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Chiesa? Ma non facciamo gli ipocriti!

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Messico: assassinato un altro sacerdote, il terzo nel 2017 – ZENIT – Italiano. In Messico è stato ucciso nuovamente un sacerdote cattolico. Lo ha reso noto l’agenzia Fides venerdì 7 luglio 2017. Si tratta — così rivela l’agenzia vaticana — del terzo caso nel corso di quest’anno. Nel Paese latinoamericano sono stati uccisi nel corso degli ultimi sei anni ben 18 sacerdoti. “Con profondo dolore e sgomento informiamo della morte del nostro fratello sacerdote diocesano Luis Lopez Villa, 71 anni, che il 5 luglio è stato ucciso da criminali che sono riusciti a fare irruzione nella Parrocchia San Isidro Labrador, nel comune de Los Reyes”, scrive l’agenzia della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che cita un comunicato della diocesi di Nezahualcóyotl (nello Stato del Messico — detto Edomex –, nel centro del Paese). “Preghiamo per le nostre autorità e abbiamo fiducia in loro, perché riescano a chiarire questo crimine, preghiamo anche per la pace e la giustizia nelle nostre comunità”, continua la nota.

Agenzia Fides - AMERICA/STATI UNITI - I gesuiti restituiscono ai sioux i terreni della Rosebud Indian Reservation. I gesuiti restituiscono ai sioux i terreni della Rosebud Indian Reservation Dakota (Agenzia Fides) – I gesuiti stanno restituendo più di 500 ettari di terra alla Rosebud Indian Reservation (RIR), riserva indiana sioux in South Dakota.

L’operazione dovrebbe essere completata alla fine di questo mese di maggio. Il governo degli Stati Uniti aveva concesso la proprietà ai gesuiti nel 1880, per chiese e cimiteri, secondo un video del padre gesuita John Hatcher, presidente della missione di San Francesco. “All'inizio della missione avevamo 23 stazioni missionarie - ricorda p. Hatcher -. Map Data Map data ©2017 Google, INEGI Map Satellite. Durissima reazione di Papa Francesco contro alcuni sacerdoti che non accettano il vescovo. “Tante volte mi è venuta in mente la parabola dei vignaioli assassini, di cui parla il Vangelo”, ha detto Papa Francesco rivolgendosi ai rappresentanti della diocesi di nigeriana di Ahiara, che ha ricevuto in visita in Vaticano l’8 giugno. Il problema è che i sacerdoti della diocesi rifiutano di obbedire al loro vescovo, Peter Okpaleke, per ragioni etniche, perché non appartiene all’etnia Mbaise.

Il presule è stato designato da Benedetto XVI nel 2012, ma non ha potuto prendere possesso della sua diocesi per l’opposizione dei fedeli, al punto che la sua ordinazione episcopale ha dovuto realizzarsi in un’altra diocesi, e tra imponenti misure di sicurezza, e vari fedeli hanno collocato una bara nella sede episcopale con il nome del vescovo, chiaro segno di minaccia di morte. Papa Francesco ha ammesso di aver anche preso in considerazione la possibilità di sopprimere la diocesi di Ahiara, ma ha ricordato che la Chiesa “è madre e non può lasciare tanti figli come voi”. Francia: autore musulmano scrive libro su padre Hamel – ZENIT – Italiano. L’autore musulmano Mohammed Nadim sta per pubblicare in Francia il libro “Requiem pour le père Jacques Hamel”, dedicato al sacerdote 85enne ucciso nel luglio scorso.

Il volume, la cui prefazione porta la firma dell’arcivescovo di Rouen, monsignor Dominique Lebrun, verrà presentato martedì 13 giugno nel capoluogo della Regione della Normandia ed uscirà mercoledì 14 giugno nelle librerie francesi. Il breviario di padre Jacques Hamel, assassinato il 26 luglio 2016 nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray da due giovani estremisti islamisti mentre stava per celebrare la Messa, viene attualmente conservato nella chiesa di San Bartolomeo all’Isola, la basilica romana gestita dalla Comunità di Sant’Egidio e dedicata alla memoria dei nuovi martiri.

