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Elisabetta Buono

Elisabetta Buono

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Neoassunti a.s. 2018/19 - Approfondimenti Dalle Nuove misure per dare impulso alle competenze chiave e alle competenze digitali, al Framework Digicomp 2.1; #perchè e #come la Tecnologia1 per apprendere. Federica Pilotti Questo breve intervento vuole essere sia una riflessione sul concetto di “Tecnologia” sia una guida operativa su come sviluppare, valutare e progettare la competenza digitale a scuola.Il titolo mi impone di chiarire cosa intendiamo oggi con Tecnologia per metterci d’accordo e proseguire insieme. In maniera chiarissima il prof. Quindi una cosa è chiara per noi docenti, la Tecnologia non è più solo uno strumento, perché essere strumento presuppone la possibilità di scegliere di utilizzarlo o no: oggi questa scelta non c’è più. #perché

Flipnet, la classe capovolta Registrazione della videoconferenza del 12/10/2017 Slide: Relatore: Valeria Pancucci, Per promuovere la lettura come momento fondamentale del percorso di crescita dell’alunno, in qualsiasi grado di istruzione egli si trovi, la recensione creativa è un compito che gli insegnanti di lettere, ma non solo, possono proporre nelle loro classi. A questa si può aggiungere l’uso dei QrCode, come strumento per “aumentare” i contenuti della recensione, ecco che l’attività diventa un vero e proprio compito autentico che consente di esercitare e valutare competenze chiave quali quelle digitali, ma anche imparare a imparare, spirito di iniziativa ed imprenditorialità, oltre che ovviamente la comunicazione in lingua madre. Il webinar si propone di mostrare modelli e strumenti 2.0 per progettare e realizzare in classe con i propri alunni recensioni creative di vario tipo. La conferenza è adatta ai docenti di discipline umanistiche prevalentemente di Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.

Studenti, computer e apprendimento Il MIUR ha pubblicato di recente il documento di commento ai dati OCSE PISA 2012: "Studenti, computer e apprendimento: dati e riflessioni". Il testo formula un bilancio e avanza alcune riflessioni sul futuro. Merita soffermarsi su questo e quelle, infatti il primo presenta alcune informazioni importanti e sorprendenti, mentre le seconde ci dicono verso dove andremo. I paladini dell’informatizzazione saranno imbarazzati da alcuni dati che il testo riporta, come il seguente: Paesi in cui a scuola gli studenti dichiarano di usare limitatamente PC e tablet, come la Corea e Shanghai-Cina, vedono i propri studenti ottenere livelli molto elevati nel digital reading (cfr. p. 6), significativamente superiori a quelli ottenuti da studenti che spendono molte più ore al computer (per esempio quelli di Svezia, Danimarca e Australia). Un altro dato merita poi di essere richiamato.

SCUOLA/ Digitale, studenti e prof: evitiamo di usarlo senza capirlo Ricerche, esperienze e nuove proposte sono state al centro degli incontri nell’area “Cdo for innovation” promossi dalla Compagnia delle Opere all’interno del Meeting di Rimini 2019 per tuffarsi, con uno sguardo critico, nel mondo dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Tra questi l’incontro “A scuola di digitale. Il digitale a scuola” promosso da Disal, Diesse e CdO Opere educative, che si è svolto giovedì 22 agosto davanti ad un foltissimo pubblico di dirigenti scolastici, docenti, operatori di scuola, genitori nella Fiera di Rimini. A confrontarsi sul tema Pier Cesare Rivoltella, docente di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università Cattolica di Milano, e Luca Botturi docente in media ed educazione presso il dipartimento formazione e apprendimento della Supsi di Locarno in Svizzera.

Disposizione dei banchi in classe: 8 idee per rinnovare lo spazio didattico Come si può cambiare la disposizione dei banchi della propria classe e rendere l’apprendimento più coinvolgente e, perché no, divertente e stimolante? Lo spazio, inteso come “contenitore fisico e materiale in cui si realizza l’insegnamento” è un elemento da non trascurare: è importante scegliere la disposizione dei banchi, la posizione della cattedra e l’uso delle pareti, in funzione anche della materia di insegnamento e del tipo di didattica che si vuole attuare. Ecco quindi le 8 disposizioni dei banchi che potete sperimentare nella vostra classe: FERRO DI CAVALLO Questa disposizione si rivela utile per lezioni frontali e discussioni in classe, perché permette di vedersi tutti in volto. È una buona soluzione anche per lezioni che prevedono l’utilizzo di LIM, perché permette di focalizzare l’attenzione degli studenti sullo strumento tecnologico e agevola l’interazione con esso, con il docente e con i propri compagni.

