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Relativistica

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Time passes faster at the top of skyscrapers according to new study  Scientists find time passes nanoseconds faster at the top of skyscrapers than on the ground Researchers in Japan climbed the Tokyo Skytree to measure the passage of timeThey found that time passed four nanoseconds faster at the top of the towerThe Skytree is the world's tallest building, measuring 2,080 feet tallPrevious research had shown time passes faster in orbit and in the upper atmosphere but this project is the first to show the phenomenon in skyscrapers By Michael Thomsen For Dailymail.com Published: 13:46 EDT, 24 April 2020 | Updated: 14:38 EDT, 24 April 2020 A new study from the University of Tokyo has shown that time actually passes at a different speed at the top of skyscrapers and other tall buildings.

Time passes faster at the top of skyscrapers according to new study 

A team, led by quantum electronics professor Hidetoshi Katori, climbed to the top of the Tokyo Skytree, the world's tallest building at 2,080 feet, and found that time passed more than four nanoseconds faster than at ground level. Loaded: 0% Progress: 0% La Relatività generale di Einstein confermata anche dal test del super buco nero. TUTTO accade come Einstein aveva predetto.

La Relatività generale di Einstein confermata anche dal test del super buco nero

Anche attorno a un buco nero supermassiccio, un mostro milioni di volte più "pesante" del nostro Sole. Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a verificare la Relatività generale di Einstein osservando una stella attorno al "mostro" che si trova al centro della nostra galassia. Per la ricerca, l'equipe internazionale di astrofisici ha usato il Very large telescope dell'Eso. I suoi strumenti di altissima precisione hanno permesso di osservare la stella muoversi attorno al buco nero, in particolare Gravity, che unisce la luce infrarossa dei quattro grandi telescopi del Paranal: per dare un'idea, è come osservare una palla muoversi su un campo da calcio sulla Luna. • LO SPOSTAMENTO VERSO IL ROSSO S2 è la "palla", la stella che ha fatto da "cavia" per la misurazione, che dista da noi circa 26mila anni luce.

Come muta lo spazio-tempo muta a velocità relativisiche? Ce lo dicono le Trasformazioni di Lorentz. La teoria della Relatività ristretta (1905) descrive come i fenomeni fisici appaiono mutare a seconda della velocità relativa (appunto) e costante con cui si muovono, l’uno rispetto all’altro, osservatore e fenomeno osservato.

Come muta lo spazio-tempo muta a velocità relativisiche? Ce lo dicono le Trasformazioni di Lorentz

La teoria della Relatività generale estende la trattazione al caso più generale (ari-appunto) e più complicato della presenza di una velocità variabile causata da un’accelerazione o da un campo gravitazionale (che poi sono la stessa cosa, anche se nessuno sa perché). Queste teorie furono formulate da Einstein per tener conto dell’invarianza della velocità della luce e risolvere l’inconsistenza tra la natura della luce che si andava delineando in quegli anni e la meccanica ‘classica’ di Newton. L’esperimento di Michelson-Morley aveva infatti dimostrato che la velocità della luce è sempre pari a 300,000 km/s, indipendentemente dalla velocità aggiuntiva del sistema di riferimento in cui faccio l’esperimento. Al quadrato: Quanto è costante la velocità della luce? - Gravita Zero. La velocità della luce nel vuoto è una costante di natura.

Quanto è costante la velocità della luce? - Gravita Zero

Anzi, non proprio. Alcune teorie quantistiche della gravità minano questa certezza, suggerendo che i fotoni, i “quanti” di luce, potrebbero viaggiare a velocità diverse che dipendono dalla loro energia. Per indagare questa ipotesi e soprattutto provare a quantificare l’entità di questo effetto, un gruppo di ricercatori guidati da Maria Grazia Bernardini, ora in forza all’Università di Montpellier in Francia e associata Inaf, che ha visto la partecipazione di colleghi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Milano, ha realizzato uno studio sulla luce emessa dai lampi di raggi gamma (Gamma-Ray Burst, GRB) corti, potenti esplosioni cosmiche legate alla fusione di stelle di neutroni. Scoperte le onde gravitazionali: Einstein aveva ragione. Onde gravitazionali, confermata la rilevazione diretta. Nel corso di una conferenza stampa in contemporanea ai due lati dell'Atlantico, le collaborazioni LIGO e VIRGO hanno annunciato oggi la prima rilevazione diretta delle onde gravitazionali, previste da Einstein esattamente un secolo fa.

Onde gravitazionali, confermata la rilevazione diretta

Le onde rilevate sono state generate dalla fusione di due buchi neri, osservata contemporaneamente dai due interferometri di LIGO il 14 settembre scorsodi Giovanni Spataro Ancora una volta Albert Einstein ha avuto ragione. Le onde gravitazionali previste per via teorica del fisico tedesco nel 1916 sono state rilevate in modo diretto per la prima volta da tutti e due gli strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (LIGO), negli Stati Uniti, a Livingston, in Louisiana, e a Hanford, nello Stato di Washington. I due osservatori hanno registrato l’arrivo delle onde gravitazionali entro una finestra temporale di coincidenza di dieci millisecondi. VAI ALL'ARTICOLO: Il ruolo dell'Italia nella scoperta delle onde gravitazionali. Lisa, satellite europeo, sperimenterà la ricerca delle onde gravitazionali. Dopo mesi di intenso lavoro i responsabili della missione Lisa Pathfinder hanno dato l’ok per il lancio del satellite, previsto per il 2 dicembre con un razzo Vega, dalla rampa di lancio di Kourou, in America Meridionale, quando in Italia saranno le 5:15.

Lisa, satellite europeo, sperimenterà la ricerca delle onde gravitazionali

Lisa, il cui nome sta per Laser Interferometer Space Antenna, è la missione che dovrà mettere a punto la tecnologia necessaria per costruire un osservatorio spaziale per la ricerca delle onde gravitazionali, nell’ambito del programma scientifico Cosmic Vision, dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Il lanciatore Vega pronto a portare in orbita Lisa. | esa Prima Lisa, poi eLisa. In questa prima fase i ricercatori vogliono verificare la possibilità di mettere due oggetti con una propria massa in caduta libera nello spazio, raccogliendo dati del fenomeno con strumenti ad altissima precisione. Il romanzo della scienza.