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Pearltrees 2.0 in profondità indeepness

Pearltrees 2.0 in profondità indeepness
Certamente il cambiamento della piattaforma 1.0 alla versione 2.0 di Pearltrees a molti non è andata molto giù : la versione 1.0 si distingueva per il fatto che ogni collezione ed ogni collegamento ad essa era organizzata quasi come un albero ed i cerchi. A molti è dispiaciuto che tale piattaforma sia cambiata ,anche se, personalmente credo che sia Pearltrees 1.0 che la 2.0 avrebbero potuto felicemente convivere assieme. NB: per cancellare collezioni ed elementi nella collezione trascinate gli elementi nel cestino. Related:  Social Bookmarkinggiadagiunta

Social bookmarking Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il social bookmarking è un servizio basato sul web, dove vengono resi disponibili elenchi di segnalibri (bookmark) creati dagli utenti. Questi elenchi sono liberamente consultabili e condivisibili con gli altri utenti appartenenti alla stessa comunità virtuale. Introduzione[modifica | modifica wikitesto] Cenni storici[modifica | modifica wikitesto] Il concetto di "condivisione in rete dei bookmark" è databile verso la metà del 1999, ma le prime proposte in questo senso furono di breve durata, travolte dalla crisi che investì il comparto dell'alta tecnologia dopo il 2001. Visione d'insieme[modifica | modifica wikitesto] In un sistema di social bookmarking gli utenti registrano un catalogo di risorse Internet ritenute, a vario titolo, utili e stimolanti. La categorizzazione delle risorse avviene per mezzo di "parole chiave" (tag) liberamente e informalmente scelte dall'utente (vedi Folksonomia). Aspetti positivi[modifica | modifica wikitesto]

Il primo libro sull'infografica All’inizio del Novecento William Cope Brinton, un ingegnere e statistico americano, con i suoi libri formalizzò per la prima volta l’uso e le tecniche per produrre le infografiche, uno dei metodi di raffigurazione più usati negli ultimi anni per sintetizzare informazioni complesse. Per l’infografica attuale – e per la sua straordinaria diffusione negli ultimi anni – è decisiva la disponibilità di siti e software in grado di gestire e rappresentare grandi masse di dati con relativa semplicità, possibilità che al tempo di Brinton non c’era: nei suoi libri, pubblicati tra il 1914 e il 1939, Brinton si occupò quindi sia di raccolta dei dati che di tecniche manuali per la loro rappresentazione grafica. Brinton, tuttavia, non fu il primo a produrre infografiche: i primi studi sulla presentazione grafica di dati risalgono al libro Rosa Ursina sive Sol di Christoph Scheiner del 1626, in cui l’autore spiegava la rotazione solare con delle illustrazioni.

Cinque modi facili e gratis per fare belle infografiche - Linkiesta.it A volte la rappresentazione grafica può essere utile per rendere più comprensibile di un concetto, specialmente su internet. Lo strumento delle infografiche è sempre più utilizzato da siti e blog, per rendere le pagine web più dinamiche. Ecco cinque strumenti gratuiti, proposti dal sito StumbleUpon.com, per realizzare delle infografiche di buona qualità senza essere degli esperti di grafica. 1. Wordle Wordle è una delle migliori web app per realizzare infografiche – basate su una visualizzazione di tipo word cloud – completamente personalizzabili con pochi semplici passi. 2. Visual.ly è un altro strumento online che consente agli utenti di realizzare delle storie, sempre sottoforma di infografica, attraverso l’utilizzo dei dati. 3. Usando Creately è possibile costruire mappe concettuali, diagrammi di flusso e di altro tipo. 4. Questo è un sito utile con cui è possibile creare delle infografiche di tipo diverso. 5. Si tratta forse del più semplice degli strumenti tra quelli proposti.

10 tips for better slide decks When your slides rock, your whole presentation pops to life. At TED2014, David Epstein created a clean, informative slide deck to support his talk on the changing bodies of athletes. Photo: James Duncan Davidson/TED Aaron Weyenberg is the master of slide decks. We asked Aaron to bottle his Keynote mojo so that others could benefit from it. Aaron used this image of a New Zealand disaster to kick off a slide deck from TED’s tech team — all about how they prepares for worst-case scenarios. The big picture… Think about your slides last. And now some tactical tips… Go easy on the effects and transitions. Lastly, I’d love to leave you with a couple book recommendations. Happy slide-making.

