo per prevenire il bullismo è informarsi Nessun intervento può essere efficace se non ci si è prima posti domande come queste: quali sono le manifestazioni del bullismo? Le risposte non sono univoche e non è facile trovarle. Si possono fare molte letture interessanti, ad esempio; ne abbiamo selezionate alcune per voi. I quaderni del Telefono Azzurro

Perché il compito della scuola è insegnare la cittadinanza digitale Vi siete mai fermati a pensare quale sia il ruolo della scuola? Subito dopo l’unificazione, nel 1861, il tasso di analfabetismo era al 78%. Una cifra impressionante. In quegli anni la missione principale era quella di far abbassare il numero di coloro che non sapevano leggere e scrivere. Un obiettivo meraviglioso, che mi riempie d’orgoglio, se penso che anch’io, nel mio piccolo, metto tutti i giorni un mattoncino nelle mura che tengono in piedi il grande edificio della scuola italiana. Certo, Internet è entrato nelle nostre scuole (digital divide permettendo), ma è come se non ci fossimo accorti che stava cambiando le nostre vite, ed anche il profilo di quel cittadino del contemporaneo che, da insegnanti, cerchiamo di tracciare ogni giorno. Ma chi sono il cittadino o la cittadina di oggi? Un “cittadino digitale” che si è formato grazie all’educazione alla cittadinanza digitale. Come fare per attuare questo progetto? Non illudiamoci però.

Come formare cittadini #competentidigitali? #competenzechiave #DigComp #DigCompOrg #EntreComp - cittadinanza digitale La scuola (digitale) del XXI secolo Tutti, se competenti, abbiamo l’opportunità di agire da attori proattivi e cogliere le opportunità dei cambiamenti che caratterizzano i nostri tempi. La scuola è il luogo in cui formare a vivere il cambiamento, esercitare attivamente la cittadinanza (digitale), immaginare soluzioni innovative, ascoltare, accogliere, anticipare i bisogni. Il digitale non è “altro” che va affiancato a percorsi didattici già consolidati, non è evoluzione incrementale. Partecipare! Per formare i soggetti a vivere l’infosfera è opportuno stimolarli e guidarli a partecipare attraverso il digitale (competenza 2.3 Impegnarsi nella cittadinanza con le tecnologie descritta in DigComp 2.0). Sono sempre più frequentati e numerosi gli ambienti digitali finalizzati ad accogliere lo scambio di idee e a condividere ipotesi progettuali. Progettare i percorsi formativi Quali gli obiettivi da perseguire? DigCompOrg Gli studenti nelle classi non sono passeggeri

Safer Internet Centre - Italia - Generazioni Connesse SCUOLA 4.0: online il percorso interattivo per docenti, studenti e genitori Dal Cyberbullismo al furto di identità, dalla protezione dei dati in privacy alla difesa della tua Identità Digitale Vi presentiamo come promesso, il percorso interattivo di Identita Digitale Defender: EDUCAZIONE DIGITALE. Rivolto a docenti, studenti e genitori ha come obiettivo principale di promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e l’educazione ai diritti e ai doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche, con particolari riferimenti ed approfondimenti al fenomeno del cyberbullismo e ai rispettivi metodi di contrasto. Di particolare interesse per i docenti: è stato messo a disposizione il nostro framework gratuito. Identità Digitale Defender è uno strumento utile che permette, seguendo il percorso proposto, di configurare in sicurezza la privacy della propria identita digitale e riprendere il controllo dei propri dati personali esposti online. Per qualsiasi informazione o richiesta specifica CONTATTACI Fonte La Redazione di Identita Digitale Defender

Bufalopedia: Siti e strumenti d’indagine antibufala e di verifica delle notizie Questi sono alcuni dei principali siti, in italiano e in altre lingue, che si occupano di indagare le bufale e le false notizie. Link breve: In italiano Bufale.net (bufale.net) Bufale un tanto al chilo (butac.it) Bufale e dintorni (bufaleedintorni.wordpress.com) Bufalopedia (bufalopedia.it; antibufala.info) CICAP (www.cicap.org) Giornalettismo (www.giornalettismo.com) Leggende Metropolitane (leggendemetropolitane.net) MedBunker (medbunker.blogspot.com) In inglese In francese Décodeurs di Le Monde (twitter.com/decodeurs) Désintox di Libération (twitter.com/LibeDesintox; Hoaxbuster (hoaxbuster.com) Vérifié di BuzzFeed France (twitter.com/verifie) Strumenti tecnici Tineye (ricerca nelle immagini) Guide tecniche generali alle indagini First Draft NewsThe Observers’ guide to verifying photos and videos on social media networksVerification Handbook (libro)

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