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Epica Classica e pre-cavalleresca

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Gli Dei. Ade. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ade

Dati i suoi attributi mitici avrebbe come corrispettivi nella mitologia egizia il dio Serapide. È conosciuto anche come Axiokersos poiché coniuge di Persefone, soprannominata infatti "axiokersa", e Katakthonios ossia "signore degli Inferi". Nella mitologia[modifica | modifica sorgente] Origini[modifica | modifica sorgente] Plutone rapisce Proserpina, scultura di Vincenzo de' Rossi. Ade partecipò alla Titanomachia, nell'occasione in cui i Ciclopi gli fabbricarono la kunée[2], un magnifico elmo magico in pelle d'animale che gli permetteva di diventare invisibile: si poté introdurre così segretamente nella dimora di Crono rubandogli le armi e, mentre Poseidone minacciava il padre col tridente, Zeus lo colpì con la folgore. La leggenda lo vuole padrone delle greggi solari, al pascolo nell'isola Erizia, la cosiddetta isola rossa, dove il Sole muore quotidianamente.

Persefone[modifica | modifica sorgente] Menta e Leuce[modifica | modifica sorgente] Mitologia greca. Odissea. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Odissea

L'Odissea (in greco antico Ὀδύσσεια, traslitterato in Odýsseia) è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti all'opera del poeta Omero. Narra delle vicende riguardanti l'eroe Odisseo (o Ulisse, con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell'Iliade. Il nome[modifica | modifica wikitesto] Divisione[modifica | modifica wikitesto] L'Odissea è un poema diviso in 24 libri, ognuno dei quali indicato con una lettera dell'alfabeto greco minuscolo, per un totale di 12.110 esametri. Il poema è uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale, e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che attraverso le numerose traduzioni.

Datazione[modifica | modifica wikitesto] L'opera, insieme all'Iliade, viene composta nella Ionia d'Asia intorno al IX secolo a.C., anche se alcuni autori pensano che sia nata intorno al 720 a.C. Lingua e stile[modifica | modifica wikitesto] Libro I - Libro IV Libro XXIV. Eneide. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Eneide

Alla morte di Virgilio il poema, scritto in esametri dattilici e composto da dodici libri, rimase privo degli ultimi ritocchi e revisioni dell'autore; perciò nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma l'amico Vario Rufo, non rispettando le volontà del defunto, salvaguardò il manoscritto dell'opera e, successivamente, l'imperatore Ottaviano Augusto ordinò di pubblicarlo così com'era stato lasciato. I primi sei libri raccontano la storia del viaggio di Enea da Troia all'Italia, mentre la seconda parte del poema narra la guerra, dall'esito vittorioso, dei Troiani - alleati con i Liguri, con alcuni gruppi locali di Etruschi e con i Greci provenienti dall'Arcadia - contro i Rutuli, i Latini e le popolazioni italiche in loro appoggio, tra cui altri Etruschi; sotto il nome di Latini finiranno per essere conosciuti in seguito Enea e i suoi seguaci. Descrizione[modifica | modifica sorgente]

Iliade. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Iliade

L'Iliade è un poema epico tradizionalmente attribuito ad Omero, composto da ventiquattro libri o canti, ognuno dei quali è indicato con una lettera dell'alfabeto greco maiuscolo per un totale di 15.688 versi in esametri dattilici. Il titolo deriva da Īlĭŏn, l'altro nome dell'antica Troia, cittadina dell'Ellesponto (e da non confondere con Ilion nell'Epiro). Opera ciclopica e complessa, è un caposaldo della letteratura greca e occidentale. Narra le vicende di un breve periodo della storia della guerra di Troia, accadute nei cinquantuno giorni dell'ultimo anno di guerra, di cui l'ira di Achille è l'argomento portante del poema.

Datazione[modifica | modifica sorgente] L'opera, tradizionalmente datata al 750 a.C. circa, venne composta probabilmente nella regione della Ionia Asiatica. Le diverse edizioni[modifica | modifica sorgente] Si sa che il poema era già noto nel VI secolo a.C.; la prima testimonianza sicura è di Pisistrato di Atene (561-527 a.C.).