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La didattica “capovolta”

La didattica “capovolta”
Esiste una ricetta per una scuola più coinvolgente per gli studenti e meno frustrante per gli insegnanti? Un modo di fare lezione che sia più efficace per il raggiungimento degli obiettivi didattici e più efficiente nella gestione del carico cognitivo e delle energie di tutti? Una proposta arriva dagli Stati Uniti, patria del movimento per una scuola attiva e oggi culla di una nuova corrente che coinvolge migliaia di insegnanti di ogni ordine e grado e che mette in discussione la sacralità della lezione tradizionale come pilastro della didattica contemporanea. È in atto una discussione che coinvolge sempre più docenti e che si sta allargando dagli Stati Uniti agli altri Paesi, compresa l’Italia. Tutto è cominciato quando due insegnanti di chimica della scuola secondaria, Jonathan Bergmaan e Aaron Sams, si sono accorti che entrambi percepivano la propria attività come troppo meccanica e arida. Approfondimenti Che cosa fa l’insegnate di una flipped class Related:  Flipped classroomANIMATORE DIGITALE

Flipped classroom o classe rovesciata in action. | BLOGGISH In un precedente post avevo teorizzato sulla Flipped Classroom o Classe Rovesciata e avevo chiesto ai miei studenti di quinta di leggere e commentare il post. Ho notato un certo interesse e curiosità per questa nuova metodologia didattica educativa. Ho deciso quindi di sperimentarla, sebbene in modo non estremo ma mediato con la tipologia di ambiente di apprendimento, (classe tradizionale anche nella tipologia dell’aula) di programma di studio ( classe finale di liceo scientifico Progetto Nazionale Informatica) e di metodi o di lavoro della classe anche nelle altre materie. In pratica un’esperienza di Blended Learning ma … rovesciato! Ora vorrei documentare questa esperienza in modo da esplicitare quanto fatto con i ragazzi ma anche con me stessa. Nella prima foto, ecco il quaderno ordinato di un studentessa. Gli appunti sono presi in modo tradizionale e gli studenti (tranne uno) non usano ancora Evernote o Notability. traditional notebook cui io mi sono ispirata. Thanks my darlings!

4 Consigli per Capovolgere la Classe L’interesse per capovolgere la classe è in continuo aumento. Sempre più insegnanti di diverso ordine e grado adottano questo tipo di apprendimento. Dando la possibilità agli studenti di seguire le lezioni fuori dalla classe, tramite video-tutorial appositamente creati o trovati sul web (ma non esclusivamente video!), gli insegnanti hanno la possibilità di organizzare il processo di apprendimento in modo che gli alunni trascorrano più tempo didattico in classe impegnandosi in discussioni profonde, sviluppando competenze e creando progetti in attività di gruppo. Senza dubbio, questo cambiamento potrebbe risultare complesso, quasi impossibile da applicare. Creare video-tutorial strepitosi, coinvolgenti e ben progettati senza prima determinarne il valore didattico è come mettere il carro davanti ai buoi. Una volta comprese le informazioni dal video-tutorial, cosa potrebbero essere capaci di fare gli studenti attraverso le conoscenze assimilate? Joe Hirsch, educatore

Come sarà la scuola dei veri Nativi Digitali? Il futuro nella flipped classroom La flipped classroom è un sistema che, attraverso l’uso delle tecnologie didattiche, inverte il tradizionale schema di insegnamento/apprendimento ed il conseguente rapporto docente/discente. I materiali didattici vengono caricati all’interno dell’ambiente virtuale per l’apprendimento (alcuni anni fa si chiamava piattaforma di elearning) del “gruppo classe” in forme e linguaggi digitali anche molto differenziati. Per approfondire un contenuto o un tema non si utilizzano più solo testi scritti ma anche, audio, video, simulazioni e materiali disponibili su Internet. Questi materiali possono essere approfonditi dagli studenti da soli o in gruppo “fuori dalla classe” a casa, in biblioteca o in altri luoghi di aggregazione informale. Mentre in classe con l’insegnante i contenuti “appresi” attraverso la tecnologia diventano oggetto di attività cooperative mirare a “mettere in movimento” le conoscenze acquisite. La dinamica del processo didattico si svolge nel modo seguente.

Quali domande bisogna porsi prima di pensare a una didattica capovolta? red - Leggendo in rete, a primo impatto, molti possono pensare che capovolgere l'insegnamento sia un gioco da ragazzi e realizzabile in pochissime batture. In realtà, è richiesto un lavoro di programmazione pensata e di ricerca/creazione di materiali ad hoc per attivare dei segmenti curricolari in modalità flipped. Di certo questo non deve scoraggiare, anche perché il lavoro svolto può essere tranquillamente riutilizzabile per gli anni successivi e, se si lavora in un clima di collaborazione, in breve tempo si può disporre di una serie di piani di lavoro per attività di tipo flipped. Ma prima di pensare a sessioni di insegnamento capovolto, è bene che il docente si ponga una serie di domande utili al fine di comprendere se sia realmente realizzabile questo nuovo tipo di intervento didattico. Di seguito vengono proposte alcune domande sulle quali è bene riflettere. Domande generali Qual è il miglior uso del tempo trascorso in classe? Pensi di cambiare l'assetto fisico della tua classe?

