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Scratch, imparare programmando

Scratch, imparare programmando
di Andrea Patassini Tutti i giorni compiamo operazioni con computer, smartphone, tablet o anche strumenti digitali che troviamo nei luoghi che frequentiamo, a lavoro, nei luoghi pubblici, quando facciamo la spesa e così via. Sono operazioni immediate, rese semplici da interfacce comprensibili e solitamente intuitive. Dietro di esse c’è un linguaggio di programmazione capace di rendere operativo tutto ciò che compiamo. Certo, quel linguaggio appare decisamente più complesso rispetto alle pratiche che compiamo quotidianamente nelle nostre attività digitali, ma è proprio grazie a quella complessità che riusciamo a realizzare ciò che desideriamo, in ambito tecnologico. Ma è davvero importante capire il linguaggio di programmazione? è utile fare un’analogia con la lettura e la scrittura. L’analogia con la lettura e la scrittura è decisamente efficace, perché offre al concetto di programmazione una visione più ampia e non limitata al solo obiettivo di realizzare oggetti informatici. Mi piace: Related:  6 - CODING e ROBOTICAApp

Coding e didattica Upload Barbara Bevilacqua Loading... Working... ► Play all Coding e didattica Barbara Bevilacqua1 videoNo viewsUpdated today Play all Sign in to YouTube Sign in History Sign in to add this to Watch Later Add to Loading playlists... Pensiero computazionale a scuola, i vantaggi del coding - Agenda Digitale È il 1837, Charles (Babbage) presenta alla comunità scientifica la sua idea di un calcolatore meccanico universale. È il 1842, Ada (Lovelace) lavora alla descrizione della macchina di Charles e per illustrarne il funzionamento concepisce il primo programma. Passano 100 anni. Le straordinarie ricadute pratiche delle intuizioni di Charles, Ada e Alan sono conseguenza della profonda rivoluzione concettuale insita nell’idea stessa di macchina programmabile: la separazione tra la macchina (hardware) e il programma (software), elementi complementari e indispensabili; la separazione di ruoli tra chi scrive il software (programmatore) e chi lo esegue (esecutore). Linguaggi di programmazione, una rivoluzione utile alla scuola Per esprimere i procedimenti esistono tanti linguaggi di programmazione, straordinariamente espressivi, rigorosi ed efficienti. HR e il metodo Feedback a 360 gradi: quando usarlo e quali passaggi seguire Risorse Umane/Organizzazione L’informatica a scuola.

GUIDA - Sviluppare il Pensiero Computazionale con Scratch! – Animatori Digitali - Portale di informazione degli ADAnimatori Digitali – Portale di informazione degli AD Scratch è uno strumento gratuito che permette di avvicinare i giovani al mondo della programmazione e del pensiero computazionale. Il software permette di creare dei racconti, delle storie interattive e di registrarne i risultati consentendone la pubblicazione. È pensato per una fascia d’età che va dagli 8 ai 16 anni Scratch è sviluppato dal Lifelong Kindergarten research group dei Media Lab dell’MIT. Perché usarlo? Perché è uno strumento semplice ed intuitivo, non è obbligatorio conoscere le basi della programmazione per iniziare a realizzare un progetto e nonostante ciò permette di ottenere dei risultati soddisfacenti: ad oggi sono stati pubblicati più di 10 milioni di progetti. Si possono realizzare semplici storie digitali, ma è possibile lavorare anche a progetti più ambiziosi, date un occhiata al videogame FALCON 9! Sul sito internet di Scratch è possibile visualizzare tutti i progetti realizzati della comunità, questo è uno dei punti di forza di questo strumento. 1) Esco di casa

Leonardo Coding a scuola.pdf Partiamo dal mondo reale (real world)..................................................................................................5 Complessità e interazione .....................................................................................................................6 Il punto di vista del governo. La buona scuola ...............................................................................................7 Intercettare i messaggi per provocare un’azione..................................................................................7 Dal coding al gioco ................................................................................................................................8 Conoscenze e abilità..............................................................................................................................9 Competenze multidisciplinari logiche ...................................................................................................9 Workflow.