Traslocare gli studenti su un'aula virtuale: l'esperienza Nel primo episodio della quarta stagione di “Black mirror” un geniale inventore di videogame crea un gioco ad accesso esclusivo, ispirato a Star Trek. Goffo e remissivo nella noiosa vita reale, il protagonista si costruisce un’identità saggia e coraggiosa come comandante di una nave spaziale, che vaga nello spazio alla ricerca di avventure. Dopo aver rubato il dna dei colleghi d’ufficio meno amichevoli, li clona con una speciale stampante, per farli diventare i membri del suo equipaggio. I duplicati digitali si ritrovano così in un ambiente straniante, frutto della fantasia moralista e sociopatica del creatore: sono privati della loro identità sessuale, nonché di qualsiasi possibilità di ribellarsi alle crudeli volontà del comandante.

Il mondo digitale in aula: tecnologia al servizio di lingua, cultura e didattica I giovani di oggi rappresentano la prima generazione cresciuta con giocattoli e strumenti dell'era digitale. Quindi, la popolazione studentesca di oggi preferisce un ambiente di apprendimento facilitato dal social networking, dai video e dagli audio. L'uso della tecnología aiuta ad affrontare la necessità di integrare materiali autentici nell’istruzione della lingua e della cultura con il massimo beneficio dei materiali e riducendo l'ansia di apprendimento degli studenti. La tecnología in combinazione con i materiali autentici, facilmente accessibili online, permette d’imparare la lingua e la cultura italiana dando grandi vantaggi agli studenti e ai docenti. La tecnología può alleviare l'ansia degli studenti e adattare il loro stile di apprendimento ai materiali autentici online. Perchè?

Autovalutazione studenti, che c'è da imparare dal Giovane Holden Come per molti della mia età, la voce narrante del giovane Holden Caulfield ha segnato una svolta nella mia vita di lettrice. Da docente spesso l’ho consigliato ai miei studenti, sperando che anche loro ne fossero fulminati. Qualche volta è successo. Di Holden mi colpiva la leggerezza e l’immediatezza con cui, a colpi di poche rapide parole, faceva conoscere al lettore il mondo dal suo punto di vista. Per chi non lo avesse letto, la storia è questa: siamo in America e un ragazzo di sedici anni viene espulso dal college che frequenta in Pennsylvania (è la quarta volta che cambia scuola). Per le vacanze di Natale, deve tornare a casa sua, a New York, e dire ai suoi dell’espulsione.

Il Modello TIM: Integrare le tecnologie nell'Apprendimento La Matrice di Integrazione della Tecnologia nella Didattica. Presentazione e traduzione In questo post presenterò il modello TIM il cui scopo è quello di offrire un quadro teorico e un percorso pratico per integrare gradualmente le Tecnologie Educative nell’insegnamento e nell’apprendimento. Dal momento che le 25 casella della matrice sono in inglese le ho tradotte.

Dieci usi dello smartphone nelle mie lezioni Non volevo scrivere questo articolo, perché mi sembra di dare più importanza al mezzo che al fine, ma mi pare che sia urgente fare un po’ di chiarezza su quella che sta passando come la morte dell’istruzione, per non dire la fine del mondo: l’apertura del MIUR verso l’uso del cellulare per scopi didattici. Che poi mi viene pure da ridere… io faccio usare il cellulare da anni e con ottimi risultati raccontandolo ampiamente in questo blog, ma all’improvviso tutti diventano esperti di didattica e sono pronti a proclamare ai quattro venti che lo smartphone rende stupidi e manipolabili (digitandolo compulsivamente sul loro cellulare). E allora vi racconto dieci utilizzi efficaci dello smartphone che ho sperimentato durante le ore di disegno e storia dell’arte, giusto per parlare di cose concrete. 2 – Leggere un articolo dal blogSpesso interrompo la presentazione per andare online a cercare un articolo del blog scritto apposta per approfondire un argomento.

Pua! che “Decalogo” – La scuola che non c’è (ed altre storie) Il combinato disposto di giornalisti manipolatori ed esperti (un po’ creduloni, e che un po’ ci marciano) fanno poi il resto: Key4biz. Nel documento del MIUR si parla di introdurre il cellulare anche nella scuola primaria… (?) Alberto Contri. Questa è una follia bella e buona, un vero e proprio delitto, che testimonia purtroppo una palese ignoranza in campo neurologico e pedagogico. Non si dica “E’ un semplice PPT!” Tre anni sono trascorsi dal momento in cui ho iniziato con la classe, che ha terminato gli esami di licenza media nei giorni scorsi, un percorso innovativo: l’uso delle ICT nella didattica dell’italiano. All’inizio sembrava tutto un po’ complicato, abbiamo dovuto superare tante difficoltà, per non parlare dei limiti, diciamo, “mentali” dei colleghi che hanno più volte denigrato il lavoro affermando che non si faceva didattica, ma si stava giocando. Un gioco che oggi è servito anche a loro, perché pur di ottenere qualcosa dalla valorizzazione del merito, alla voce uso delle ICT nella didattica, hanno utilizzato alcune semplici applicazioni, dunque, viene spontaneo chiedersi: hanno giocato anche loro? Gli alunni di certo non hanno giocato, il loro è stato un percorso guidato e ragionato sull’uso delle tecnologie nella didattica, che sono e saranno sempre strumenti per la didattica. e anche i lavori svolti per fine anno scolastico (caricati su una bacheca virtuale, padlet)

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