Listango: organizzare i propri link preferiti Ogni insegnante, nella propria esperienza di cybernauta, dovrebbe apprendere dalla formica l'abitudine di immagazzinare tutto cio' che al momento non le serve per riutilizzarlo quando ne avrà bisogno. Quante volte vi sarà capitato di incappare in una risorsa interessante che potrebbe tornarvi utile successivamente? E quante volte avrete ripensato a quella risorsa senza riuscire a trovarla quando invece è giunto il momento di farne uso? Per trasformarvi dunque in ...cyberformiche dovete assolutamente iniziare ad usare uno dei tanti servizi di bookmarking, che vi consentono di "stoccare" in maniera organizzata tutti i link che possono servirvi in classe. Uno di questi è Listango, semplice da utilizzare e molto efficace per la creazione di veri e propri reportori di risorse da utilizzare in classe. Ogni volta che vi imbatterete in una pagina web interessante sarà sufficiente cliccare quel pulsante per salvare quel link nel vostro archivio personale. Vai su Listango Articoli correlati

DigComp 2.1: osservare e valutare la competenza digitale dei cittadini - cittadinanza digitale Come individuare il livello di competenza digitale dei cittadini? Per facilitare l’autovalutazione e la valutazione del livello di competenza digitale oggi possiamo adoperare l’aggiornamento 2.1 del framework europeo DigComp che il Centro di Ricerca europeo[1] ha recentemente pubblicato[2] e che si integra con il processo di revisione realizzato con DigComp 2.0[3]. Non resta che tuffarsi nell’oceano digitale ed imparare a nuotare Senza dubbio ad invogliare alla consultazione di questo nuovo strumento contribuisce la veste grafica aggiornata e l’impostazione data alla presentazione dei contenuti. DigComp 2.1 L’ “imparare a nuotare” narrato in DigComp 2.1 vale non solo nel digitale. Qual è il racconto dell’imparare a nuotare nell’oceano digitale? Da noi agli altri è, anche, questione di competenza.

Come creare un'infografica: 10 tools online indispensabili Ecco alcuni strumenti facili e gratuiti per realizzare un’infografica efficace ed accattivante L’infografica è una forma di comunicazione che sta riscuotendo un grande successo ultimamente. Il motivo è semplice: quando si vogliono trasmettere delle informazioni, anche complesse, con diagrammi e schemi, la priorità è quella di ottenere un testo chiaro ma anche invitante, e in questo l’infografica è l’ideale. È in grado di raccontare rapidamente numerosi dati e di coinvolgere il lettore fino a stimolarlo alla condivisione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, realizzarla è molto semplice, non occorre essere esperti di grafica. Ecco una selezione dei migliori tools presenti sul web: 1) Visual.ly La piattaforma online più potente per creare infografiche estraendo dati da Facebook, Twitter o da altre fonti 2) Easel.ly Una grande web app gratuita che permette di selezionare temi e sfondi, trascinare oggetti e caselle di testo

Competenze digitali e DigComp 2.1: facciamo chiarezza Il processo di trasformazione digitale è necessario, e non può non passare dalle competenze, che sembrano essere il tema centrale per il panorama europeo e nazionale. Emerge, però, l’urgenza di creare percorsi modulari di approccio al digitale, che tengano conto dei diversi contesti territoriali. È utile fare a questo proposito un ripasso delle indicazioni del DigComp 2.1, di cui avevamo accennato in passato, e che modifica e aggiorna i documenti precedenti del 2013 e del 2016. Stando ai documenti del Team Digitale e di AgID, che si è occupata della traduzione in italiano del documento, DigComp 2.1 si esaurisce in 5 dimensioni. Per “imparare a navigare nell’oceano digitale”, il DigComp 2.1 propone la seguente infografica Ma cosa vuol dire avere un livello di competenza 2, per esempio? [1] Bongiorno: "La digitalizzazione della PA sia ragionevole e inclusiva" [2] Competenze Digitali di Base

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