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Gianfranco Marini - Video Tutorial - A scuola c...

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Google lancia la pagina Le mie attività: visualizzate ogni vostra attività Internet Google ha lanciato un nuovo strumento, chiamato Le mie attività, che vi dà la possibilità di visualizzare tutte le attività del vostro account legate ai servizi di Google, qualsiasi essi siano. Le mie attività è in grado di mostrarvi le attività provenienti da Ricerca, YouTube, Android, Chrome, Programmi pubblicitari, Maps, Google+ e via dicendo, per cui è uno strumento estremamente potente. Potete conoscere i siti Web che avete visitato, i video che avete guardato, le ricerche effettuate, i luoghi cercati e molto altro e di ogni azione potete visualizzare anche l’orario in cui è stata eseguita. Chiaramente potete filtrare oppure cancellare i dati raccolti oppure scegliere anche di non registrarli tramite alcuni tasti appositi messi a disposizione da Google all’interno della pagina. Tutte queste informazioni sono visualizzabili, ovviamente, solo da voi e da nessun altro.

pnsd | Risorse Digitali È una piattaforma online che permette la realizzazione e la pubblicazione di veri e propri poster multimediali. La principale caratteristica dei glogster è quella di contenere all’interno diversi “oggetti” digitali immediatamente fruibili. Il software è pensato proprio per il mondo dell’educazione e tende a sostituire i poster di sintesi che si realizzano a scuola, ma può essere utilizzato come strumento di presentazione di una ricerca o altro contenuto. Il programma, in lingua inglese, offre un account free per uso personale e diverse soluzioni a pagamento per utilizzare la piattaforma con una o più classi (con un periodo gratuito di prova per 30 giorni). Per realizzare il poster si procede scegliendo il “muro”, la pagina e gli oggetti grafici. Il lavoro viene pubblicato sul sito Glogster, ma può essere facilmente postato nel proprio blog con il codice “embed” ed inoltre prevede la pubblicazione diretta sulle classi virtuali Edmodo.

Tutto quello che Google sa di te e come impedirgli di studiarti “Le mie attività” è il nuovo strumento dove scoprire tutte le nostre informazioni raccolte. Ma si può chiedere a Google di smettere di tracciarci Pubblicato Fugato il dubbio in merito a quante cose possa sapere Google dei suoi utenti (facile: tutte), non resta che capire dove siano archiviate tutte le informazioni che li riguardano. Scoperto dove finiscono tutti i comandi vocali indirizzati all’assistente vocale al suon di “Ok, Google”, si è capito che MyAccount è la centralina di comando dove impostare le vostre autorizzazioni e restrizioni. Questa settimana è il turno di Le mie attività, lo strumento che mostra quasi tutto quello che l’utente fa online che sia collegato al proprio account Google. Lì si trova, schematizzata quanto basta da essere molto chiara, la storia dei propri movimenti online. Per cancellare la cronologia e fare in modo che questo comando sia interpretato come un “non lo fare mai più”, bisogna tornare su “Le mie attività” e scegliere il menù in alto (i tre puntini).

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Educational Technology and Mobile Learning: 11 Google Search Tips Every Student Should Know about April 24, 2016 The strength of Google search engine lies in its hidden features that usually go unnoticed by many students. As we have repeatedly emphasized, knowing how to effectively conduct Google searches becomes an essential skill for 21st century students. It is also one of the main pillars of digital citizenship. Becoming Google search savvy will help students quickly locate information and content they are looking for as well as evaluate and filter online sources to sift the chaff from the wheat. 2- Three easy ways to help you get better results for your Google searches 3- Search within a site 4- Find an exact phrase 5- Find public data 6- Search for two things using ‘either’ 7- Missing words 8- Search by file type 9- Exclude words 10- Define a word 11- Calculate anything

Possiamo fidarci dei riquadri di Google? I “knowledge panel” – i riquadri informativi che spesso compaiono sulla destra nella pagina dei risultati quando si fa una ricerca su Google – spuntano a caso, non riportano le fonti e sono categorici quasi fossero dei comandamenti divini. Pippo Baudo ha 79 anni e Gerusalemme è la capitale di Israele. Se avete mai cercato su Google una persona, un posto o una cosa (e sicuramente l’avete fatto) avete già incontrato questi riquadri aggressivi che hanno i titoli in grassetto. Sono uno dei molti tentativi di Google per attirare la nostra attenzione sfuggente. Per Google i riquadri informativi dimostrano l’efficacia della sua tecnologia per la ricerca semantica, mentre per gli utenti di Google sono un modo comodo per risparmiare un po’ di clic. Per Taraborelli il problema principale dei riquadri di Google è la loro incompletezza: forniscono informazioni ma tralasciano spesso il contesto da cui provengono. © 2016 – The Washington Post