Perchè la Flipped Classrom è una pratica didattica debole? – Apprendere Cosa è la FC, almeno nella mia comprensione? Capovolgere la classe implica che i contenuti oggetto dell’insegnamento vengano studiati a casa prima della lezione e che in classe si utilizzi il tempo non più occupato dalla spiegazione, alla discussione di quei contenuti, ad un lavoro con gli stessi. Sul piano operativo, l’insegnante prepara i materiali didattici su cui studiare a casa (pare si usi parecchio il formato video) ed in classe anima la discussione e svolge altre attività di apprendimento. La ragione per cui si fa FC è perché la tradizionale didattica trasmissiva non è efficace, ovvero per migliorare gli apprendimenti. A detta di tanti insegnanti, questo metodo funziona: dove non si arrivava con la classica lezione frontale, si arriva con la lezione “rovesciata”: studenti motivati, impegnati, coinvolti, voti in crescita. Diverso è l’utilizzo non consapevole, non riflettuto. Questi colleghi parlano di fc come di una innovazione, di un cambiamento epocale nel modo di fare scuola.

FlippedClassroom.pdf Pedagogia dell'insegnamento capovolto. Alcuni presupposti teorici. red - Si parla tanto in questo periodo di insegnamento capovolto, conosciuto con l'espressione "flipped classroom", ma spesso non si fa menzione a quelli che sono ritenuti i presupposti pedagogici che stanno alla base di questa moderna metodologia didattica. La maggior parte della letteratura sulle flipped classroom si concentra su come "capovolgere l'aula" nel senso strettamente tecnico, senza spiegare cosa dovrebbe essere programmato in quel tempo che si guadagna grazie alla natura di questa nuova metodologia. Capovolgere, non vuol dire soltanto propinare video e schede di lavoro, ma va effettuato un lavoro di programmazione a monte che sia orientato più verso la scoperta del curricolo, piuttosto che verso la trattazione sequenziale e sterile dello stesso. Il modello di programmazione flipped è quindi composto dalle tre seguenti fasi: 1 . 2 . 3 . Robert J. Le strategie individuate da Marzano sono le seguenti: Creare Zooburst è uno strumento di narrazione digitale. Valutare Analizzare

10 vantaggi dell’insegnamento capovolto — Your Edu Action | Lim e dintorni Posted on novembre 26, 2015 by tutor lim Classe ribaltata? Il flipped learning sta rivoluzionando il sistema scolastico. Sourced through Scoop.it from: www.youreduaction.it See on Scoop.it – Lim Mi piace: Mi piace Caricamento... Filed under: Uncategorized byod Il BYOD impone di andare oltre le peculiarità dei singoli device e dei relativi sistemi operativi, concentrandosi sulle funzionalità, sulla capacità dei diversi device di interagire sulle stesse basi di condivisione cloud. Cloud dal quale non si prescinde quando si lavora, com'è nel BYOD, con device mobili. Di BYOD molto si è parlato nell'ultimo anno su siti internazionali. Anche quando sono fonti italiane a proporlo, come qui Allora se è Emilia-Romagna partiamo con ….Anna Rita Vizzari, che insegna a Sestu (CA) italiano e storia nella scuola secondaria di primo grado. Poi Gabriele Benassi, che insegna alla Scuola Media Pepoli di Bologna dividendo il suo impegno di servizio con la partecipazione al Servizio Marconi. Chiude Simone Mazza, docente di tecnologia all'IC di Collecchio (PR), tra i primi a raccontarmi di esperimenti BYOD (ne ha parlato ad esempio qui ). il BYOD di Anna Rita Vizzari il BYOD di Gabriele Benassi

pnsd | Risorse Digitali È una piattaforma online che permette la realizzazione e la pubblicazione di veri e propri poster multimediali. La principale caratteristica dei glogster è quella di contenere all’interno diversi “oggetti” digitali immediatamente fruibili. Il software è pensato proprio per il mondo dell’educazione e tende a sostituire i poster di sintesi che si realizzano a scuola, ma può essere utilizzato come strumento di presentazione di una ricerca o altro contenuto. Il programma, in lingua inglese, offre un account free per uso personale e diverse soluzioni a pagamento per utilizzare la piattaforma con una o più classi (con un periodo gratuito di prova per 30 giorni). Per realizzare il poster si procede scegliendo il “muro”, la pagina e gli oggetti grafici. Il lavoro viene pubblicato sul sito Glogster, ma può essere facilmente postato nel proprio blog con il codice “embed” ed inoltre prevede la pubblicazione diretta sulle classi virtuali Edmodo.

Le 33 competenze digitali che ogni Insegnante dovrebbe avere nel 21° SECOLO Ogni singolo docente è preoccupato per le sue pratiche di insegnamento e le competenze coinvolte in questo processo. Quante volte vi siete chiesti in merito a un modo migliore per insegnare la stessa lezione che hanno impartito ad una classe prima di voi? Quante volte avete utilizzato la tecnologia per coinvolgere gli studenti e migliorare il loro apprendimento? Queste sono alcune domande ricorrenti ogni volta che le nostre capacità di insegnamento sono messe alla prova. E 'incredibile come la tecnologia ha cambiato il mondo intero dando vita a nuove forme di educazione a cui non abbiamo mai pensato. In realtà ci sono diversi vantaggi nell'utilizzo della tecnologia nella didattica e cercare di elencarli tutti qui è ben oltre lo scopo di questo breve post. Non c'è dubbio che gli studenti a cui si insegna oggi sono completamente diversi da quelli del secolo scorso. L'insegnante del 21° secolo dovrebbe essere in grado di: Free Audio Tools for Teachers 10 Must have Bookmarklets for Teachers

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Testo esaustivo che ben raffigura il clima di una classe in cui si lavora in flipper lesson; piacevole anche l'escursus storico. by monicamisuri Jan 15

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