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Calendari. Neoimmessi in ruolo da concorso 2018: come si svolge anno di prova FIT. Le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2018/19 avvengono dalle graduatorie ad esaurimento e dalle graduatorie di merito del concorso 2016 e del concorso 2018.

Neoimmessi in ruolo da concorso 2018: come si svolge anno di prova FIT

Dalle graduatorie del concorso 2018, in realtà, non si è immessi direttamente in ruolo ma al terzo anno del percorso FIT (o meglio percorso annuale), superato il quale si è assunti a tempo indeterminato. Vediamo in questa scheda cos’è previsto in merito all’anno di prova dei docenti che saranno assunti tramite FIT, premettendo quanto previsto per gli altri neoimmessi in ruolo (da GaE e GM 2016). Anno di prova docenti assunti da GaE e GM 2016 L’anno di prova per i docenti assunti da GaE e GM 2016 è disciplinato dal DM 850/2015. Il Miur al riguardo ha già pubblicato la nota del 2 agosto 2018, come riferito in Anno prova neoassunti 2018/19: incontri in presenza, laboratori formativi, osservazione, attività online. Anno di prova docenti assunti tramite FIT Così leggiamo nel decreto: Tabelle sintesi in PDF.

Free falling in outer space - Matt J. Carlson. Lettera scuole Pim 18 classiamb 2018. COMPETENZE AL TERMINE DELL'OBBLIGO SCOLASTICO. Fioroni: in Italia il 20.6% dei ragazzi esce dal sistema di istruzione e formazione senza né diploma né qualifica professionale.

COMPETENZE AL TERMINE DELL'OBBLIGO SCOLASTICO

E 19.000 “scompaiono” dopo essersi iscritti al primo anno superiore. Sono tassi di “dispersione fisica e mentale” non più tollerabili. L’ascensore sociale è fermo al garage, al piano -1: il sistema formativo italiano deve saper intercettare questa fuga fisica e mentale se vuol far tornare quell’ascensore a salire. L’equità si garantisce ampliando l’offerta formativa in modo reale per incrociare gli stili cognitivi dei ragazzi e non facendo proliferare ulteriormente gli indirizzi. Non basta “stare” o “andare” a scuola: è cruciale quello che i ragazzi imparano. Con l’obbligo di istruzione, l’Italia punta all’Europa facendo proprie le competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate dall’Ue il 18 dicembre 2006. 1. 2. 3. 4. Assemblea Scuola Maria Ausiliatrice 18/09/2018. "CONDURRE LA CLASSE COOPERATIVA" - 8a videoconferenza Flipnet. Explain everything. Collegio Liceo 11 Settembre 2018.

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Mario Comoglio. Intervento del prof.

Mario Comoglio

Mario Comoglio, docente di didattica all'Università Salesiana di Roma, ha passato anni di studio e di esperienza negli Stati Uniti. E' autore di diversi testi fondamentali per chi si accosta all'apprendimento cooperativo. Innanzitutto un saluto a tutti. Nel momento in cui sentivo raccontare la storia da Norm Green, ho ripensato a quella che poteva essere la nostra storia. Ricordo quando, forse quattro anni fa, abbiamo cominciato a Torino il primo corso di cooperative learning. Mi scuserete se risulto approssimativo, ma ho cercato di sottolineare gli elementi più significativi. Questo modo è andato cambiando intorno agli anni ’70 e ’90. Il momento successivo che possiamo qualificare più vicino a noi, è stato un po’ il cambiamento globale, una grande mareggiata, un terremoto o un maremoto che ha travolto tutto.

Da questo punto si aprono delle nuove prospettive, sviluppi o possibilità che possiamo intravedere nel futuro. "Perché la Rete ci rende intelligenti". Rheingold spiega il suo "manuale digitale" Lo scrittore americano, autore di testi importanti sull'era internet, stila una sorta di guida all'utilizzo "smart" del web.

"Perché la Rete ci rende intelligenti". Rheingold spiega il suo "manuale digitale"

Una nuova alfabetizzazione incentrata su "attenzione, identificazione delle bufale, partecipazione, collaborazione e conoscenza dell'uso del network"di ERNESTO ASSANTE E' uscito un libro che andrebbe rapidamente letto da chiunque ha voglia di capire meglio il mondo in cui viviamo, quello in cui vivremo, e ha la necessità, il bisogno o il desiderio di usare al meglio quello straordinario strumento che è Internet. Il titolo è assai singolare, ma proprio per questo stimolante: "Perché la Rete ci rende rende intelligenti", lo ha pubblicato l'editore Cortina ed è firmato da uno dei grandi pensatori dei nostri tempi, Howard Rheingold, autore di alcuni altri preziosi libri come "La realtà virtuale", del 1993, "Comunità virtuali: Parlare, incontrarsi, vivere nel ciberspazio", del 1994 e il bellissimo "Smart mobs.

SECONDE 2018-19. PER MIGLIORARE L'EFFICACIA DIDATTICA. ACCORGIMENTI PER MIGLIORARE L'ORGANIZZAZIONE. ORIENTAMENTO. Insegnare nell'era digitale. Rivista Didattica della Matematica – Dalla ricerca alle pratiche d'aula. Tecnica della Scuola - Home. Validità delle fonti. Come mi vedo e come mi vedono gli altri. Modi diversi di superare un ostacolo. La comunicazione nell’apprendimento on line. Di Gianfranco Marini Tendenze nell’ambito delle tecnologie dell’educazione Se si effettua qualche ricerca su Google Trends o si frequentano le comunità e i blog dei docenti italiani si ricava l’impressione che le tendenze nell’ambito delle tecnologie dell’apprendimento siano: gamification, digital storytelling, flipped classroom, coding, etc.

La comunicazione nell’apprendimento on line

Senza dubbio, nella percezione dei protagonisti della formazione, sono queste metodologie a rappresentare il focus del dibattito e a dover orientare l’integrazione delle tecnologie nella didattica. Se invece come punto di osservazione si sceglie la direzione in cui vengono sviluppate applicazioni e servizi web e ambienti educativi, si nota una situazione diversa, in cui prevalgono l’esigenza di garantire una maggiore comunicazione e interattività a supporto del dialogo educativo e fornire strumenti per la gestione delle classi e del processo formativo.

Comunità e comunicazione.

Cooperative Learning

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