Che cos’è il pensiero computazionale? | Pearson Una definizione Seymour Papert usò per primo l’espressione “pensiero computazionale” (Computational Thinking) in Mindstorms, un testo del 1996 in cui proponeva una particolare didattica della matematica attraverso il linguaggio di programmazione chiamato Logo. Dopo Papert, sono stati diversi i tentativi per arrivare a precisare il significato di “pensiero computazionale”, ma solo nel 2006 Jeannette Wing, direttrice del Dipartimento di informatica della Canergie Mellon University, riuscì a formulare una definizione capace di mettere d’accordo molti studiosi:il pensiero computazionale è un processo di formulazione di problemi e di soluzioni in una forma che sia eseguibile da un agente che processi informazioni. Il pensiero computazionale a scuola Dal pensiero computazionale al Coding Ma è soprattutto nelle attività di Coding, e quindi nella scrittura di linguaggi destinati a una macchina, che il pensiero computazionale può trovare ampi spazi di sviluppo.

Creare applicazioni a scuola, ecco App Inventor di Andrea Patassini Ogni tanto bisogna mettere mano nella cassetta degli attrezzi per la didattica, è un esercizio utile a capire cosa e come stiamo utilizzando gli strumenti a disposizione, cosa invece possiamo eliminare e cosa, infine, aggiungere. Nel panorama digitale oggi l’offerta è ricchissima, basta provare a curiosare un po’ nel web per trovare cosa può esserci utile. Qualche giorno fa abbiamo parlato di Scratch, ci sono arrivate diverse esperienze e testimonianze interessantissime di chi già lo utilizza. Proviamo a scoprire App Inventor. Provare a realizzare un’applicazione con App Inventor è davvero semplice. Dopo aver trascinato gli oggetti e le utilità che ci interessano c’è bisogno di far sì che tutto ciò che abbiamo pensato per l’app sia realmente funzionante. Terminato lo sviluppo di una app, come può essere utilizzata sul proprio smartphone o tablet? Quali scenari per la didattica? Mi piace: Mi piace Caricamento... Informazioni su andreapatassini

Coding. Linguaggio di programmazione nella scuola primaria: (1) come introdurlo in modo semplice e stimolante. | La finestra sull'albero IL LINGUAGGIO DEGLI OGGETTI: introduzione al pensiero computazionale. Ecco come ho introdotto il linguaggio di programmazione nel mio gruppo classe e quali strategie ho adottato per tenere viva la partecipazione e l’interesse stimolando curiosità e motivando gli alunni a saperne di più. Classe di riferimento: seconda di scuola primariaContenuti affrontati: cos’è il linguaggio di programmazione; concetto di codice binario; introduzione al concetto di algoritmo. Inizio la discussione richiamando l’attenzione dei bambini con semplici domande chiave che stimolino la discussione. Ma come funziona questo strano linguaggio? Linguaggio visuale –> Linguaggio di programmazione –> Linguaggio macchina Quindi siamo arrivati alla conclusione che il linguaggio è importante per far capire alle cose ciò che devono eseguire ma abbiamo anche detto che è necessario farlo capire bene, con ordine e precisione, seguendo un determinato procedimento. Mi piace: Mi piace Caricamento...

Creare app Android con AppInventor Il recente e veloce sviluppo dei sistemi oprtativi mobile ha consentito di focalizzare l'attenzione soprattutto su come si possono sviluppare semplici applicaizoni per dispositivi mobili. Questi, a differenza del pc, hanno al loro interno un concentrato di tecnologia con sensori ed interattività sino a qualche anno fa inimmaginabili. I due maggiori produttori di sistemi operativi, Apple e Google hanno messo a disposizone gli ambienti di sviluppo adatti alla creazione di app di ogni genere seguendo tutte le fasi di realzizazione della stessa. Questo soprattutto grazie all'intuitività della scrittura del codice per via dell'uso di un altra invenzione sempre del MIT: scratch. Ecco la schermata che è possibile vedere all'indirizzo: Il bottone Create consente di accedere all'area per la creazione. In questa schermata è possibile notare che ci sono tutti gli ingredienti per una programmazione visuale in stile "visual basic" per intenderci.

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