“Il libro di Mohammed Nadim, redatto sotto la forma di lettere liberamente indirizzate a padre Hamel, è una potente meditazione sulla violenza, il terrorismo, la religione. Mohammed Nadim, che vive e lavora in Algeria, è musulmano praticante. Papa: no ad una Chiesa tiepida e tranquilla – ZENIT – Italiano. “Il cattivo spirito preferisce una Chiesa tranquilla senza rischi, comoda, tiepida”. Lo ha detto papa Francesco martedì 23 maggio nell’omelia della Messa mattutina nella Casa Santa Marta, riportata dalla Radio Vaticana. Una Chiesa che ha paura di cacciare via l’idolo del denaro, non è la Chiesa di Gesù, ha sottolineato il Pontefice. Sulla strada della conversione, non si può rimanere “tranquillo”, ha dichiarato il Pontefice: quando il popolo è tranquillo, perseguita i profeti che disturbano la quiete, cioè si accontenta di uno “spirito di tepore”, che rende la Chiesa “tiepida”. “Nella Chiesa quando qualcuno denuncia tanti modi di mondanità è guardato con occhi storti, questo non va, meglio che si allontani”, ha raccontato Francesco.

“Io ricordo nella mia terra tanti, tanti uomini e donne, consacrati buoni, non ideologi, ma che dicevano: ‘No, la Chiesa di Gesù è così…’ – ‘Questo è comunista, fuori!’ “Perché?” Un membro della Commissione su Medjugorje: vi spiego i dubbi del Papa. © Sabrina Fusco / ALETEIA «Abbiamo passato al vaglio tutto quello che si poteva e si doveva scandagliare secondo le indicazioni di Benedetto XVI e della Congregazione per la dottrina della fede, tenendo conto delle norme attuali sul discernimento delle presunte rivelazioni». Compresa la vita dei sei “veggenti”. «Le apparizioni prescindono dallo stato di grazia di chi le ha Anche Gesù non ha scelto dei santi come apostoli.

Pertanto la Commissione ha analizzato la credibilità o meno dei testimoni che ricevono le visioni». Padre Salvatore Maria Perrella, preside della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma, è uno dei diciassette membri della Commissione internazionale d’inchiesta su Medjugorje istituita nel 2010 da Benedetto XVI. Ad Avvenire (18 maggio) ha parlato dei lavori della Commissione e ha spiegato cosa, dal suo punto di vista, ha voluto dire Papa Francesco quando ha detto di non credere alla “Madonna capo-ufficio telegrafico che manda tutti i giorni un messaggio“.

Papa Francesco in visita a Ostia – ZENIT – Italiano. Grande è stata la sorpresa di un gruppo di famiglie della parrocchia “Stella Maris” a Ostia, quando hanno visto spuntare questo pomeriggio papa Francesco invece del loro parroco, don Plinio Poncina, per la consueta benedizione pasquale. Lo riferisce un comunicato stampa della Santa Sede, pubblicato venerdì 19 maggio 2017. Facendosi “parroco”, il Pontefice si è intrattenuto “con grande semplicità” con gli inquilini e ha benedetto una dozzina di appartamenti, si legge nel comunicato vaticano.

Papa Francesco ha anche scherzato con le famiglie, non solo scusandosi per il disturbo arrecato ma anche rassicurando di aver rispettato l’orario di silenzio da osservare nei condomini dopo pranzo. Ostia, “Stella Maris”, 19 maggio 2017 / © PHOTO.VA – OSSERVATORE ROMANO Con il suo gesto a sorpresa il Pontefice ha voluto dare seguito ai “Venerdì della Misericordia”, ricorda il comunicato stampa. Venerdì 31 marzo scorso, il Papa si era recato in visita al Centro Regionale “S. Lutherans Celebrate Reformation Where Germany Committed Genoc... Apparizioni: perché capitano sempre agli ignoranti cattolici e mai agli scienziati atei? Ogni volta che si torna a parlare di apparizioni – per un nuovo caso, vero o presunto, per un anniversario, per le immancabili polemiche che sempre accompagnano questi e quelli… – saltano fuori due domande: possibile che le apparizioni accadano sempre in terre cristiane e a gente di fede cristiana?

