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'Scelte di classe', la piattaforma gratuita con i film da vedere a scuola

'Scelte di classe', la piattaforma gratuita con i film da vedere a scuola
Un tempo durante il monte ore scolastico si sceglieva di vedere un film e nella sala cinematografica della città quando ancora la pellicola era conservata nella “pizza” e i cineplex erano solo nell’immaginario: si passava l’intera mattinata a discutere, a confrontarsi per poi continuare fuori dalla sala. A riportare i film a scuola sono la Fondazione Cinema per Roma che con “Alice nella città”, Mymovies e il ministero dell’Istruzione hanno lanciato “Scelte di classe”, la prima piattaforma web che proporrà alle classi di tutt’Italia un archivio di pellicole e un ambiente virtuale didattico per portare il cinema a scuola e le scuole al cinema. Film sottotitolati o con audioguide L’idea è delle più affascinanti e permetterà a migliaia di ragazzi di avvicinarsi a questo linguaggio che non può essere lasciato ai margini nel sistema d’istruzione italiano. Streaming e produzioni straniere Il cinema nel piano formativo Related:  Media educationFORMAZIONE 2018

Scuola, il paradosso di tanta tecnologia che non fa vera innovazione Una carrozza senza cavalli. Utilizzo spesso questa immagine di una delle prime automobili, nelle conferenze alle quale ho occasione di partecipare, ma anche durante gli incontri di formazione relativi al PNSD che sto tenendo in giro per l’Italia. Rappresenta, appunto, una delle prime automobili, anche se a prima vista sembra una carrozza. In effetti, è proprio una carrozza. È passato un po’ di tempo da allora, e ad un certo punto si è iniziato a capire che il motore, in pratica un “paradigma di propulsione” completamente diverso da quello precedente, consentiva soluzioni tecniche e creative ben diverse e innovative. Mi sono accorto di poter utilizzare questa metafora in molti ambiti, parlando di digitale, ma è una bella notizia solo per me, così non ho bisogno di inventarmi slide ad effetto! Per tutti noi invece la metafora, finché reggerà (e, ahimè, regge ancora molto bene!) E a scuola, cosa troviamo? In buona parte, ancora molta diffidenza e apprensione. Appunto, carrozze senza cavalli!

GoFormative: creare esercizi e valutare in tempo reale GoFormative è una piattaforma di testing molto interessante, che permette di creare varie tipologie di attività didattiche e valutare i risultati in tempo reale. I docenti potranno creare esercizi o lezioni multimediali e interattive, sfruttando la possibilità di inserimento di vari contenuti (testi, immagini, video, oggetti da incorporare, lavagne virtuali). La possibilità di costruire proposte di lavoro inserendo inserti multimediali, favoriscono l'utilizzo di Goformative per la didattica capovolta, sia in fase registrazione di lezioni da assegnare a casa, sia per la realizzazione di attività cooperative in classe. Una volta registrati al servizio, occorrerà creare una o più classi virtuali a cui destinare le attività, con la possibilità di monitorare i lavori degli studenti in tempo reale. GoFormative è un’applicazione gratuita se la registrazione avviene a livello personale da parte del docente, mentre diventa a pagamento solamente se a richiederla è un istituto scolastico.

Editore - Modelli pedagogici e pratiche didattiche - Acquista senza spese Il libro Il volume raccoglie gli atti, vale a dire le riflessioni, le relazioni e le comunicazioni che hanno percorso il convegno SIREM “L’educazione digitale. Modelli pedagogici e pratiche didattiche per la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti”, che si è tenuto a Napoli nel marzo 2016.Il convegno ha rappresentato una occasione importante in cui studiosi, ricercatori e insegnanti, mossi da diversi interessi e specializzati in svariati campi, si sono incontrati per dialogare, leggere, costruire percorsi didattici digitali che diano senso alla relazione educativa, quella fra insegnante e alunno, messa alla prova e resa complessa dall’avvento delle tecnologie digitali. Talvolta il digitale viene interpretato e accolto come un ospite inatteso, persino inquieto che disturba la quotidianità scolastica. Clicca qui per scaricare il pdf gratuitamente Saggi di: M. Il curatore Al momento, non risultano recensioni.

