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Coniugatore dei verbi italiani

Coniugatore dei verbi italiani
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Errori grammaticali comuni: dieci figuracce da evitare per salvare la grammatica italiana | LINKUAGGIO? Quali sono gli errori grammaticali più comuni? Non abbiamo la possibilità di effettuare sondaggi su ampia scala, né sono stati effettuati studi recenti sui dubbi linguistici più diffusi; ciò non vuol dire, però, che una qualche ipotesi non possa essere azzardata e che non possiamo darvi delle dritte per evitare di sbagliare. Ma veniamo al dunque: quali sono gli errori più diffusi e com'è possibile evitarli? 1. Accento e apostrofo non sono la stessa cosa Il consiglio: leggi il nostro approfondimento sulla differenza tra accento e apostrofo. 2. Sempre a proposito di accenti, ricordate che tutte le parole che terminano con -ché o -tré vogliono l'accento acuto e non quello grave (quello di "cioè", per esempio); ci sono anche altri casi, come il passato remoto di alcuni verbi ("poté", "batté" etc...), ma la regola generale è questa; tutto il resto degli accenti - su tutte le altre vocali finali, quindi - è sempre grave ("però", "giù", "lì", "vedrà"). 3. 4. 5. 6. 7. Le ridondanze vanno evitate.

Sussidi didattici per la scuola secondaria di primo grado - Index Materiali didattici per la scuola secondaria Metrica: Le figure retoriche spiegate agli studenti con esempi tratti da poesie o testi L’allegoria (dal greco allon "altro" e agoreuo "dico" = "dire diversamente"), è la figura retorica (di contenuto) mediante la quale un concetto astratto viene espresso attraverso un’immagine concreta. È stata definita anche "metafora continuata". Tra le allegorie tradizionali è celeberrima quella della nave che attraversa un mare in tempesta, fra venti e scogli ecc.: rappresenta il destino umano, i pericoli, i contrasti ecc., mentre il porto è la salvezza. Il problema della comprensione delle allegorie dipende dalla loro maggiore o minore codificazione. Esempi: Nella Divina Commedia, Dante racconta un viaggio immaginario nel mondo dell’aldilà, che significa allegoricamente l'itinerario di un’anima verso la salvezza cristiana. Esempi: "…di me medesmo meco mi vergognoe del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto…" (F. "…La madre or sol, suo dì tardo traendo,…" (U. "Col mare mi sono fatto una bara di freschezza". "E nella notte nera come il nulla…". "…Ascolta. Si distinguono inoltre:

Aggettivi e pronomi indefiniti Cari lettori e lettrici di Intercultura blog, oggi studieremo gli aggettivi e i pronomi indefiniti, quali sono e come si usano. Buona lettura Prof. Anna Gli aggettivi e i pronomi indefiniti indicano una quantità non precisa. Gli aggettivi indefiniti concordano con il genere (maschile-femminile) e con il numero (singolare-plurale) dal nome a cui sono legati, mentre i pronomi indefiniti concordano con il genere e il numero del nome che sostituiscono. Esempio di aggettivo indefinito: ho comprato alcuni regali. Esempio di pronome indefinito: non ho visto nulla. Nella seguente tabella riportiamo gli indefiniti usati sia come aggettivi sia come pronomi: alcuno⇒al singolare si usa solo in frasi negative, come equivalente di registro più elevato di "nessuno": non c’è alcun problema. ciascuno⇒ha il femminile, ma non il plurale; nel significato equivale a "ogni", "ognuno" ma è meno usato (ciascuno studente ha sostenuto l’esame). poco⇒ indica una piccola quantità: ho poco tempo; ho pochi soldi.

untitled Insegnare italiano nella SE all'inizio del Terzo millennio » Materiali didattici Su questa pagina sono presenti i materiali didattici prodotti dai docenti che hanno partecipato alle diverse edizioni del corso “Insegnare italiano nella scuola elementare”, ai seminari di approfondimento a esso collegati e ad altri corsi di aggiornamento. I materiali sono liberamente scaricabili. Una sola raccomandazione: molte delle schede didattiche sono spunti di partenza. Come tali, prima di poter essere utilizzate in classe, vanno adattate al contesto e al livello dei propri allievi. I documenti sono in formato pdf o doc, proprio per facilitarne l’adattamento e la personalizzazione. Chi volesse aggiungere schede o suggerire modifiche, può scrivere e inviare il materiale all’indirizzo simone.fornara@supsi.ch. Itinerari e attività sulla punteggiatura I materiali presenti in questa sezione sono stati progettati dai docenti delle scuole elementari del Canton Ticino che hanno partecipato al corso “Non solo per respirare. Libri e letture

La Tavola Periodica della Narrazione e l’Arte del Raccontare | Next Learning Chimica della narrazione e Tavola dello Storytelling per la classificazione dei tropi narrativi J. R. Struttura della tavola dello storytellingLa tavola periodica dello storytelling è la rappresentazione grafica della classificazione dei “tropi narrativi” utilizzati nelle storie. TV Tropes: l’enciclopedia dei tropi La tavola è interattiva, infatti cliccando su ciascun atomo si viene reindirizzati a una pagina di TV Tropes, dove si tratta diffusamente di quel determinato tipo di tropo narrativo con esempi che rimandano a numerose “storie” in cui è presente.TV Tropes è un progetto wiki che nasce con l’originario intento di creare un’enciclopedia dei tropi narrativi televisivi, in pochi anni l’obiettivo del progetto si estende fino a comprendere la trattazione delle “figure narrative” provenienti da ogni forma di narrazione e da ogni canale mediatico: fumetti, cinema, videogiochi, web, musica, animazioni, teatro, letteratura, etc.

Divisione in sillabe e contatore, con o senza sinalefe Benvenuto ai nostri divisore in sillabe online automatica, che ovviamente è anche contatore di sillabe. È possibile scrivere una parola, un lungo testo o poesie, e il nostro sito le puo dividere e contare. Un'altra cosa da notare è che se si scrive alcuni versi, cioè frasi separati da interruzioni di riga, le frasi saranno divise e se si seleziona l'opzione di conteggio di sillabe, si scrive accanto ad ogni linea il risultato. Ad esempio, se si scrive questi primi versi di una poesia di William Shakespeare: Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore. Utilizzando i nostro divisore di sillabe (e contatore) attivati, il risultato sarebbe: du-bi-ta-che-le-stel-le-sia-no-fuo-co (11 sillabe) du-bi-ta-che-il-so-le-si-muo-va (10 sillabe) du-bi-ta-che-la-ve-ri-tà-sia-men-ti-tri-ce (13 sillabe) ma-non-du-bi-ta-re-mai-del-mio-a-mo-re (12 sillabe) Per favore, puoi aiutarci a tradurre correttamente questo sito?

Italiano: Apritisesamo - Loescher Editore Sezione esercitazioni multimediali: esercizi di morfologia, sintassi della frase semplice, sintassi del periodo, arricchimento del lessico; percorsi di scrittura. vai alle esercitazioni Sezione INVALSI: simulazioni di prove di comprensione del testo. Dizionario disciplinare multilingue: le parole-chiave della grammatica in diverse lingue, per rispondere alle esigenze della multiculturalità in classe. vai al dizionario

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