Come mai non ci sono mai persone colte, tra i cosiddetti veggenti? Come si vede, entrambe le domande vorrebbero screditare i fenomeni soprannaturali attribuendone la genesi alle condizioni culturali e sociali dell’ambiente in cui avverrebbero, nonché alla scarsa istruzione (e di conseguenza all’immaginazione suggestionabile) di chi ne sarebbe testimone. E con ciò gli obiettori farebbero almeno salva la buona fede, dei veggenti: si starebbe cioè escludendo il caso di una dolosa messinscena finalizzata a carpire la credulità pubblica (di solito per ricavarne degli utili).

Davvero sempre i cattolici? E perché? Pietro giudicò di sì, e la storia andò come documenta il resoconto di Luca. Certo. Perché il viaggio del Papa in Egitto farà storia. Osservatore Romano Handout | AFP Sulla carta, era anche un viaggio ad alto rischio. Per capirlo bastava osservare l’impressionante dispositivo di sicurezza allestito dal governo egiziano lungo le strade principali del tragitto papale, con un agente ogni 500 metri. E poi, per la messa allo stadio militare, la mattina del 29, gli elicotteri, la confisca dei telefoni cellulari, i droni… anche i giornalisti del volo papale si sono visti annusare le loro cose dai cani anti-esplosivo, prima di riprendere l’aereo del rientro. Dunque, da questo punto di vista, il governo egiziano ha decisamente vinto la scommessa dell’organizzazione di un viaggio senza intoppi. Ma non si trattava soltanto di sicurezza fisica. Inoltre, sempre quanto al dialogo coi musulmani – sottolineava il summenzionato diplomatico – scegliere le parole è un lavoro delicatissimo… E questo dà l’idea della difficoltà di stabilire un linguaggio comune, malgrado i sorrisi di facciata.

[traduzione a cura di Giovanni Marcotullio] Cantalamessa: “Ecco come Lutero oggi predicherebbe la giustificazione per la fede…” – ZENIT – Italiano. Riportiamo il testo integrale della quinta predica di Quaresima, pronunciata da padre Raniero Cantalamessa, predicatore di Casa Pontificia, stamattina, 7 aprile 2017. Le origini della Riforma protestante Lo Spirito Santo che – abbiamo visto nelle meditazioni precedenti – ci conduce alla piena verità sulla persona di Cristo e sul suo mistero pasquale, ci illumina anche su un aspetto cruciale della nostra fede in Cristo, e cioè sul modo in cui la salvezza da lui operata ci raggiunge oggi nella Chiesa.

In altre parole, sul grande problema della giustificazione dell’uomo peccatore mediante la fede. Credo che cercare di far luce sulla storia e sullo stato attuale di tale dibattito sia il modo più utile per fare della ricorrenza del V centenario della Riforma protestante un’occasione di grazia e di riconciliazione per tutta la Chiesa. Non possiamo fare a meno di rileggere per intero il brano della Lettera ai Romani su cui tale dibattito è incentrato. La situazione è cambiata da allora. . [1] M. Il parroco che vale un milione di dollari. A tanto ammonta la taglia contro Padre Alejandro Solalinde. Un milione di dollari. È questa la cifra che i narcotrafficanti sono disposti a pagare pur di vedere ucciso Alejandro Solalinde, il più importante difensore dei diritti dei migranti in Messico, responsabile di un centro di accoglienza (“Hermanos en el camino”, “Fratelli sulla strada”), a Ixtepec, città nel sud del Paese, nel quale ogni anno transitano 20 mila migranti.

Solalinde è un sacerdote cattolico che dal 2011 vive sotto scorta. Da anni il parroco, ora 72enne, sfida i cartelli della droga e la polizia corrotta, denunciando ai mass media internazionali le violenze subite dagli “indocumentados” e dalla popolazione locale (Messaggero Veneto, 4 aprile). Solalinde sottrae la “materia prima” dei loro business criminali. Gli uomini, in particolare, vengono infatti rapinati o sequestrati per riscatto, le donne rapite e costrette a prostituirsi, i bambini destinati alla tratta. E spesso la polizia è collusa con i narcotrafficanti. E’ nel 2005 che fonda il rifugio “Hermanos en el camino”. Crescono i cattolici nel mondo. Ma non in Europa – ZENIT – Italiano. Nel suo recente incontro con i religiosi nel Duomo di Milano, il 25 marzo 2017, Papa Francesco si è affidato a una parabola inventata da lui stesso per definire il ruolo che devono svolgere i consacrati cristiani nel contesto occidentale odierno, che li vede in costante diminuzione.