I professori che insegnano su YouTube Flavia Amabile sulla Stampa ha raccontato dei professori che registrano e pubblicano video di lezioni su YouTube, e che in certi casi hanno canali con migliaia di iscritti. Il fenomeno delle lezioni online non è nuovo, ma almeno in Italia lo è quello delle lezioni per gli studenti dei licei raccontato da Amabile. La prossima volta che vi renderete conto che vostro figlio ha gli occhi incollati allo schermo del cellulare e che sta guardando un video su YouTube, pensateci bene prima di sgridarlo: potrebbe star studiando e voi ci fareste la figura del solito adulto che arriva dall’Età della Pietra.Un mondo intero di professori è sbarcato negli ultimi anni su YouTube. Alcuni sono in pensione ma non hanno perso la voglia di insegnare, altri sono pienamente operativi e utilizzano il loro canale al posto dei compiti e invitano i loro alunni a studiare osservando dei video specifici su cui si discuterà in classe. (Continua a leggere sulla Stampa)

Il grande equivoco. Ripensare l’educazione (#digitale) per la Società Ipercomplessa | Fuori dal Prisma “Non conosco altri modi in cui l’intelligenza o la mente potrebbero sorgere o essere sorte se non attraverso l’interiorizzazione da parte dell’individuo dei processi sociali dell’esperienza e del comportamento” G.H.Mead “La socialità non è un accidente né una contingenza; è la definizione stessa della condizione umana” T.Todorov “Il dominio della macchina ha cercato di negare l’esistenza di questa dimensione spirituale, mentre ciò che rende l’uomo veramente umano è la sua abilità a proiettare se stesso nel mondo attraverso la tecnica e le forme d’arte. Lewis Mumford “Le nostre attitudini a risolvere problemi possono finire con l’essere sterilizzate dai loro stessi successi: così, una strategia riuscita si trasforma in una ricetta programmata di conoscenza e la mente perde l’attitudine ad affrontare il nuovo e a inventarlo” Edgar Morin “La consapevolezza non inizia con la cognizione o con la raccolta di dati o fatti, ma con i dilemmi” Karl Popper Percorsi di ricerca dal’95 #CitaregliAutori N.B.

OpenShot: software gratuito e completo per montare video Montare video diventa oggi sempre più semplice per la presenza di web applicazioni che ci richiedono il minore livello di elaborazione possibile. Ma se avete la necessità di personalizzare i vostri video (ad esempio per creare lezioni per la classe capovolta) e non vi accontentate di caricare immagini e basta, ci sono diversi software che svolgono egregiamente questo compito, come OpenShot. Si tratta di un programma multipiattaforma (versioni per Windows, Mac e Linux) e open source, per cui può essere utilizzato tranquillamente senza vincoli di licenza sia in classe che a casa dagli stessi studenti. OpenShot è molto intuitivo nell'uso (chi ha pratica con Movie Maker non avrà particolari problemi...) e dispone di un set completo di funzionalità che lo assimila a software professionali (e costosi...). Supporta vari formati video, audio e immagini sia in fase di importazione che di esportazione. Sotto un video che presenta il programma Il sito ufficiale di OpenShot Articoli correlati

Tool 3.2 This tool provides a set of resources to help the Future Classroom Facilitator introduce colleagues (e.g. members of the Core Group formed in Toolset 1) to the concept of 21st Century Skills. There are a number of videos that describe what they are and why they are important. It also introduces the TeamUp tool, designed to support learner collaboration. 1 – 21st Century Skills Roger Blamire, Senior Advisor to European Schoolnet, provides you with an introduction to what is commonly referred to as 21st Century Skills. One way to summarise 21st Century Skills is given below: Thinking skills including: Creativity and innovation – Creating new and worthwhile ideas individually and/or collaboratively and evaluating these ideas in order to improve and develop into useful products/creations. Ways of working and tools for working including: Communication – Confidently and clearly, in various forms and a variety of situations. Life and social skills including: 2 – TeamUp

Così la classe collabora con il digitale: un esempio In questi ultimi anni, ho cercato di non sprecare nessuna delle potenzialità offerte dalla tecnologia digitale che mi si sono presentate (o che ho conosciuto) per provare a fare al meglio questo difficile mestiere che è “l’insegnante nel XXI secolo”. Non è facile trovare il giusto mix, la tattica efficace, la strategia vincente. Non c’è nulla di scontato, nulla di certo. Ho avvertito anche in altre colleghe e colleghi, che come me hanno già “abbracciato” la sfida dell’innovazione in didattica (con o senza il digitale), una tensione positiva “matura” che ci ha coinvolto in un proficuo e costruttivo scambio. Abbiamo riflettuto, assieme in occasione di un recente convegno romano, su ciò che facciamo nelle nostre classi, sul perché sperimentiamo strade nuove, sulle scelte che compiamo, sul come scegliamo i nostri “strumenti” per potenziare la nostra azione didattica… Un auto-monitoraggio, insomma. Una app non nata per il mondo della scuola bensì per quello del giornalismo online.