Google, 14 trucchi per aiutarvi nella ricerca che vi faciliteranno la vita Pensate di sapere tutto su Google? In particolare credete di essere in grado di cercare qualunque cosa e destreggiarvi in maniera sapiente sul motore di ricerca più famoso del mondo? Probabilmente per molti è davvero così. Lo scenario: Stai giocando a scarabeo e qualcuno esclama: "Hey , 'panacea' non è una parola!" La soluzione: Basta digitare "define: " seguito dalla parola che si desidera trovare e Google vi porterà direttamente alla definizione. Lo scenario: Si desidera scoprire l'origine di una citazione, ma Google continua a dare risultati che non sono soddisfacenti. La soluzione: Metti la frase che desideri cercare tra virgolette Lo scenario: Volete cercare "energia alternativa". La soluzione: Mettere la ( ~ ) davanti al termine di ricerca del quale si desiderano conoscere i risultati relativi. Lo scenario: Volete trovare ricette per fare il pane che non contengano il "lievito", come ingrediente. Lo scenario: Vuoi cercare fotocamere digitali che rientrino in un certo range di prezzo.

Cosa sa la Rete di noi? Quello di cui vorrei parlarvi oggi è un aspetto su cui non ci soffermiamo spesso a riflettere: una crescente duplice tendenza che mette a rischio la nostra privacy e la nostra sicurezza in Rete. Da un lato la facilità con cui, senza pensarci a sufficienza, diffondiamo in internet sui vari Social, Blog e siti vari, informazioni che ci appartengono come se stessimo scrivendole su un nostro diario personale. Dall’altro grazie alla tecnologia ed ai bug delle applicazioni, nonché alla negligenza di alcuni amministratori di rete, come sia facile per chiunque con un minimo di conoscenze informatiche reperire parecchie informazioni sul nostro conto, che una volta aggregate tra loro, costituiranno un vero e proprio profilo di noi. Avete mai provato a scrivere in Google il vostro nome e cognome tra virgolette, o il nome della vostra azienda? Vi è mai capitato di ricevere nella casella di posta elettronica della pubblicità mirata ai vostri interessi o alle ricerche effettuate di recente?

Motori di ricerca: se li conosci non ti uccidono In un recente report pubblicato lo scorso giugno e riferito al comportamento degli utenti italiani online, Audiweb indica che il 92,4% utilizza un motore di ricerca, confermando che la ricerca di informazioni su internet è una delle più popolari attività online. Il market share dei motori di ricerca a livello mondo, come risulta dalle statistiche NetMarketShare, ha visto nel 2015 al primo posto Google con il 66,41%, seguito dal cinese Baidu col 12,33%, Bing al 10,16% e Yahoo all’ 8,76%. Esiste però una più netta prevalenza di Google nei mercati americani e dell’Europa occidentale, mentre nei Paesi come la Cina e la Russia prevalgono i motori di ricerca locali. I motori di ricerca sono sistemi complessi, che incorporano tecnologie avanzate, i cui dettagli sono riservati e protetti dai singoli fornitori a fini concorrenziali. Da un punto di vista funzionale, è possibile individuare due processi distinti: il processo di indicizzazione e il processo di ricerca.

Open Online Education Welcome to Google's Online Course Kit! This resource, complete with best practices, technology guidelines, and strategies, can help you inspire and motivate students through your online course. Whether you have experience teaching online or have never taught a course before, these resources are here to guide you through the process. With an online course, you can build a classroom anyone can access, from anywhere. The process outlined in this Online Course Kit is one we developed from our experiences building online courses (also referred to as Massive Open Online Courses, or MOOCs).

Operatori ricerca avanzata google-intitle,intext,inurl,filetype,site.Scambio idee. Ricerca avanzata:premesseVorrei oggi affrontare brevemente il tema della ricerca avanzata in Google. Premesso che su questo argomento sono stati scritti migliaia di articoli, e pubblicati diversi libri (tra i quali consiglio "Google hacking for penetrator tester" di Jhonny Long), in questa pagina raccoglierò comunque alcuni brevi appunti sull'utilizzo e sulle caratteristiche principali dei più noti e potenti operatori di ricerca avanzata. Mediante queste keyword riusciamo a restringere enormemente le nostre ricerche individuando le aree del documento in cui Google dovrà cercare le parole chiave o focalizzando la ricerca solo su particolari tipi di file. In generale dobbiamo ricordare che: N1: Anche se questi operatori vengono utilizzati all'interno di una normale query di ricerca, essi sono dotati di una sintassi particolare che dovrà essere scrupolosamente rispettata per non produrre falsi positivi. In genere la sintassi è Operatore:Keyword.

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