“Io non ho mai visto un pizzaiolo che per fare la pizza prenda mezzo chilo di lievito e cento grammi di farina”, le parole di Bergoglio. “Il lievito, poco, per far crescere la farina”. È dunque a questo principio chimico della preparazione della pizza, che devono ispirarsi i religiosi. Lo testimoniano anche i dati pubblicati dall’Annuario Pontificio 2017 e dall’«Annuarium Statisticum Ecclesiae» 2015, la cui redazione è stata curata dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa. Ma andiamo con ordine. L’aumento più consistente si registra in Africa (19,4%). Diverso il discorso per America e Asia. Il primato nel numero di cattolici spetta però a un Paese non africano. (Video) ¿Qué hacer cuándo estás en desacuerdo con la Iglesia? Es cierto que a veces la doctrina de la Iglesia Católica puede ser motivo de controversia.

Así ha sido desde el principio, y es el resultado directo del deseo de los líderes de la Iglesia de buscar la voluntad de Dios en la opinión popular de la gente. En el último tiempo pareciera que la capacidad que tienen los medios de comunicación de sacar una frase de contexto para exponer el punto de vista que ellos quieren, ha contribuido al hecho de que nos cueste comprender lo que la Iglesia nos quiere realmente enseñar.

El Obispo Fulton Sheen dijo una vez: «Deben haber apenas cien personas en este país que odian a la Iglesia Católica por lo que es; pero deben haber millones que odian lo que erradamente creen que es». El artículo continua después de la publicidad: Si estás en desacuerdo con alguna enseñanza de la Iglesia, te animo a tomar cartas en el asunto. Conviértete en un detective e investiga cuanto puedas antes de tildar la doctrina de la Iglesia como pasada de moda y fuera de onda. 1. I'm a married Catholic priest who thinks priests shouldn't get married | Commentary | Dallas News. Because the Catholic Church believes Christians should be united, it sometimes makes exceptions from its own, even ancient, disciplines and norms, in my case celibacy.

My family and I are not test subjects in some sort of trial run put on by the Vatican to see whether married priesthood works. Rather, we're witnesses to the church's empathy and desire for unity. That's what we married priests wish people would see, the Catholicism we fell in love with and made sacrifices for. And it's a sacrificial life, one my whole family lives, my wife probably most of all.

We've never been busier, never more exhausted, but we've also never been happier. Even my kids make sacrifices every day for the church. And that's the thing: I love the church. Pope Francis' recent comments in Germany on the prospect of permitting married Catholic men to become priests don't bother us. So that's us, the Whitfield family: noisy, beautiful, Catholic and complex. Joshua J. Il Papa invita cattolici e luterani a “liberarsi da pregiudizi” – ZENIT – Italiano. “Discernere e assumere quanto di positivo e legittimo vi è stato nella Riforma”, ma anche “prendere le distanze da errori, esagerazioni e fallimenti, riconoscendo i peccati che avevano portato alla divisione”.

A questo serve “lo studio attento e rigoroso” del contesto storico in cui avvenne la frattura luterana secondo Papa Francesco, come ha detto stamattina, 31 marzo 2017, ricevendo in udienza in Vaticano i partecipanti al Convegno Internazionale di Studio organizzato dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, intitolato Lutero 500 anni dopo. Una rilettura della Riforma luterana nel suo contesto storico ecclesiale. “Parlare di Lutero insieme”, tra cattolici e protestanti, significa per Bergoglio “toccare con mano i frutti dell’azione dello Spirito Santo”, il quale “sorpassa ogni barriera e trasforma i conflitti in occasioni di crescita nella comunione”. [a cura di Federico Cenci] Quale Chiesa tra vent’anni?

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