Internetopoli, alla scoperta della Rete Poly: da Google oggetti e scene 3D per la Realtà Virtuale e Aumentata Google ha appena lanciato Poly, una nuova piattaforma che propone centinaia di oggetti e scene 3D, suddivisi in diverse categorie, scaricabili gratuitamente. Questo ambiente nasce per aiutare creatori e sviluppatori di applicazioni incentrate sulla Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata per realizzare i loro progetti, ma si rivolge anche a tutti gli utenti possono navigare all'interno dell'archivio per visualizzare gli oggetti 3D attraverso i propri dispositivi desktop o mobili tramite un browser web, con la possibilità di convertire gli oggetti in gif animate. Naturalmente sarà possibile anche esplorare i contenuti attraverso i visori RV, come i semplici cardboard o tramite strumenti più sofisticati come Daydream. Poly è una piattaforma aperta ed orientata ad implementare il suo archivio di elementi e scene grazie ai contributi dei creatori. Sotto la presentazione di Poly Dal blog di Google Vai su Poly Articoli correlati

MEDIA EDUCATION ED ESERCITAZIONI AUDIOVISIVE | Nuovi occhi per i media di Deborah Bandini Cos’è la media education? Come si può insegnare il linguaggio dei media nelle scuole? Con il termine media education si vuole indicare un’attività educativa e didattica che sia in grado non solo di accrescere negli alunni le competenze comunicative necessarie per capire e conoscere i diversi media e le loro caratteristiche, ma anche di sviluppare una padronanza delle tecniche che sono necessarie per la loro produzione. I media sono dotati di un forte potere ideologico e dimostrano molto bene come la realtà possa essere manipolata. Come si attua in Italia la media education nelle scuole in particolare per quel che riguarda il linguaggio audiovisivo? Il metodo di insegnamento in questo settore è quello interdisciplinare, cioè l’insegnamento è affidato ad un team di docenti, anche se talvolta è presente un esperto esterno. Come si lavora nelle aule italiane per quel che riguarda l’approccio all’audiovisivo, al cinema e alla televisione?

Mini-corso gratuito "Introduzione all'utilizzo di eBook ed App nelle classi virtuali" E' disponibile online ed è fruibile gratuitamente il mini-corso "Introduzione all'utilizzo di eBook ed App nelle classi virtuali", della durata complessiva di n. 2 ore, da svolgere in maniera personalizzata (anche non consecutivamente), in base alla propria disponibilità di tempo. Noi di Aretè Formazione Onlus (ente accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola ai sensi della Direttiva n. 170/2016) abbiamo realizzato questo mini-corso con l’obiettivo di promuovere la creazione di risorse educative aperte OER, quali e-book ed APP didattiche, da utilizzare nelle classi virtuali, per favorire l’apprendimento e il coinvolgimento degli allievi, in processo didattico orientato alla partecipazione attiva e all'innovatività. Per accedere, è sufficiente registrarsi gratuitamente alla piattaforma di Aretè Il mini-corso si compone di n. 4 sezioni, ciascuna delle quali incentrata su una tematica:

Media Education - Sicuri In ReteSicuri In Rete La Media Education è una prospettiva disciplinare impegnata nella riflessione sui media come oggetto, strumento e spazio del processo educativo, integrando i contributi delle Scienze dell’Educazione e delle Scienze della Comunicazione. La Media Education offre alla scuola l’opportunità di farsi carico dell’impegno pedagogico nei confronti delle nuove tecnologie e di tutti i media in generale. E si basa su un presupposto fondamentale: strumenti mediatici attuali non solo informano e amplificano i fatti, ma propongono valori e modelli di comportamento, nuove modalità di comunicazione, socializzazione e apprendimento. La Media Education viene messa in pratica sia utilizzando nuovi strumenti multimediali all’interno della didattica (Internet, telefonini, ecc..), che riflettendo su di essi. Oppure, entrambe le cose insieme, integrando i due approcci:

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